Una speranza concreta per la lotta all’ Alzheimer arriva dalla stimolazione magnetica transcranica ( TMS ), una terapia innovativa che, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Alzheimer’s Research & Therapy , è in grado di dimezzare la progressione della malattia dopo un anno di trattamento. Il lavoro, guidato dal Professor Giacomo Koch dell’ Università di Ferrara , ha dimostrato significativi miglioramenti nelle funzioni cognitive , nell’ autonomia quotidiana e nella gestione dei disturbi comportamentali dei pazienti.
Una Terapia Mirata sul Precuneo
La ricerca ha impiegato una stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) , focalizzandola sul precuneo , un’area del cervello identificata come strategica per il trattamento dell’Alzheimer. Il protocollo terapeutico si è articolato in due fasi :
- Ciclo intensivo – Applicazioni giornaliere per due settimane , per attivare la neuroplasticità del paziente.
- Mantenimento – Sedute settimanali per 50 settimane , per consolidare i benefici ottenuti.
Grazie all’integrazione tra TMS , elettroencefalografia (TMS-EEG) e risonanza magnetica , è stato possibile personalizzare il trattamento per ogni paziente, individuando il punto e l’intensità ottimali della stimolazione cerebrale.
Risultati Significativi e Nuovi Orizzonti
Lo studio rappresenta un punto di svolta per le terapie non farmacologiche contro l’Alzheimer. “Con questo lavoro, il primo al mondo ad analizzare un periodo di trattamento così lungo, dimostriamo che le funzioni cognitive e l’autonomia dei pazienti possono essere preservate più a lungo, con un forte impatto sulla qualità della vita del paziente e dei suoi familiari”, ha affermato il Professor Koch .
I benefici della rTMS sono stati misurati attraverso scale cliniche specifiche, tra cui:
- Cdr-Sb e Adas-Cog11 per i disturbi cognitivi.
- Adcs-Adl per valutare le autonomie quotidiane.
- Npi per i disturbi comportamentali.
Una Terapia Non Invasiva e Indolore
Uno dei grandi vantaggi della TMS è la sua non invasività . Gli impulsi elettrici utilizzati sono impercettibili per il paziente e stimolano selettivamente i neuroni dell’area cerebrale mirata, producendo gli effetti desiderati senza generare effetti collaterali significativi.
Il Ministero della Salute, il Ministero dell’Università e Ricerca e la BrightFocus Foundation hanno sostenuto lo studio, confermando l’importanza della ricerca e dell’innovazione nel contrasto alle malattie neurodegenerative.
Un Futuro di Speranza per i Pazienti
L’Alzheimer è una delle sfide più difficili per la medicina moderna, ma la stimolazione magnetica transcranica si propone come una tecnologia rivoluzionaria, capace di rallentare la progressione della malattia e migliorare significativamente la vita dei pazienti e delle loro famiglie .
Questa terapia potrebbe presto diventare una nuova opzione di trattamento , affiancandosi alle soluzioni farmacologiche tradizionali e aprendo prospettive di cura ancora inesplorate. La comunità scientifica è ora chiamata a sviluppare ulteriori studi per ampliare la comprensione dei benefici della rTMS e renderla accessibile a un numero sempre maggiore di pazienti in tutto il mondo.