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SIRIA: AL JAWLANI AL TG1 – “Il Popolo Deciderà il Futuro dello Stato, Non i Paesi Stranieri”

In un’intervista esclusiva al Tg1, Abu Mohammed al-Jawlani, leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), ha dichiarato che il futuro dello Stato siriano sarà deciso dal popolo e non dai Paesi stranieri. Questa affermazione sottolinea l’importanza della sovranità nazionale e del diritto del popolo siriano di determinare il proprio destino senza interferenze esterne.

La Visione di Al-Jawlani per la Siria

Al-Jawlani ha spiegato che la Siria è attualmente in una fase di passaggio dei poteri e che successivamente si passerà alla seconda fase riguardante il Congresso nazionale. “Ogni popolo è libero di decidere del suo Stato”, ha dichiarato al-Jawlani. “Noi ora siamo ancora in una fase di passaggio dei poteri, poi passeremo alla seconda fase che riguarda il Congresso nazionale”. Durante il congresso, verranno create delle commissioni costituzionali con esperti che decideranno la giurisdizione del Paese e la forma dello Stato. Questo processo sarà sottoposto al giudizio del popolo siriano, garantendo che sia il popolo a decidere il futuro del proprio Paese.

La Caduta di Assad

Al-Jawlani ha anche discusso l’operazione militare che ha portato alla caduta di Bashar al-Assad, affermando che è stata pianificata e eseguita interamente dalle forze di HTS, senza l’aiuto di altri Paesi. “L’operazione militare che abbiamo condotto e che ha portato alla caduta di Bashar al-Assad è stata completamente pianificata da noi, con le nostre capacità, e l’abbiamo eseguita senza l’aiuto di nessuno”, ha dichiarato. Ha respinto le ipotesi di un ruolo della Turchia, affermando che la Turchia aveva molte preoccupazioni riguardo a questa battaglia e soffriva a causa delle milizie armate curde che utilizzavano il territorio siriano per attaccarla.

Benefici per la Regione

Secondo al-Jawlani, la rimozione del regime di Assad ha portato vantaggi non solo alla Siria, ma anche ai Paesi vicini e alla regione nel suo complesso. “La Turchia ha tratto beneficio dai risultati, così come i Paesi del Golfo e molti altri nella regione. La rimozione del regime di Assad ha portato vantaggi a tutti, poiché era una fonte di disturbo per la regione”, ha affermato. Al-Jawlani ha anche accusato Assad di aver trasformato la Siria nella più grande fabbrica di captagon al mondo e di aver costretto un gran numero di siriani a lasciare il Paese, causando una crisi di rifugiati in Libano, Giordania, Turchia, Europa e in tutto il mondo.

Elezioni e Censimento

Al-Jawlani ha dichiarato che la Siria farà in modo che vengano garantite le condizioni per procedere a elezioni politiche, ma ha sottolineato la necessità di un censimento della popolazione, poiché quasi la metà dei siriani vive all’estero e molti di loro non hanno legami giuridici con la madrepatria a causa del regime precedente. “La maggior parte di chi vive all’estero non ha legami giuridici con la madrepatria perché il regime precedente negava questa possibilità. Non permetteva di ottenere il passaporto e tutto quello che riguarda nascita e registrazione”, ha spiegato al-Jawlani.

Cooperazione con l’Italia

Guardando al futuro, al-Jawlani ha espresso ottimismo riguardo ai rapporti con l’Italia, prevedendo grandi partenariati e enormi scambi commerciali. “Credo che ci sia una delegazione ora e abbiamo un incontro con loro il prossimo lunedì”, ha dichiarato. “In futuro, ci saranno grandi partenariati tra noi e l’Italia, con enormi scambi commerciali. La Siria diventerà un faro per la cooperazione con i Paesi europei. E prima tra tutti l’Italia”, ha concluso al-Jawlani.

Conclusioni
Le dichiarazioni di Abu Mohammed al-Jawlani riflettono una visione di speranza per il futuro della Siria, basata sulla sovranità nazionale e sul diritto del popolo di decidere il proprio destino. La caduta di Assad, l’importanza delle elezioni e del censimento, e la prospettiva di una cooperazione economica con l’Italia sono temi centrali per costruire una nuova Siria. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in una transizione pacifica e stabile verso una nuova era per il popolo siriano.

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Data:

21 Dicembre 2024

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