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SI RIAPRE ILCASO ORLANDI

Si delineano scenari nuovi su quanto il Vaticano ha sempre negato in questi ultimi trentaquattro anni a proposito di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno del 1983.

La testata Repubblica ci informa di una lettera inviata dal cardinale Lorenzo Antonetti – allora capo dell’Apsa (l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) – ai monsignori Giovanni Battista Re e Jean-Louis Tauran. La missiva risulterebbe essere un documento di accompagnamento a “una serie di fatture e materiali allegati di quasi duecento pagine, che comproverebbero alla segreteria di Stato le spese sostenute per Emanuela Orlandi in un arco di tempo che va dal 1983 al 1997”.

cms_7238/2.jpgStando alle parole di Emanuele Fittipaldi, giornalista de l’Espresso che ha dedicato un libro al caso Orlandi, il Vaticano avrebbe deciso di trasferire la giovane in Inghilterra, per coprire il rapimento commesso da ignoti. Emanuela sarebbe stata ospitata da un ostello femminile; per 14 anni, il Vaticano avrebbe pagato retta, vitto, alloggio e spese mediche. Greg Burke, direttore della sala stampa vaticana, ha commentato la notizia definendola “falsa e ridicola”.

“La Segreteria di Stato smentisce con fermezza l’autenticità del documento e dichiara del tutto false e prive di fondamento le notizie in esso contenute. Rattrista che con queste false pubblicazioni si riacutizzi il dolore immenso della famiglia Orlandi, alla quale la Segreteria di Stato ribadisce la sua partecipe solidarietà” si legge in una nota della Santa Sede. “Il muro sta cadendo” ha intanto scritto su Facebook Pietro Orlandi, che si è sempre battuto per il ritrovamento della sorella. L’ultimo, disperato tentativo risale allo scorso 26 marzo, data in cui inviò una missiva a Papa Francesco: “Abbiamo il diritto di conoscere la verità contenuta in quei documenti – supplicava Pietro – Se sulla scomparsa di Emanuela fu posto il Segreto Pontificio, La prego di sciogliere i sigilli a tale imposizione che osteggia il raggiungimento della verità e della giustizia”. Parole che sembrano cadute in un oblio senza fine, che come una condanna pesa da anni sulla famiglia di Emanuela. “Papa Francesco dice sempre che la verità non è negoziabile, vorremmo cercarla insieme.
Non sappiamo se sia vero o falso. In entrambi i casi riteniamo sia una cosa grave. Per questo rinnoviamo la nostra richiesta di confronto” ha ribadito ai microfoni dell’Ansa l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi.

Data:

19 Settembre 2017