Sono “migliaia” i corpi e i resti rinvenuti in una fossa comune a Qutayfa, a nord-est di Damasco, in Siria. Al Jazeera ha mostrato in diretta le immagini del ritrovamento dei sacchi di plastica bianchi numerati contenenti i resti delle vittime. “Questi corpi vengono probabilmente dalle prigioni politiche del regime, come quella di Sednaya”, ha spiegato il giornalista dell’emittente panaraba. Il terreno della fossa comune è grande circa 5.000 metri quadrati.
Reazioni Internazionali
I leader del G7 hanno riaffermato il loro impegno verso il popolo siriano, offrendo pieno sostegno a un processo di transizione politica inclusivo, a guida siriana, nello spirito dei principi della Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Siamo pronti a sostenere un processo di transizione che conduca a un governo credibile, inclusivo e non settario, che garantisca il rispetto dello stato di diritto, dei diritti umani universali, compresi i diritti delle donne, la protezione di tutti i siriani, incluse le minoranze religiose ed etniche, nonché la trasparenza e la responsabilità”, si legge nella dichiarazione del G7.
I leader hanno sottolineato l’importanza di ritenere il regime di Assad responsabile dei suoi crimini e hanno promesso di continuare a collaborare con l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e altri partner per mettere in sicurezza, dichiarare e distruggere le scorte rimanenti di armi chimiche in Siria. “Dopo decenni di atrocità commesse dal regime di Assad, siamo al fianco del popolo siriano”, afferma la dichiarazione.
Transizione Politica in Siria
Il nuovo governo siriano ha annunciato che sospenderà la Costituzione e il Parlamento durante il periodo di transizione di tre mesi. Obaida Arnaout, portavoce per gli affari politici della nuova autorità siriana, ha dichiarato che verrà formato un comitato legale e per i diritti umani per esaminare la Costituzione e apportare modifiche. L’Amministrazione autonoma della Siria del nordest, a maggioranza curda, ha annunciato che adotterà la bandiera indipendentista a tre stelle utilizzata dai ribelli che hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad. Questa bandiera è vista come un simbolo delle aspirazioni del popolo siriano verso la libertà, la dignità e l’unità nazionale.
Posizione di Israele
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato, in un incontro a Gerusalemme con il consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, che è fondamentale impedire azioni terroristiche dalla Siria contro Israele. Netanyahu ha spiegato che Israele farà tutto il possibile per difendere la propria sicurezza da tutte le minacce. Ha ordinato alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di assumere temporaneamente il controllo della zona cuscinetto in Siria, finché non ci sarà una forza efficace che farà rispettare l’accordo del 1974. Netanyahu ha anche parlato con Sullivan dell’importanza di proteggere le minoranze in Siria.
Raid Aerei Israeliani
Diversi raid aerei israeliani hanno preso di mira obiettivi vicino a Damasco. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha segnalato questi attacchi, confermati anche da giornalisti dell’AFP sul campo. Da domenica, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei contro obiettivi dell’esercito del deposto presidente Bashar al-Assad, con l’obiettivo dichiarato di impedire che finissero nelle mani degli insorti.
Detenuto Americano Rilasciato
E’ il cittadino americano Travis Pete Timmerman, 29 anni, l’uomo ritrovato oggi in Siria dopo essere stato rilasciato da un carcere di Bashar al-Assad. In un primo momento, era stato identificato da al-Jazeera e da media siriani come il giornalista Austin Tice. Originario del Missouri, Timmerman risultava disperso in Ungheria da giugno ed è stato trovato da alcuni cittadini siriani mentre vagava a piedi nudi a sud di Damasco. Alla CBS ha dichiarato di essere stato in prigione per circa sette mesi e di essere stato arrestato al suo arrivo in Siria, dove era giunto dopo aver trascorso un mese in Libano. A liberarlo, ha aggiunto Timmerman, sono stati lunedì due uomini armati di AK-47 che hanno sfondato la porta della sua cella con un martello.
Misure della Turchia
La Turchia sta prendendo “misure preventive e distruttive” contro i terroristi che in Siria cercano di approfittare della situazione di incertezza dopo la caduta del regime di Bashar Assad. Il portavoce del ministero della Difesa turco, il contrammiraglio Zeki Akturk, ha dichiarato che la Turchia sta adottando misure preventive e distruttive contro i gruppi terroristici che cercano di guadagnare terreno approfittando della situazione che minaccia la sicurezza della Siria e della regione. Il riferimento del portavoce è alle Forze Democratiche Siriane (FDS), guidate dalla milizia curda delle Unità di Protezione Popolare (YPG). “Non permetteremo che elementi terroristici approfittino dell’incertezza nella regione per attaccare la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”, ha insistito Akturk.
Conclusioni
La scoperta della fossa comune a Qutayfa rappresenta un ulteriore capitolo tragico nella storia recente della Siria. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, cercando di sostenere un processo di transizione politica che possa portare a una pace duratura e alla ricostruzione del paese. Le tensioni rimangono alte, con Israele che intensifica i raid aerei e la Turchia che adotta misure contro i gruppi terroristici. La strada verso la stabilità e la sicurezza in Siria è ancora lunga e complessa.
(Interno foto copertina dal web)