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SIRIA: TRUPPE ISRAELIANE AVANZANO NEL GOLAN – Netanyahu: “Alture Nostr per l’Eternità”

Le truppe israeliane, dopo il rovesciamento di Bashar al-Assad da parte dei ribelli, stanno avanzando in Siria nella zona cuscinetto ai margini con la parte delle Alture del Golan occupata e annessa da Israele. Questa avanzata è stata definita una “violazione” dell’accordo di disimpegno del 1974 tra Israele e Siria, come ha dichiarato il portavoce dell’ONU, Stephane Dujarric.

Dichiarazioni delle Autorità Israeliane
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha assicurato che l’avanzata delle truppe israeliane nella zona cuscinetto delle Alture del Golan è “una misura limitata e temporanea adottata per ragioni di sicurezza”. In una conferenza stampa a Gerusalemme, Saar ha spiegato che questa azione è stata intrapresa in risposta alla crescente minaccia alla sicurezza sul confine siriano-israeliano.

Anche l’ambasciatore israeliano all’ONU, Danny Danon, ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per spiegare che le azioni in Siria sono “misure limitate e temporanee”. Danon ha chiarito che Israele non interviene nel conflitto tra i ribelli in Siria e che le azioni sono esclusivamente concentrate sul mantenimento della sicurezza israeliana.

Netanyahu: “Alture del Golan Nostr per l’Eternità”
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato senza mezzi termini che la parte del Golan siriano occupata e annessa appartiene a Israele “per l’eternità”. “Le Alture del Golan faranno parte dello Stato di Israele per l’eternità”, ha affermato Netanyahu con fermezza.

Reazioni Internazionali
Gli Stati Uniti hanno espresso la loro posizione tramite il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, il quale ha affermato che l’incursione di Israele in Siria oltre le Alture del Golan deve essere solo “temporanea”. Miller ha spiegato che questa azione è stata intrapresa in risposta alla mossa dell’esercito siriano che si è ritirato dall’area, creando un possibile vuoto che potrebbe essere riempito da organizzazioni terroristiche.

“Ogni Paese ha il diritto di agire contro le organizzazioni terroristiche e ogni Paese sarebbe preoccupato di un possibile vuoto che potrebbe essere riempito da organizzazioni terroristiche sul proprio confine”, ha affermato Miller.

Reazione di Hezbollah
Hezbollah, nel suo primo commento da quando i ribelli hanno rovesciato Assad, ha condannato l’aumento degli attacchi israeliani alla Siria e ha affermato di sostenere il popolo siriano. Hezbollah ha criticato duramente Israele per “aver occupato più terra sulle Alture del Golan” e per “aver colpito e distrutto le capacità difensive dello Stato siriano”. “Mentre affermiamo il nostro sostegno alla Siria e al suo popolo, sottolineiamo la necessità di preservare l’unità della Siria”, ha aggiunto.

Conclusioni
La situazione nel Golan rimane tesa e complessa, con Israele che avanza nella zona cuscinetto e la comunità internazionale che osserva con preoccupazione. Le dichiarazioni di Netanyahu e le azioni delle truppe israeliane hanno sollevato reazioni sia a livello regionale che internazionale. Mentre Israele giustifica le sue azioni come necessarie per la sicurezza nazionale, altri attori, come l’ONU e Hezbollah, vedono queste mosse come una violazione degli accordi esistenti e una minaccia alla stabilità della regione. Resta da vedere come evolverà la situazione e quali saranno le prossime mosse degli attori coinvolti.

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Data:

10 Dicembre 2024