Spadafora: “Stop al campionato? Non ci sono ancora le condizioni”
“Questo mi preoccupa tanto. Sentirò Gravina e Dal Pino. Stop al campionato? Non siamo ancora in queste condizioni”. Lo dice il ministro delle politiche giovanili e dello sport, Vincenzo Spadafora, in merito alle 14 positività al Covid nel gruppo squadra del Genoa, intercettato dai giornalisti fuori dalla Camera.
E in merito alla recente polemica con il presidente del Cio, Thomas Bach, sulla riforma dello Sport, Spadafora spiega: “Sicuramente la situazione è ricomponibile. Dobbiamo trovare un punto di contatto nell’interesse di tutto lo sport”.
Serie A, Sileri: “Basta abbracci in campo”
“I giocatori smettano di abbracciarsi e baciarsi, anche dopo un gol: i nostri sportivi sono forti e preparati, sapranno come contenersi”. Lo afferma, ai microfoni di ’Un giorno da pecora’ di Radio 1 Rai, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, parlando del caso Genoa. “Se si hanno contatti stretti, per esempio con il portiere Perin, si deve andare in quarantena -dice- e non deve farlo necessariamente tutta la squadra”. E i giocatori “non dovrebbero abbracciarsi dopo il gol: vale per tutti anche ai funerali, non vedo perché non debba valere per una partita. Non bisogna avere contatti che mettano a rischio chi ti è vicino”.
Bassetti: “Il caso del Genoa mostra i limiti del sistema dei tamponi”
“I giocatori del Genoa hanno disputato la partitacon il Napoli rispettando il protocollo. Ma alcuni erano già positivi e asintomatici. Ora, lo scenario che potrebbe aprirsi è che anche qualche giocatore del Napoli possa essere stato contagiato e quindi potremmo essere di fronte a un piccolo focolaio limitato. Non credo ci sarà niente di grave. Ma si pone un problema sull’uso dei tamponi, abbiamo affidato molto a questa metodica dimenticandoci di fare i medici e vedere i segni clinici della malattia”. Lo ha affermato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Genova e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
“Il Genoa Calcio ha rispettato il protocollo – spiega Bassetti – sono stati fatti i tamponi nel giorno della partita e, visto che erano negativi, si è disputato il match. Ma l’esame con i tamponi è tutto tranne che perfetto, si può essere negativi, ma dopo poche ore si può essere positivi. Il tampone deve essere governato dalla clinica perché altrimenti si danno ’patenti’ di negatività troppo facilmente. Il mondo del calcio oggi ci sta dando l’esempio dei limiti dello screening con il tampone, abbiamo a disposizione una ’palestra’ importane di test sugli asintomatici mai avuta prima è importante quindi che si traggano si analizzi quanto accaduto e si arrivi alle conclusioni”.