Tornano a brillare in Europa i colori biancorossi. Allo stadio ‘Puskás Aréna’ di Budapest, infatti, il Siviglia batte la Roma 5-2 dopo i calci di rigore (1-1 al termine dei tempi regolamentari) e si aggiudica per la settima volta, su altrettante finali disputate, l’Europa League.
Un’altra serata magica, dunque, per il Siviglia che si conferma ‘regina di Coppa’. Una vittoria sofferta per una gara all’insegna dell’equilibrio che poteva terminare, anche prima dei rigori, a favore sia dell’una che dell’altra squadra.
Ma la Roma non ha demeritato. La squadra di Mourinho, in effetti, determinata e aggressiva, gioca con grande personalità soprattutto nel primo tempo, prima di subire il ritorno della squadra spagnola. Sfiora il gol con Spinazzola in avvio di gara prima di passare meritatamente in vantaggio con il solito Dybala (34’), autore di un’ottima prestazione e in grado di dare una mano ai propri compagni anche in fase difensiva. Ma alla fine la squadra giallorossa deve arrendersi ad un autogol di Mancini (55’) e soprattutto ai calci di rigore, una lotteria che lascia sempre un retrogusto amaro per chi perde.
Ma è stata un’autentica battaglia durata ben 146 minuti, tra supplementari e recuperi vari. Entrambe le squadre hanno lottato e provato a vincere, hanno colpito un legno per parte (clamoroso quello di Smalling al 120+11’), ma alla fine ha avuto la meglio la squadra spagnola.
“Complimenti al Siviglia che ha vinto – ha dichiarato il tecnico della Roma Mourinho ai microfoni di Sportitalia – e anche ai miei. Penso che i ragazzi debbano tornare a casa con tranquillità e con orgoglio per tutto quello che hanno fatto. Penso sia il momento di parlare con la proprietà. Voglio rimanere alla Roma, però i miei giocatori ed io meritiamo di più. Sono stanco di essere uomo immagine e di comunicazione. Voglio rimanere con la condizione di poter dare di più. Non andremo in Champions, ma questo è un bene perché non siamo ancora squadra da Champions. Ora testa al campionato per un posto in Europa League. L’arbitro? Vedere un arbitraggio così è davvero dura. Spero che l’anno prossimo vada ad arbitrare in Champions e non in Europa League”.
La gestione arbitrale, in effetti, ha lasciato molto a desiderare. I giallorossi possono recriminare, fra l’altro, per un mancato rigore (che sembrava esserci) e per un doppio giallo a Lamela non sanzionato. Al di là di questi due episodi, tuttavia, l’arbitro inglese Taylor non è sembrato per nulla all’altezza di una finale europea. Resta, dunque, il rammarico per una finale persa (la prima per Mourinho dopo cinque vinte), ma allo stesso tempo la consapevolezza per i giallorossi di aver giocato alla pari contro una squadra forte ed esperta.
(Foto da adnkronos.com – Fotogramma – si ringrazia