Il Medimex si è concluso. Terza e ultima giornata di concerti live per l’evento dell’estate organizzato nella città dei Due Mari, un successo in termini di pubblico via via crescente.
Dopo la serata di venerdì, che ha offerto il concerto degli Echo & The Bunnymen e Diodato, quella di sabato con The Murder Capital e i grandissimi Skunk Anansie, è giunto domenica sera il momento dei The Cult e, soprattutto, di Tom Morello. Una conclusione in grande stile per questa edizione dell’International Festival & Music Conference che, in particolar modo, ha fatto ascoltare tanto rock, per la gioia degli appassionati.
Di scena il grandissimo Tom Morello, che, nel recentissimo periodo, abbiamo visto sul palco dell’Ariston assieme ai Måneskin. Definito da Damiano “una leggenda”, nelle parole di introduzione al pubblico sanremese, l’artista ha collaborato proprio con il noto gruppo italiano, nel loro album “Rush!” e, in particolare, nel brano “Gossip”, che Morello ha riproposto anche questa sera. Il chitarrista statunitense classe 1964, già facente parte del gruppo “Rage Against The Machine” ovvero degli “Audioslave”, si è contraddistinto per essere tra i più innovativi del rock moderno, grazie ad una non comune abilità tecnica che determina uno stile rock, funk, metal e rap assolutamente distintivo e riconoscibile. Carriera anche da solista per lui e, sotto il nickname “The Nightwatchman”, ha pubblicato album che esplorano temi sociali e politici, affrontando, attraverso le sue canzoni, temi di giustizia sociale, diritti civili e ribellione contro l’oppressione.
Questa sera l’eccelso musicista ha ostentato la sua grandissima tecnica che, condita da momenti di puro esibizionismo, denota una padronanza dello strumento come pochi al mondo. Riff suoi propri e una personale abilità nel suonare la chitarra simulando il delay armonico, lo rendono tra i chitarristi che, già adesso, sono di diritto nella storia della musica. Un gran colpo per l’organizzazione annoverarlo quest’anno nel cast.
Da segnalare il medley tutto da riascoltare dedicato alle canzoni “Bombtrack”, “Know Your enemy”, “Bulls On Parade”, “Guerrilla Radio”, “Sleep Now In The Fire”, “Cochise” e “Like A Stone”.
Noto attivista in ambito politico, Tom Morello ha concluso l’esibizione con il noto e proprio pezzo “Power to the people”, che fa parte del suo album solista del 2011 intitolato “World Wide Rebel Songs”. La canzone è un inno di protesta che promuove l’empowerment del popolo e invoca il cambiamento sociale: il testo, infatti, riflette l’impegno che egli dedica alla giustizia sociale, all’uguaglianza e alla lotta per i diritti delle persone comuni.
La seconda parte è invece stata contraddistinta dai The Cult, band inglese caratterizzata da elementi rock, post-punk e hard rock che non disdegna l’orecchiabilità. Il successo internazionale giunge al loro secondo album, “Love” del 1985, disco che contiene anche il celebre singolo “She Sells Sanctuary”, divenuto un classico del genere. Negli anni successivi i The Cult hanno continuato a pubblicare album di successo, come “Electric” (1987) e “Sonic Temple” (1989), consolidando la reputazione di band rock tra le più influenti del periodo. La loro musica è caratterizzata da testi introspettivi e temi spirituali, racchiusi da una potente energia che li ha distinti dagli altri gruppi dell’epoca. Dopo un periodo di sperimentazione, negli anni ’90, la band si è presa una pausa, per riunirsi successivamente nel 1999 e continuare a registrare, dimostrando una non comune capacità di evolversi e restare in auge nel panorama musicale. La loro ultima fatica risale allo scorso anno, “Under The Midnight Sun” è il loro undicesimo album in studio il cui titolo celebra un concerto dell’estate 1986 in quel di Provinssirock in Finlandia, nel quale Astbury, cantante del gruppo, venne affascinato dal “sole di mezzanotte”.
Lo spettacolo di questa sera ha espresso il loro stile proprio, energico, dalle sonorità rock tipiche degli anni ’80, che mai passano di moda e che hanno coinvolto tutto il pubblico che si è mostrato particolarmente partecipativo e preparato su ogni loro pezzo.
Tantissimi erano i loro fan presenti, in abbigliamento tipico e indossanti magliette del merchandising. Brani come “Mirror” o “Sanctury” hanno acceso i migliaia assiepati nella piazza che certamente sono rimasti entusiasti dallo spettacolo. Noi assolutamente sì.
Infine, anche questa serata è stata introdotta da un artista pugliese ormai non più emergente, ossia Wepro, frontman dell’omonimo gruppo, all’anagrafe Marco Castelluccio, leccese classe 1993, con un curriculum che vanta tre EP (in lingua inglese, omaggio agli studi compiuti negli States) e due singoli (in lingua italiana). La sua carriera ha visto partecipazioni ad Amici, X Factor, Sanremo Giovani (2018) e, in ultimo, il palco del 1° maggio proprio di quest’anno. Da segnalare come la sua voce appaia nel brano “Il mio nuovo sogno” del film Disney “Rapunzel”. L’ultimo suo lavoro, “Come mi vuoi”, brano rock con influenze elettroniche, anticipa il suo prossimo album di esordio.
La dodicesima edizione del Medimex è giunta così al termine ed ha riscosso grandissimo successo, non solo per i concerti live, ma per tutte le iniziative a latere che si sono svolte, tra racconti, mostre, incontri, esibizioni, descritte dettagliatamente nel ricchissimo programma illustrato sul sito della manifestazione. Un plauso va agli organizzatori, che possono andare fieri del risultato raggiunto e, con orgoglio, dedicarsi all’edizione del prossimo anno.