Smog, Italia prima in Ue per morti da polveri sottili
L’inquinamento dell’aria derivato dalla combustione di idrocarburi causa in Italia un numero elevatissimo di morti per esposizione a particolato. Su questo, il nostro Paese detiene un triste primato: 45.600 decessi prematuri a seguito dell’esposizione a PM 2.5 solo nel 2016. “Si tratta del valore più alto in Europa e dell’undicesimo più alto nel mondo, che si traduce in una perdita economica di 20,2 miliardi di euro”, spiega Marina Romanello dell’University College di Londra (Ucl), tra gli autori del rapporto ’The Lancet Countdown 2019: Tracking Progress on Health and Climate Change’, presentato oggi a Venezia da Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e Università Ca’ Foscari.
Ci si sposa sempre più tardi
Nel 2018 sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, circa 4.500 in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). Lo rileva l’Istat, secondo cui prosegue la tendenza a sposarsi sempre più tardi. Attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33,7 anni e le spose 31,5 (rispettivamente 1,6 e 2,1 anni in più rispetto al 2008).
Le seconde nozze, o successive, dopo una fase di crescita rilevata negli ultimi anni, dovuta anche all’introduzione del divorzio breve, rimangono stabili rispetto all’anno precedente. La loro incidenza sul totale dei matrimoni raggiunge il 19,9%.
Aumentano poi quelli celebrati con rito civile: sono oltre il 50,1%, passate dal 2,3% del 1970 al 36,7% del 2008 fino al 50,1% del 2018 (98.182 matrimoni celebrati con rito civile, circa 8 mila in più rispetto al 2008). Al Nord la quota è del 63,9% mentre al Sud è meno della metà (30,4%). Celebrate prevalentemente con rito civile le seconde nozze e successive (94,6%) e i matrimoni con almeno uno sposo straniero (89,5%) che arrivano al 17,3%.
Nell’ultimo decennio sono aumentate, dice ancora l’Istat, sia la quota di matrimoni successivi al primo (dal 13,8% sul totale dei matrimoni celebrati nel 2008 al 19,9% del 2018) sia la quota di quelli dove almeno uno degli sposi è straniero (dal 15% del 2008 al 17,3% del 2018). L’aumento del rito civile è in parte spiegabile, spiega l’Istituto di statistica, con l’aumento delle tipologie di matrimonio che vi fanno tipicamente ricorso. Tuttavia, la scelta di celebrare il matrimonio con il rito civile si sta affermando rapidamente anche nei primi matrimoni (dal 27,9% del 2008 al 39,1% del 2018).
Inoltre, sono 2.808 le unioni di coppie dello stesso sesso celebrate nel 2018. Si conferma la prevalenza di coppie di uomini (64,2%) e del Nord-ovest come ripartizione geografica (37,2%).
Esplode deposito fuochi d’artificio, 5 morti
Una esplosione è avvenuta in un deposito di fuochi d’artificio e polveri piriche a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Le vittime sono5.
Uno dei due dispersi nell’esplosione è stato recuperato. Ci sono diversi feriti con gravi ustioni trasportati negli ospedali cittadini, a Palermo e a Catania.
Una delle vittime è una donna di 71 anni, moglie del titolare. Nonostante fosse gravemente ustionato su tutto il corpo, il figlio ha provato a salvare la madre, ma senza riuscirci. L’anziana donna, Venera Mazzeo, è morta per le ustioni riportate. E’ quanto ha raccontato il marito parlando, come apprende l’Adnkronos, con gli inquirenti che lo hanno ascoltato. Il ragazzo è ricoverato in gravissime condizioni in ospedale a Palermo, nel reparto grandi ustionati. I medici stanno tentando di salvarlo.
Le persone sono tenute a distanza dal luogo dell’esplosione dove ci sono ancora fiamme che i vigili del fuoco stanno spegnendo.
La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), come apprende l’Adnkronos, ha aperto un’inchiesta per strage. Sul posto il pm De Micheli, coordinato dal procuratore capo Emanuele Crescenti.
“Aspettiamo sul luogo del disastro il Genio militare, perché ci sono ancora esplosivi non esplosi, anche se la situazione è sotto controllo”, ha fatto sapere Crescenti. Sono sedici in tutto gli stabili nel deposito di fuochi d’artificio. E al momento gli inquirenti non possono ancora intervenire perché gli stabili vanno messi in sicurezza. “C’è stato una sorta di effetto domino”, spiega ancora il procuratore capo di Barcellona che parla di “scene terribili”. Crescenti fa sapere inoltre che c’erano dei lavori di saldatura in corso poco prima della esplosione: “C’erano degli operai di una ditta esterna che stavano facendo lavori di saldatura”, si limita a dire.
Ma sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti.
“Seguo con dolore e apprensione le notizie che arrivano da Barcellona P. di Gotto. Esprimo vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime. Potenziare la sicurezza sul lavoro è un mio obiettivo primario: presto sarà operativa la patente a punti che premia le aziende virtuose”. Così su Twitter il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.
“Esprimo il mio cordoglio personale alle famiglie delle vittime dell’esplosione avvenuta oggi pomeriggio a Barcellona Pozzo di Gotto. Esplosione in cui hanno perso la vita tre persone che lavoravano nel deposito di fuochi d’artificio. Un altro lavoratore è stato trovato vivo dai vigili del fuoco, mentre un altro risulta ancora disperso”, dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, che aggiunge: “Un ringraziamento ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine che stanno operando sul luogo dell’incidente alla ricerca di eventuali feriti e per ricostruire la dinamica dello scoppio”.
“E’ una tragedia per tutta la nostra comunità. Conosco la famiglia che diverse volte ha partecipato alla vita cittadina per le feste con i fuochi d’artificio. Quando ci sono vittime c’è sempre un grande rammarico”. Lo dice il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia.
Omicidio Roma, “sentire Anastasiya e Princi”
I legali della famiglia Sacchi hanno richiesto alla Procura di Roma di compiere alcuni atti di indagine. In particolare, spiegano in una nota gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, “è stata richiesta l’audizione di Anastasiya e Giovanni Princi al fine di poter chiedere loro spiegazioni sulle tante contraddizioni emerse dal primo filone di indagine nonché per poter chiedere loro, in qualità di persone informate sui fatti, maggiori particolari che sarebbero potuti sfuggire nell’immediatezza dell’accaduto. E’ stato inoltre richiesto, sulla scorta di recenti pronunce giurisprudenziali per casi analoghi, il prelievo del campione biologico di Anastasiya per poterlo confrontare con quelli che eventualmente saranno rinvenuti nella mazza da baseball sequestrata (questa indagine potrebbe confermare o meno la versione data dalla ragazza)”.
“Il fine di queste richieste – spiegano i legali- non è quello di puntare il dito contro qualcuno ma è esclusivamente un fine di verità, atteso che la famiglia Sacchi non vuole conoscere soltanto l’identità degli esecutori materiali ma vuole conoscere il motivo per cui il loro caro è stato barbaramente ucciso. I legali della famiglia stanno provvedendo mediante indagini anche all’audizione di alcuni soggetti, sulla cui identità, per chiare ragioni di opportunità, non può aggiungersi altro” concludono gli avvocati.