L’intelligenza artificiale è ormai argomento che tiene banco in ogni discussione, è il tema di maggiore attualità, che si parli di lavoro o di politica. L’IA certamente caratterizzerà, o per meglio dire condizionerà le nostre vite nell’imminente futuro e, per stabilire delle basi per rendere questo nuovo e impattante strumento al servizio della collettività, Parigi diventa il 10 e l’11 febbraio “capitale mondiale dell’intelligenza artificiale”.
La capitale francese, infatti, ospita un summit cui partecipano una moltitudine di capi di Stato e di governo, ricercatori, studiosi provenienti da ogni parte del mondo. Il vertice del 10 e 11 febbraio costituisce il momento topico di un’intera settimana dedicata all’IA (6-11 febbraio 2025), schedulata secondo un programma ricco di opportunità.
All’evento, copresieduto dall’India, ha preso parte il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il quale “ha riaffermato la visione dell’Italia per la realizzazione in Europa di un’intelligenza artificiale etica, regolamentata e orientata alla crescita inclusiva”, si legge nel comunicato del ministero. Il vertice è stato accolto da presidente Macron con fiducia, ottimismo e con una certa dose di ironia, condensatasi in vari video generati proprio dall’intelligenza artificiale che lo ritraevano in una moltitudine di personaggi e in una diversità di aspetti fisici, che lo stesso Macron ha pubblicato sui propri profili social. I video, scherzosi, sono stati creati negli ultimi anni da vari esperti ed alcuni di essi sono diventati virali in rete. Al netto dello scherzo, il presidente francese ha spiegato che “con l’intelligenza artificiale possiamo fare grandi cose: cambiare la salute, l’energia, la vita nella nostra società. La Francia e l’Europa devono essere nel cuore di questa rivoluzione, per cogliere tutte le possibilità e per promuovere i principi che sono nostri, quelli in cui crediamo”.
Nel campo dell’intelligenza artificiale l’Europa, e nello specifico la Francia, non vogliono restare indietro rispetto alle superpotenze americana e cinese. Per questo motivo Macron ha fieramente annunciato l’importante somma di 109 miliardi di euro investita nel suo paese da vari soggetti, partendo dagli Emirati Arabi per finire a fondi privati, tra cui Amazon (6 miliardi per sviluppare un cloud), oltre ovviamente ad una lunga serie di start-up francesi. L’IA è “al servizio dell’umanità, quindi per vivere tutti meglio”, ha aggiunto Macron, lusingato sul fatto che così tante aziende a partners abbiano puntato sulla Francia. La mossa deve scuotere tutta l’Europa: “È ora di svegliarsi e di avere una strategia europea”, ha quindi aggiunto.
Sulla base di questo entusiasmo, Adolfo Urso ha precisato che “la via dell’Europa è quella antropocentrica” e che l’intelligenza artificiale deve essere “al servizio dell’uomo, sicura e inclusiva. L’Europa ha il dovere di costruire un modello di sviluppo dell’IA che segua una strada autonoma, equilibrata e sicura, secondo la propria visione antropocentrica, in cui la scienza resta sempre al servizio dell’uomo. È questa la strada indicata dall’Italia nel disegno di legge del governo Meloni che anticipa il Regolamento UE definito proprio su impulso del nostro Paese. In questo contesto si è caratterizzata anche la presidenza italiana del G7 che ha dato avvio all’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, in linea con il Piano Mattei promosso dal Presidente Meloni”, ha aggiunto, soffermandosi sulla questione derimente per cui “l’IA non deve essere uno strumento di diseguaglianza, ma un motore di crescita inclusiva”.
Ulteriore argomento che riveste carattere prioritario resta quello della tecnologia “open source”. “L’IA si trova in un punto di inflessione in cui potrebbe prendere due strade”, ha dichiarato Martin Tisné, inviato tematico per l’IA di interesse pubblico all’AI Action Summit. L’alternativa consiste in un approccio “incentrato su modelli più privati oppure un approccio aperto incentrato su modelli aperti, che a mio avviso ha un aspetto molto diverso in termini di concorrenza tra le aziende e di coinvolgimento della società in generale”, ha affermato nel corso di una conferenza e con riferimento al successo di DeepSeek.