Spagna, catalani verso astensione: via libera a governo Psoe-Podemos
Possibile svolta in Spagna per la formazione del nuovo governo. Il partito catalano Esquerra Republicana (Erc) ha annunciato il proprio sostegno ai socialisti di Pedro Sanchez, che hanno già raggiunto un accordo di coalizione con la sinistra di Unidas Podemos e ottenuto l’appoggio dei nazionalisti baschi del Pnv. L’Erc, che nelle elezioni di novembre ha ottenuto 13 deputati al Parlamento nazionale, potrebbe quindi garantire a Sanchez la maggioranza necessaria per fare uscire la Spagna dall’impasse politico.
La prima prova parlamentare per il premier incaricato Sanchez ci sarà domenica. Il leader socialista ha bisogno di una maggioranza assoluta di 176 voti, che al momento appare lontana. La Costituzione spagnola prevede però che entro 48 ore si tenga una nuova votazione, nella quale sarà sufficiente la maggioranza semplice. Un obiettivo che Sanchez, con l’appoggio o la probabile astensione dell’Erc potrebbe raggiungere senza problemi.
Nelle elezioni di novembre, il Psoe di Sanchez è risultato il primo partito, senza però ottenere la maggioranza assoluta dei seggi. Dopo aver consultato tutti i partiti, re Felipe ha affidato a metà dicembre al leader socialista, premier uscente, l’incarico di formare il nuovo governo.
Ghosn, mandato di cattura Interpol
L’Interpol ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di Carlos Ghosn, l’ex ceo della Nissan-Renault fuggito dal Giappone in Libano. Secondo il ministro libanese della Giustizia, Albert Serhan, le autorità di Beirut hanno ricevuto una ’red notice’ dell’Interpol. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale ’Nna’.
Intanto Ghosn assicura che la fuga è stata organizzata senza l’aiuto della sua famiglia. “Ci sono state speculazioni sui media riguardo al fatto che mia moglie, Carole, e altri membri della mia famiglia abbiano avuto un ruolo nella mia partenza dal Giappone. Tutte queste speculazioni sono inaccurate e false” afferma l’ex numero uno di Nissan-Renault in un comunicato diffuso per suo conto da una società francese di pubbliche relazioni. “Ho organizzato da solo la mia partenza. La mia famiglia non ha avuto alcun ruolo”.
Incendi Australia, stato d’emergenza nel Nuovo Galles del Sud
Le autorità del Nuovo Galles del Sud hanno proclamato lo stato di emergenza per l’allarme incendi, considerato il picco delle temperature previsto per sabato. Il premier del New South Wales Gladys Berejiklian ha spiegato che lo stato di emergenza entrerà in vigore domani, venerdì, e durerà sette giorni, concedendo maggiori poteri al Commissario per la gestione degli incendi. Tra questi, le evacuazioni forzate, la chiusura delle strade e la possibilità di ordinare alla polizia di compiere determinate azioni.
In Australia, in attesa del nuovo picco di caldo, le autorità hanno dato 48 ore di tempo ai turisti per lasciare le zone della costa sudorientale del Paese, dove si temono nuovi incendi. Fiamme non controllate hanno causato la morte di almeno otto persone nelle ultime 48 ore e hanno ridotto in cenere diverse centinaia di ettari di foreste.
I pompieri del Nuovo Galles del Sud hanno chiesto oggi ai turisti di lasciare le zone lungo i 200 chilometri di costa, dalla pittoresca città di Batemans Bay (che si trova a circa 300 chilometri a sud di Sydney) verso il sud e lo Stato di Vittoria. I turisti dovrebbero lasciare l’Australia entro sabato, considerata una giornata nera sul fronte degli incendi con temperature previste superiori ai 40 gradi. Si stima che, dall’inizio della crisi incendi, siano cinque milioni gli ettari andati distrutti, 500 milioni gli animali uccisi e 1.400 le abitazioni andate in fiamme. In tutto, i morti sarebbero 18, mentre altrettante persone risultano disperse.
Indonesia, alluvione a Giakarta
Sono almeno 21 le persone che hanno perso la vita a causa dell’alluvione che ha colpito Giakarta e le zone limitrofe della capitale dell’Indonesia nel giorno di Capodanno. Lo rende noto oggi il ministero degli Affari sociali dopo che, da ieri, dopo 18 ore di violenti piogge, sono iniziate le inondazioni a Giakarta e nelle sue città satelliti, dove sono state sommerse case e sono stati trascinati via veicoli.
In una nota, il ministero precisa che la maggior parte dei 21 morti si è registrata nella città di Bogor vicino alla capitale. Il portavoce della protezione civile, Agus Wibowo, ha spiegato che molte persone sono morte a causa di un cortocircuito.
Norvegia, caldo record: colonnina a 19 gradi
Ondata di caldo senza precedenti in Norvegia. Secondo l’Istituto meteorologico del Paese scandinavo, nella località occidentale di Sunndalsora la colonnina di mercurio ha toccato i 19 gradi centigradi, nuovo record per il mese di gennaio. Il precedente risaliva al 1989, quando a Tafjord si registrarono 17,9 gradi. Sia Sunndalsora che Tafjord si trovano nella contea di More og Romsdal.
Le autorità norvegesi, riporta il quotidiano di Oslo ’Vg’, attribuiscono il caldo eccezionale ai venti di Fohn che stanno soffiando sul Paese. Le temperature dovrebbero scendere venerdì, quando è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione. Sunndalsora già detiene il record norvegese per il dicembre più caldo con 18,3 gradi nel 1998 e del febbraio più caldo con 18,9 gradi nel 1990.