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SÍ A CESSATE IL FUOCO PERMANENTE

Tutti i partecipanti, coordinati dalla cancelliera tedesca Angela Merkel sono giunti ad un accordo e cioè a quello di cessare il fuoco permanente, embargo sulla vendita di armi, nessuna ingerenza o sostegno militare da parte di paesi stranieri, avvio di un tavolo politico.

Resta il fatto però che Sarraj e Haftar nemmeno questa volta hanno accettato di incontrarsi mentre non si sa quale sarà il futuro dei pozzi e degli oleodotti che le milizie vicino ad Haftar hanno costretto a chiudere nei giorni scorsi. Questo costituisce uno dei punti rimasti in sospeso dall’accordo, perché in effetti non sappiamo se e quando i campi petroliferi e gli oleodotti bloccati dalle milizie vicine all’uomo della Cirenaica verranno prima o poi riaperti. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato alla fine della Conferenza di Berlino che :”Siamo stati tutti d’accordo sul fatto di non sostenere militarmente nessuna delle parti in Libia”. Però essa non ha ammesso che non sono previste sanzioni per chi viola l’embargo su chi vende le armi.

La cancelliera ha riferito come tutti sono stati concordi sulla questione dell’embargo al traffico di armi, sulla ricerca di una soluzione politica e su un cessate il fuoco permanente oltre che sulla fine delle interferenze esterne da parte di altri paesi. Nella conferenza stampa conclusiva del summit di Berlino sulla Libia, la Merkel mette in evidenza il fatto di come si sia raggiunto un accordo su una soluzione completa. Sarraj e Haftar si sono mostrati disponibili alla nascita di un comitato militare, anche se i due leader non si sono ancora né incontrati e né parlati, ma informati separatamente.

I due leader pare che abbiano accettato la nomina di un comitato a cui affidare il monitoraggio della tregua, segnale questo che viene interpretato come un piccolo passo in avanti verso il cessate il fuoco più prolungato. I Paesi partecipanti alla Conferenza hanno approvato senza modifiche sostanziali la dichiarazione finale. Giuseppe Conte si mostra soddisfatto degli esiti della Conferenza con 55 significativi punti condivisi, che rappresentano un passo da gigante, mostrando inoltre la disponibilità dell’Italia ad essere in prima fila nel monitoraggio della pace.

(Foto dal Web)

Data:

20 Gennaio 2020