Quello che desidero raccontare oggi è la mia partecipazione come giudice internazionale al concorso Spirits Selection, dedicato al mondo dei distillati e liquoristica, che si è svolto, qualche giorno fa in Cina, esattamente a Renhuai. Questo concorso ha visto la presenza di oltre 2800 campionature provenienti da 62 nazioni che sono state giudicate da 130 giudici giunti in Cina da ogni parte del mondo.
Il team italiano, composto da 10 esperti del settore, si è integrato perfettamente nel contesto, portando il proprio valore all’interno della competizione. Non sono mancati momenti di confronto con i professionisti esteri che hanno arricchito il proprio bagaglio culturale. Per una settimana siamo stati una grande famiglia perfettamente gestita e coordinata dagli organizzatori del concorso nelle persone del presidente Baudouin Havaux, il Ceo Quentin Havaux ed il direttore Ulric Nijs, nonché tutto lo staff che dietro le quinte si è prodigato per l’ottima riuscita dell’evento.
Non è la prima volta che Spirits Selection viene svolto in Cina; ci sono state altre edizioni in passato ma questa ha lasciato qualcosa in più in tutti noi. Forse la ferma consapevolezza di trovarsi in un paese lontano con una cultura profondamente diversa dalla nostra e con il ricordo del passato covid che ancora aleggia in noi, ci ha fatto elaborare la necessità di sentirci un’unica grande comunità. Devo dire che il popolo cinese non si è risparmiato facendoci sentire a nostro agio in ogni momento, trattandoci da VIP, sfoggiando sorrisi e galanterie ad ogni ora.
Ogni giorno sveglia alle 7, colazione, e dalle 8 pronti a degustare ed assegnare medaglie fino alle 12,30, poi pranzo e via alla scoperta del famoso distillato di sorgo, il Baijiu, con visita nelle più rinomate distillerie. Non sono mancate soste per ammirare il territorio, e, dopo la cena ritrovarsi con gli altri giudici a degustare prodotti non in competizione sui quali confrontarci a livello internazionale. Giorno dopo giorno, stessa ritmica, il tutto scandito dalle ore di un tempo lontano per tradizione, cultura, abitudini.
Il team italiano era composto da esperti professionisti del settore:
Dario Tigre Baracco, patron di Compagnia dei Caraibi
Adriana Bianco, sommelier AIS
Alberto Birollo di Mavolo Beverage
Marco Callegari di Velier
Angelo Concas, giornalista
Bruno Pilzer, produttore
Enzo Scivetti, specialist
Davide Terziotti, specialist
Eugenia Torelli, giornalista
ed ovviamente il sottoscritto.
Il prossimo 23 settembre sapremo i risultati delle degustazioni che ci daranno anche un focus sulle tendenze mondiali di consumo dei prodotti. Sarà interessante scoprire se sul versante italiano avremo delle rivelazioni “mondiali”.
Buona degustazione.
