Belli tanto da sembrare appena usciti da una favola, i trulli pugliesi entrano nel favoloso mondo dei cartoons. Trulli Tales è la nuova serie, tutta italiana, ambientata nella magica realtà delle murge pugliesi ed esportata in tutto il mondo. 52 episodi da 11 minuti ciascuno, la serie di animazione 2D è indirizzata principalmente a un pubblico d’età prescolare.
Dall’11 dicembre, ogni giorno alle ore 19.45 su Disney Junior e successivamente su Rai YoYo, “Trulli Tales-Le avventure dei Trullaleri” ammalierà i bambini di tutto il mondo con i suoi personaggi e le sue storie. Ring, Sun, Zip e Stella sono quattro amici che vivono in un regno incantato ai piedi di un uliveto secolare e che lavorano da apprendisti presso la famosa scuola di cucina e magia di Trulliland, della Fornaia Miss Frisella. L’allegra combriccola realizza le ricette del libro magico appartenuto a Nonnatrulla, una antenata di Miss Frisella. Il retro della panetteria si trasforma, tirando una leva-baguette, nel laboratorio magico. Tra i piccoli problemi di ordinaria crescita, comuni ai bambini della loro età, i protagonisti dovranno sventare i sinistri piani del malvagio e pasticcione Copperpot.
Nel ricettario magico di Nonnatrulla nulla è ordinario: può succedere che le bacchette magiche siano camuffate da utensili da cucina, o che una goccia di olio magico racchiuda il potere di risvegliare un libro parlante. Prima di diventare grandi cuochi e maghi, Trulloring, Trullashine, Trullowhiz e Trullastar devono imparare a gestire sia i loro poteri magici che gli strumenti da cucina. Ma il pericolo da scongiurare è che il ricettario magico sparisca per sempre, con le sue preziose ricette svela-emozioni, per colpa del perfido stregone Copper. Grazie all’aiuto di Miss Frisella e a una ricetta emozionale contenuta nel libro magico di Nonnatrulla, i quattro amici saranno impegnati in una sorta di “percorso a ostacoli” per diventare chef, maghi, ma soprattutto persone adulte.
Diretta da Eric Gosselet,la serie di cartoni è una coproduzioneCongedo Culturarte, Fandango TV, Rai Fiction, Gaumont Animation, Groupe PVP. L’idea di trasformare queste costruzioni coniche in pietra a secco, tipiche del territorio barese, nell’ambientazione del cartoon, è stata di due sorelle della provincia salentina. Maria Elena e Fiorella Congedo, di Galatina, hanno sottoposto i loro disegni alla Casa di produzione Americana centrando pienamente l’obiettivo, a riprova del fermento cinematografico sul territorio pugliese e della frizzante capacità intuitiva dei suoi giovani talenti. Una grande e ulteriore opportunità di rilancio del territorio e delle sue peculiarità in tutto il mondo.
Il lancio di questo progetto coincide, in queste ore di grande disagio della Disney, con le vicende di cronaca relative ai casi di molestie sessuali, che non hanno risparmiato un settore storicamente dedicato all’intrattenimento di un pubblico giovane.
John Lasseter, il capo creativo della Pixar e degli studi di animazione Disney, si è preso un periodo di aspettativa a seguito di una serie di “passi falsi” da lui compiuti e ammessi. La decisione dell’Executive, che ha costruito la Pixar Animation Studios e riequilibrato le sorti del business dei cartoni animati Disney, arriva sulla scia dello scandalo delle molestie sessuali scoppiato con le accuse al capo della Miramax, Harvey Weinstein. Con un memo indirizzato al suo staff, Lasseter ha chiesto scusa alle sue collaboratrici dopo aver confessato di aver commesso quelli che lui stesso ha definito “gesti non voluti”, ma che hanno segnato il superamento di ogni limite. “Non è mai facile affrontare i propri errori, ma è l’unico modo per trarne una lezione” queste le parole del guru dei cartoons.
Secondo Hollywood Reporter, Rashida Jones, sceneggiatrice in Toy Story 4, e il socio di scrittura Will McComack avrebbero abbandonato il progetto appena all’inizio proprio a causa delle avance indesiderate di Lasseter. Né i due professionisti né la Disney hanno replicato alla vicenda, ma la multinazionale statunitense ha dato il suo supporto all’Executive per aver apprezzato la sua sincerità in questa vicenda.
Lasseter ha vinto due Oscar, di cui uno speciale per il suo lavoro su Toy Story. Sotto la sua supervisione la Walt Disney ha ottenuto tre vittorie, la più recente con Zootropolis dello scorso anno, mentre la Pixar ha incassato con i suoi film oltre 6 miliardi di dollari al botteghino nazionale. Pixar sta attualmente lavorando al quarto episodio di Toy Story, ma, al netto dei successi cui Lasseter ha egregiamente contribuito, possiamo immaginare che anche Buzz Lightyear e Woody cominceranno a prendere le distanze da una paternità dall’indubbio rigore morale. Dato il livello che il dibattito ha raggiunto nella cronaca di questi giorni, c’è da chiedersi se almeno Jessica Rabbit si sia salvata da questa nuova e ignobile logica, segno dell’involuzione di una società che si è spinta davvero troppo oltre.