“Non ho fatto niente di male, sono un giocatore pulito”. Jannik Sinner prova a lasciarsi alle spalle il caso Clostebol. Il numero 1 del mondo parla in conferenza stampa oggi a New York in vista dell’inizio dell’US Open, che si apre lunedì 26 agosto. L’azzurro risponde alle domande sul caso di doping che l’ha coinvolto: positivo in primavera a due controlli, Sinner non è stato squalificato perché ha dimostrato che la positività è stata provocata da una contaminazione accidentale. “Non è il modo ideale per arrivare ad un torneo dello Slam ma ho già giocato pensando a questa situazione e le cose non sono andate male. Sono stato assolto e questo mi dà un grande sollievo dopo un processo di diversi mesi. La preparazione per l’US Open non è stata la migliore possibile. I tempi del processo sono legati alle regole della Wada e dell’Itia. Io ho collaborato consapevole della mia innocenza”, dice.
Non sono mancate voci critiche nei confronti della sentenza. C’è chi, come il collega Nick Kyrgios, ha invocato una pesante squalifica: “Ho continuato a giocare perché so di non aver fatto niente di male. So di essere sempre stato un giocatore pulito. Chi mi conosce sa che non farei mai qualcosa contro le regole. Questo resta un momento molto difficile per me e per il mio team, mi rendo conto anche di chi sono i miei amici e chi non lo è. La mia reputazione danneggiata? Vediamo andando avanti, non è una cosa che posso controllare”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Traduci