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Scomparsa di Rina Pennetti : la sorella nomina un pool per le indagini

La donna fantasma: è un giallo irrisolto da oramai 7 anni quello della scomparsa di Rina Pennetti, figlia trentanovenne di un importante imprenditore cosentino. Dopo la terza archiviazione , delle indagini da parte della Procura di Cosenza, la sorella , Albanascente , non si arrende e nomina l’ Avv. Stefano Maccioni ( Caso Cucchi, Pasolini, Moro ecc) e la criminologa Imma Giuliani per la riapertura delle indagini . Albanascente , la sorella di Rina ripercorre con noi quella drammatica mattina di diversi anni fa.

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Albanascente, cosa successe quella mattina?

“Quella mattina , Rina si era svegliata presto ,come da abitudine. Venne a casa mia e mi chiese se avevo preparato la colazione a nostro padre, le risposti , scherzando , che avevo bisogno di un terzo caffè prima di svegliarmi e che papà poteva, tranquillamente , prepararsi la colazione da solo o farla al bar. Rina , alle mie parole, si arrabbiò tanto credo e scese a casa di papà gli preparò la colazione. Ma Rina non era capace di restare arrabbiata a lungo, infatti ritornò da me e prendemmo il caffè insieme. Rina, mi disse che andava a farsi la doccia e sarebbe poi scesa da papà , in ufficio. Io reagii arrabbiandomi , non ne vedevo il motivo della visita , si erano appena visti. Rina, caparbia, mi disse che doveva portargli il panino, mi feci promettere che alle 9 saremmo andate a fare la spesa insieme. Di fatti , alle nove lei era a casa , io invece ero andata a portare mio figlio a scuola e come al solito mi ero fermata al bar a bere caffè, mi attardai. Seppi, dopo , che lei mi aspettava sotto casa e nel frattempo , passò Fabio e ,con la promessa di riportarla subito indietro , la porto con lui a Rende , dove scomparve”.

Come avete appreso della scomparsa di Rina?

“Quella mattina di 6 anni fa, nostro padre ricevette una telefonata dal cellulare di Rina ma dall’altro capo non sentì la voce di Rina , ma quella d’una parrucchiera che gli disse d’avere trovato in terra, proprio davanti al suo negozio, la borsa e il telefono cellulare della giovane donna”

Cosa fece suo padre?

“Papà corse sul posto per prendere gli oggetti e la parrucchiera gli raccontò che quella mattina Rina era entrata nel suo negozio per chiedere informazioni, uscendone poco dopo le 11”

C’è un elemento importante , le condizioni della borsa di Rina.

” Si, era strappata è non era certo da Rina uscire con una borsa firmata in quelle condizioni”

Cosa racconta, quindi, quella borsa?

” Racconta che Rina ha subito un’ aggressione , lasciando per terra i suoi effetti personali”

Chi è’ stata l’ ultima persona a vedere Rina?

” La stessa parrucchiera che aveva trovato, davanti al suo negozio, gli effetti personali di mia sorella. Pare che Rina sia entrata nel suo negozio , scendendo dall’ auto di Fabio che nel frattempo era andato a fare degli acquisti, farfugliando qualcosa di incomprensibile”

Com’ è possibile ?

” Vede, Rina, prima di uscire di casa aveva assunto antidepressivi , probabilmente molto di più della dose prescritta nella sua terapia. È’ probabile , quindi, che fosse non fosse lucida”

Quindi in quelle condizione era una facile vittima

” Esatto, ma il suo sequestro si è svolto in pochissimi minuti in una strada trafficata di Rende”

Cosa pensa sia successo a sua sorella?

” Io non so cosa sia successo a mia sorella. Razionalmente parlando credo che le sia successo qualcosa di brutto quella stessa mattina”

Durante questi anni ha ricevuto segnalazioni o avvistamenti?

” Non ci sono stati avvistamenti fondati nel corso degli anni”

La procura di Cosenza ha chiuso nuovamente le indagini sulla scomparsa di Rina, pensa ci possa essere una riapertura ?

” Ha chiuso nuovamente le indagini sulla scomparsa di mia sorella senza giungere a nessun risultato, Rina è scomparsa nel nulla”.

Come vive la scomparsa di sua sorella?

” Vede, ci sono giorni che il tormento mi lacera dentro, la mancanza di risposte , l’ assenza di un segnalale da parte di mia sorella, viva o morta”

Pensa che riapriranno le indagini?

” Credo proprio di no. Il dramma è che non hanno mai cercato mia sorella con i mezzi a disposizione degli inquirenti , oramai conosciuti a tutti: georadar, cani molecolari ecc. Questo mi rattrista molta e nello stesso tempo mi fa rabbia ma ho deciso di non gettare la spugna e affidarmi alla competenza di professionisti per l’ avvio di nuove indagini sulla scomparsa di Rina”

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Data:

16 Aprile 2016