L’ordine per la messa in stato di allerta delle forze nucleari impartito da Vladimir Putin pochi giorni dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina è significativo perché per la prima volta la Russia fa riferimento a tali armi “in un contesto di guerra offensiva, e non di difesa”, afferma, l’analista russo del Vienna Center for Disarmament and Non‑Proliferation, Nikolai Sokov. “In tutti i documenti ufficiali, l’impiego di armi nucleari è previsto solo nel contesto di una guerra di difesa”.
Le parole di Putin, aggiunge l’analista, “indicano una situazione completamente diversa dal caso di un attacco contro la Russia da parte degli Stati Uniti o della Nato” e, quindi, introducono un “elemento di maggior incertezza”, (il ricorso ad armi nucleari, sia da parte della Russia che da parte degli Stati Uniti, è previsto solo in caso in cui sia messa in discussione la sopravvivenza del Paese, una situazione che le recenti parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, quando in una intervista a Cnn ha parlato di uso di armi nucleari nel caso in cui sia minaccia esistenziale alla Russia, hanno confermato, ndr).
L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si sta preparando a eventuali ”attacchi chimici” in Ucraina.
Lo ha detto Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, da Leopoli.
”Date le incertezze circa la situazione attuale, non ci sono garanzie che la guerra non peggiorerà – ha detto – L’Oms sta prendendo in considerazione tutti gli scenari e preparandosi per diverse situazioni che potrebbero affliggere il popolo ucraino, dal trattamento delle vittime di massa agli attacchi chimici”.
(fonte AdnKronos – foto dal web)