Il comandante in capo della nuova amministrazione siriana del dopo-Assad, Ahmed al-Sharaa, noto in passato con il nome di battaglia Abu Mohammed al-Jawlani, ha invitato i siriani a scendere nelle piazze “per celebrare la vittoria della rivoluzione” nel primo venerdì dopo la caduta del regime. In un discorso video diffuso su Telegram, al-Sharaa si è congratulato “con il grande popolo siriano per la vittoria della rivoluzione benedetta”, esortando la popolazione “a scendere nelle piazze per esprimere la sua gioia”, ma “senza sparare in aria proiettili terrorizzando le persone”. Ha poi aggiunto: “Dopo di ciò, andremo a costruire questo Paese”.
Prima Preghiera del Venerdì
Decine di migliaia di siriani si sono radunati nella celebre moschea degli Omayyadi a Damasco per la preghiera islamica del venerdì e per ascoltare il primo sermone del premier ad interim, Mohammed al-Bashir. Sventolando bandiere dell’opposizione e intonando canti in un clima di festa, uomini, donne e bambini hanno celebrato la prima preghiera del venerdì dopo la caduta del regime di Assad. Successivamente, si sono riversati nelle strade e nelle piazze della città, intonando “Dio benedica la Siria libera”.
In un clima di festa, la folla ha invitato ad “alzare la testa, ora siete siriani liberi”. Un abitante di Damasco ha detto alla Dpa che “per la prima volta tutte le porte sono state aperte per consentire a tutti di svolgere le preghiere del venerdì all’interno della moschea”.
Sicurezza durante le Celebrazioni
Testimoni in varie città siriane hanno riferito alla Dpa che sono state adottate severe misure di sicurezza per monitorare le celebrazioni. “La sicurezza pubblica tratterà con fermezza chiunque risulti coinvolto in sparatorie durante la celebrazione”, si legge in una nota. “Chiediamo di attenersi a un comportamento pacifico durante le manifestazioni per preservare la sicurezza di tutti”, ha aggiunto la nota.
Accordo tra Forze Democratiche Siriane e Hayat Tahrir al Sham
Le Forze Democratiche Siriane (FDS), una coalizione di milizie a maggioranza curda sostenuta dagli Stati Uniti, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con il gruppo Hayat Tahrir al Sham (HTS) che ha guidato la rivolta contro il regime di Assad. In base all’accordo, le FDS invieranno una delegazione a Damasco. Il comandante in capo delle FDS, Mazloum Abdi, ha confermato in un’intervista all’emittente curda Ronahi TV che è stato raggiunto un accordo con HTS per quanto riguarda Aleppo e Deir Ezzor, territori conquistati dagli insorti.
Abdi ha assicurato che i territori sotto il controllo delle FDS non saranno obiettivo di conquista da parte di HTS. Le autorità curdo-siriane, quindi, “si stanno impegnando per inviare una propria delegazione a Damasco per condurre negoziati” con le nuove autorità siriane.
Posizione di Israele
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato di aver ordinato all’esercito di prepararsi a rimanere sul versante siriano del monte Hermon durante i prossimi mesi invernali. “A causa di quanto sta accadendo in Siria, restare sul monte Hermon è di enorme importanza per la sicurezza e si deve fare tutto il possibile per mantenere le IDF nella zona pronte, per consentire alle truppe di rimanere lì nonostante le difficili condizioni meteorologiche”, ha affermato Katz in una nota.
Conclusioni
La caduta del regime di Assad rappresenta un momento cruciale per la Siria, con la popolazione che celebra la vittoria della rivoluzione e guarda al futuro con speranza. Le preghiere del venerdì a Damasco hanno segnato un importante simbolo di libertà e unità per il popolo siriano. Tuttavia, la strada verso la stabilità e la ricostruzione è ancora lunga e piena di sfide. La collaborazione tra le diverse fazioni e il sostegno della comunità internazionale saranno fondamentali per costruire una Siria libera e prospera.