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SI DIMETTE IL VICEMINISTRO BRITANNICO WILLIAMSON

Ancora problemi per il governo britannico, che non sembra davvero trovare pace: si è dimesso il vice ministro Gavin Williamson, reo – secondo i media locali che hanno pubblicato i messaggi – di aver offeso pesantemente la collega Wendy Morton. Quest’ultima, infatti, non lo avrebbe invitato ai funerali della regina, il che lo avrebbe mandato su tutte le furie.

Sembra che Williamson non sia nuovo a tali comportamenti aggressivi. A peggiorare la sua posizione sono giunte le dichiarazioni della sua vice, Anne Milton, la quale ricorda di come lo stesso usasse ricattare e minacciare i colleghi in Parlamento ogniqualvolta si dovesse votare. Insomma, un modus operandi decisamente particolare.

La situazione non compromette la fiducia verso il premier attuale Rishi Sunak, al quale Williamson continuerà a offrire “pieno e totale sostegno”. Il politico ha minimizzato la questione, affermando come queste polemiche vogliano solo distogliere l’attenzione dalle cose buone che questo governo sta facendo. Ha dichiarato inoltre che seguirà col dovuto rispetto la vicenda, precisando di essersi già scusato con la destinataria di detti messaggi. In ogni caso Downing Street farà luce sugli accadimenti, avendo aperto un’inchiesta in merito.

era già stato allontanato da ben due governi in precedenza, e con le dimissioni odierne ha impedito un terzo formale licenziamento. Cacciato prima da Theresa May, in qualità di Ministro della Difesa, è stato licenziato anche da Boris Johnson, quando ricopriva l’incarico di Ministro dell’Educazione, per la sua presunta inettitudine nella gestione scolastica ai tempi della pandemia.

Fortuna vuole che, nonostante l’incresciosa vicenda odierna – specie agli occhi dei puritani britannici – Rishi Sunak lo stimi ancora, sia pur deplorando il comportamento. A sollevare ulteriori polemiche è stata Angela Rayner, personaggio di spicco dell’opposizione laburista, la quale ha accusato proprio Sunak di “sbalorditiva mancanza di giudizio” nel confermare Williamson ancora una volta quale membro di un governo. “Non ci può essere posto per i bulli in Parlamento”, ha concluso. Anzi, i laburisti lo hanno etichettato “cartoon bully”, ossia un prepotente di quelli che si vedono nei cartoni animati.

Nella lettera di dimissioni, Williamson ha precisato che intende scagionarsi “da qualsiasi illecito”, volendosi – a quanto pare – riferire non solo alle odierne accuse. Intanto, però, queste polemiche non fanno bene al neo governo, il cui primo ministro “è in carica ma non in controllo”, titola un articolo del Times. Ancora non si sono prese decisioni per la sua eventuale sostituzione, ma certamente il prossimo Question Time si preannuncia infuocato.

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Data:

9 Novembre 2022