Il mondo , non solo l’Italia, oggi è catalizzato dall’unanime sentire di rendere il dovuto tributo alla scomparsa di Silvio Berlusconi; come se si sia spenta una indubbia, per quanto controversa, stella cometa che ha segnato gran parte del nostro percorso di vita.
Infatti, Silvio Berlusconi passa alla Storia come speciale fenomeno naturale che si è distinto in un arco di 50 anni; dal primo ventennio caratterizzato dalla geniale passione giovanile spesa in una straordinaria imprenditorialità visionaria in molti campi: da quello di una edilizia innovativa nelle strutture abitative e nella logistica dei servizi pubblici in un contesto urbanistico con habitat predisposto in termini di una accogliente scenografia naturale di fiori e piante; a quello della editoria implementata con l’impulso alla radicale trasformazione della televisione con l’apporto creativo dei suoi nuovi canali e con il contributo ad una fortunata produzione cinematografica; sino al culto dello sport agonistico del “calcio”, nel cui ambito ha profuso intuito direzionale e sprono per l’entusiastico raggiungimento dei più alti livelli e risultati memorabili del Milan, sua squadra del cuore.
Tanto, prima di essersi incamminato con nuovo slancio, ”per la sua amata Italia”, verso la formazione della compagine di “Forza Italia” che, per gli ultimi trent’anni, lo ha visto nell’Universo della Politica, come novello “Napoleone” assurto ai relativi altari su cui, dalla stessa polvere in cui era caduto, si è rialzato e lì l’ha colto il suo ultimo giorno.
Oggi, se ne ricorda lo straordinario percorso di vita all’insegna, non solo delle molteplici capacità messe in campo procacciandosi onori ma anche l’occhio malevole della immancabile invidia per i tanti successi conseguiti in ogni ambito, compreso quello gelosamente curato come figlio di cui rendere orgogliosa la cara madre e poi come padre e nonno amorevole tanto amato dalla sua grande Famiglia allargata, sempre tenuta in primo piano nel complessivo più ampio , quasi eccessivo, amore di ogni sfaccettatura della vita; lo stesso per cui il popolo Italiano lo ha sempre amato anche nei suoi momenti di luce minore.
Al riguardo, resterà un esempio emblematico il caloroso saluto che gli fu riservato nel 2016 all’uscita dal Palace Hotel di Bari, proprio in un momento in cui era decaduto dal ruolo di Parlamentare che, dal 1994, aveva ricoperto per venti anni ai massimi vertici.
Tanto, oltretutto, era avvenuto in stridente contrasto con l’assenza di accoglienza riservata al contestuale arrivo, nello stesso hotel, di una “regina” della politica di sinistra, l’allora in auge Senatrice Finocchiaro che era stata lasciata appartata, seduta nella hall da dove, a parte l’unico saluto di una giornalista che ne aveva immortalato l’isolamento nella scena destinata ad altro protagonismo, non aveva potuto sfuggirle che l’andirivieni continuo, dall’ingresso presidiato dalle Forze dell’Ordine sino all’assiepamento davanti agli ascensori, non era per lei.
Infatti, il folto gruppo di giornalisti e operatori di TV, nazionali e private, era rimasto imperturbato nella postazione occupata dalla prima mattinata davanti agli ascensori , sino a quando era spuntato Berlusconi che subito era stato circondato, in gara per averne qualche dichiarazione, così avendolo accompagnato all’uscita, dove era in attesa altra calca di affezionati acclamanti, a stento trattenuti dal cordone di Polizia.
Non è dato sapere cosa mai la Senatrice Finocchiaro avesse pensato circa l’essere stata ignorata in favore dell’ avversario politico di “destra” che, benchè interdetto da parlamentare in seguito a condanna penale, aveva polarizzata l’attenzione sottratta a lei Parlamentare “senza macchia”.
Quanto a Berlusconi, nel cogliere il fatto evidente che la “scena” era tutta sua, non aveva potuto non essersi sentito galvanizzato specialmente dall’acclamazione, corsa fra i tanti fan là presenti: “RE interdetto. Sempre, RE !!!”
Resta il fatto che, ancor più di quanto sia stato tributato e denigrato nella buona o cattiva sorte; ora che la straordinaria parabola vitale si è conclusa, a Berlusconi vengono riconosciute qualità come “grande Statista” , “Condottiero di imprese impossibili”, Uomo “carismatico, sognatore, intuitivo, generoso, geniale poliedrico”, “grande personalità che, si teme, non ce ne sarà una uguale”.
Insomma, simile ad uno “speciale “cavallo di razza” sulle cui prodezze ci si esalti quando lo si veda in corsa; ma, si sa, che non se ne potrà facilmente incontrare uno dello stesso calibro in natura.