Nessun Paese potrà mai definirsi democratico, civile ed evoluto se al suo interno i popoli di diversa provenienza etnica, culturale , religiosa non obbediranno sistematicamente a quel principio di educazione globale che nasce e si consolida tramite strategie interculturali , cioè a dire, di reciprocità nella conoscenza reale delle rispettive identità e diversità.
L’economia, motore trainante di ogni paese e dunque anche di un futuro stato federale progredito, non può essere considerato sempre e solo l’unico elemento di forza da cui dipende la sopravvivenza dei popoli. Al pari dell’economia, un ruolo predominante per una pacifica quanto armoniosa convivenza futura tra gli stati dell’attuale Unione Europea ,non ancora uniti da un unico Governo politico, dovrà essere la formazione educativa interculturale ed ‘ interreligiosa ’. Tematica quest’ultima solitamente al di fuori degli interessi dell’Unione Europea, e quindi fuori dal vocabolario di politici ed europarlamentari.
Poiché l’immigrazione in Europa ha già toccato numeri altissimi introducendo nel tessuto sociale culture e dottrine religiose diverse : induismo, buddismo , Confucianesimo, taoismo , sikhismo,islamismo, quest’ultimo prevalente rispetto alle suddette, vitale sarebbe la sostituzione dell’attuale disciplina scolastica ‘Religione (cristiana) con altra disciplina che le comprenda tutte: STORIA COMPARATA E FILOSOFIA DELLE RELIGIONI per tutte le scuole d’Europa con libri di testo gradualmente sempre più complessi secondo suddivisione : Elementare, Media, Superiore. In tal modo tutti gli alunni o studenti, a qualsiasi religione essi appartengano,studierebbero e lavorerebbero insieme senza alcun esonero da questa o quella religione come è previsto ancora in Italia e altrove in Europa.
Per difendere la laicità e la libertà religiosa di tutti, l’Europa,che affonda le sue radici nel cristianesimo, tramite Parlamento e Commissione , ha il dovere di promuovere il dialogo interreligioso partendo dalla scuola come Casa Comune Europea di tutti i bambini e studenti di etnie e culture diverse, rigettando l’approccio ‘a senso unico ‘ che non tiene conto di quella integrazione spontanea che avviene nella sfera psicologica di ogni studente quando egli è unito ai suoi compagni di banco . Nel contempo lo studio del Corano già inserito legalmente nelle scuole pubbliche di alcuni paesi europei Spagna, Belgio, Germania …), dovrebbe essere rimosso poiché questo favoritismo non rende onore a tutte le altre religioni di pace che in Europa sono ingiustamente escluse dalla scuola pubblica privilegiando solo la religione islamica. Spetta all’Europa dunque legiferare sull’educazione religiosa nelle scuole con una programmazione unitaria ed integrata approvata e adottata dai Ministeri dei 29 paesi.
Non si deve confondere la libertà di culto e quindi la libertà di professare questa o quella religione con il diritto di ogni giovane a conoscere le tante storie che hanno dato origine alle diverse istituzioni religiose nel mondo ciascuna con una sua particolare filosofia. Questo non può essere un compito affidato solo alle chiese o alle moschee … ma alla Scuola come Istituzione laica di una Europa laica . Tutto ciò senza dover sottostare al benestare di alcuna autorità religiosa , poiché una Unione Europea laica ha il diritto e il dovere di provvedere anche alla formazione spirituale integrale dei suoi studenti.
Spirituale ! Un termine per molti fuori dal tempo. Un termine , erroneamente associato al bigottismo religioso, a sentimenti di pietà e di azioni caritatevoli, in realtà è una evoluzione coscienziale che spinge ogni essere umano a perfezionare la sua materialità verso livelli superiori dove lo spirito appunto, parte integrante della materia stessa, si eleva per acquisire la consapevolezza di essere parte essenziale della creazione, parte integrante di questa umanità che vive , soffre, gioisce e muore e nella quale si riconosce in tutte le sue manifestazioni sia interiori che esteriori.
Dunque per comprendere la verità dello Spirito che sottende ogni religione ,oggi più che mai, prioritaria rispetto a qualsiasi altra disciplina, deve essere la redazione di un testo scolastico aperto e innovativo dove la storia dell’uomo e delle religioni venga riscritta attraverso un percorso filosofico comune, evidenziando quelle dicotomie culturali influenzate da condizioni ambientali, socio-culturali e storiche dei popoli. Un testo cioè, dove le filosofie di base che hanno caratterizzato i messaggi spirituali di ciascun maestro siano esposti oggettivamente nel rispetto e nella libertà di tutti gli studenti di religioni diverse ai quali , senza mai entrare negli aspetti dottrinali , competenza questa, di parrocchie, sinagoghe, moschee etc. deve essere concessa ampia libertà di ricerca, di critica, di confronto allo scopo di intensificare il dialogo e di accrescere il senso della fratellanza e della pace. Un logo recante i simboli delle più seguite religioni nel mondo a fronte del testo sarebbe il passaporto verso l’unità che oggi alcuni leader religiosi auspicano programmando summit interreligiosi a livello mondiale.
Dalla newsletter dell’Istituto Affari Internazionali (ottobre 2014) si apprende infatti, che tra il Vaticano e i rappresentati dell’Islam iraniano ci sia la volontà di dialogare su importanti questioni come la lotta al radicalismo, l’ ingiustizia sociale e la povertà. Lo stesso presidente Hassan Rouhani avrebbe scritto sul suo account di Twitter quanto segue: “Islam e Cristianesimo hanno bisogno di dialogo più che mai oggi, in quanto alla base dei conflitti fra le religioni vi è soprattutto l’ignoranza e la scarsa conoscenza reciproca”.
‘Parole sante ‘ che meriterebbero apprezzamenti se non fosse che proprio in Iran il pastore Saeed Abedini ,un americano di origine iraniana convertito al cristianesimo sia ancora rinchiuso (dal 2012) nella terribile prigione Rajai Shahr ( dove si eseguono giornalmente torture e impiccagioni) con l’accusa di diffondere il vangelo cristiano. Di recente, altri tre rispettabili leader cristiani sono stati condannati a morte..Il pastore cristiano Saeed rischia addirittura la morte per mano di altri jihadisti dell’Isis detenuti nella stessa prigione.
Se questi orrori ancora dominano il mondo, l’Europa ha il dovere di unificare l’insegnamento religioso disciplinandolo come educazione ai Valori Umani. Infatti, Verità, Giustizia, Pace, Amore, Non violenza , valori universalmente riconosciuti da tutte le religioni, da tutti i saggi e maestri spirituali dell’umanità: da Krishna, , Buddha , Gesù. Lao Tze, Confucio… etcc, propriamente inseriti nella programmazione didattica di tutte le scuole europee seguendo i principi di educazione globale : fisica, intellettuale, spirituale, unito al pensiero di teologi e filosofi del nostro tempo : Raimond Panikkar , Hans Kung , Eleinjimittam , Aurobindo, krishnamurti etcc…. rappresenterebbero un soffio vitale di inimmaginabile valore sociale , educativo, spirituale . Questo approccio, unico per tutti, globale ed imparziale (da esportare anche in altri paesi extraeuropei) è l’unica vera integrazione possibile non solo per evitare i conflitti bellici ,le violenze urbane e i massacri , ma anche perché l’ insegnamento separato delle singole religioni nelle scuole pubbliche, non obbedisce al principio di reciprocità culturale.
Purtroppo, alcune religioni hanno scandito la vita dei popoli in modo spesso cruento e le storie di uomini quasi mai disgiunte dalle storie di guerre, martirio , persecuzioni , le stesse che, ancora oggi occupano le prime pagine dei quotidiani e gli schermi televisivi del mondo. Non si può negare infatti, che alcuni aspetti delle religioni monoteiste del pianeta siano ancora soggiogate da un immobilismo culturale che blocca ogni dialogo critico e comparativo. Vero è che nei paesi islamici, le religioni diverse dalla propria non godono di totale libertà senza parlare dell’ assurda legge della blasfemia ancora vigente in Pakistan, Iran, Arabia saudita ….. per mezzo della quale si condannano a morte migliaia di cristiani e di minoranze musulmane.
E che dire di Boko Haram il mostro africano che sta massacrando centinaia di cristiani in nome di Allah? E’ del 16 ottobre 2014 l’altra notizia che in Pakistan la corte di Lahore ha condannato definitivamente a morte la cristiana ‘blasfema’ Asia Bibi. Un crimine esecrabile in nome di una religione che può solo definirsi dittatoriale governata da giustizieri che non difendono alcun Dio ma seguono il barbaro istinto della vendetta e dell’odio verso coloro che con fierezza si proclamano seguaci di un Maestro diverso da Maometto.
Abbia dunque l’Europa il coraggio di intervenire adeguatamente per dirigere la formazione spirituale verso il più nobile dei concetti filosofici: “ Il rispetto per la vita”.
Questa semplice e fondamentale ‘formula’ che Albert Schweitzer aveva elaborato nel suo lebbrosario di Lambarenè , dimostrando la sacralità di ogni essere vivente sul pianeta , renderebbe superfluo ogni altro precetto imposto dalle religioni monoteiste che hanno costretto generazioni di secoli a discipline severe in contrasto con quella libertà integrale di cui ogni essere umano avverte la spinta interiore .Se l’Europa non sarà in grado di levare alta la sua voce, la stessa correrà il rischio di trovarsi, un giorno non lontano, nella stessa condizione del Pakistan, Sudan, Nigeria, Mali … . Un rischio temibile per i popoli di questo terzo millennio che dalla nuova Era si aspettano la fine degli imperialismi religiosi e la nascita di una visione più razionale della presenza divina nel mondo ; quella presenza che ogni essere umano porta dentro di se sin dalla nascita e che parla direttamente tramite la coscienza.
Utile e rivoluzionaria sarebbe la promozione di un Parlamento delle Religioni parallelo a quello Europeo o anche all’ONU dove discutere , confrontare e comprendere la divinità e le sue manifestazioni sul pianeta, con la partecipazione di teologi illuminati, umanisti, filosofi , scienziati. Ciò al fin che , alla luce delle razionali e innovative scoperte scientifiche, emerga la verità dell’ esperienza Cristica , in epoche e luoghi diversi senza alcuna distinzione tra vero o falso, tra unico e non unico, in quanto il seme della discordia nel mondo sta proprio in quella anacronistica dichiarazione di ‘unicità’ che ogni religione attribuisce a se stessa, e per la quale ancora si dichiara ‘guerra santa’ ai fratelli diversi.
La comprensione della verità scientifica di un “Dio” unico che ha solo preso nomi diversi a seconda dei luoghi ed epoche in cui, con lingue e culture diverse si è manifestato alla coscienza degli uomini o di speciali maestri spirituali ,molti dei quali in grado di agire sulla mente e sulla materia , non può che unire i popoli nella concordia e nella pace.
Dunque intercultura religiosa è la parola chiave per una conoscenza più profonda delle religioni da espletarsi in tutte le scuole europee pubbliche e private poiché nel suo significato profondo questo obiettivo si traduce in: educazione, integrazione, formazione spirituale, civiltà , libertà, fratellanza, pace. In un mondo globalizzato non può esserci posto per insegnamenti che ancora offuscano la ragione imprigionandola in una gabbia dogmatica inaccettabile per il nuovo millennio in corso . Non è quindi blasfemo proporre di rivisitare , commentare , criticare e reinterpretare, laddove la ragione lo ritenesse necessario, gli antichi testi ‘sacri’ alla luce della scienza nuova e ammettere che forse non tutto è infallibile e che anche le religioni subiscono la naturale trasformazione ed imprevedibilità dei tempi. Utile sarebbe la cancellazione sia dal Corano che dalla Bibbia di tutti i versi che parlano di violenza e di punizioni perché non è improbabile che a scatenare la violenza siano proprio quei versi che invitano a distruggere l’infedele studiati a memoria sin da piccoli o le punizioni divine studiate nella bibbia. Un vero maestro che ha raggiunto l’unione con il ‘Padre’ non potrebbe mai aver parlato di crocifissioni, decapitazioni o peggio di amputazioni di parti del corpo considerato quest’ultimo dai pacifici maestri induisti il “ Tempio di Dio’. “ Nessuna religione è superiore alle altre”, dichiarò Papa Roncalli dall’alto della suo pontificato . Infatti, se è vero che i concetti base di ogni religione contengono quelle verità dette perenni è pur vero che le storie infinite di uomini ispirati affondano il loro sapere in quella onniscienza che attende solo di essere tirata fuori per continuare il racconto divino della Creazione.
Onniscienza, e onnipresenza infatti, sono poteri o estensioni di facoltà dell’uomo che si acquistano quando egli raggiunge la perfezione dello Spirito diventando egli stesso divino e quindi capace di sollevare le montagne come il maestro Gesù aveva insegnato. La verità la si acquisisce viaggiando nelle profondità di se stesso perché Dio per gli scienziati altro non è che quella infinitesima particella intelligente (particella di Higgs) che pervade tutto l’universo e dunque vive anche nella coscienza dell’uomo. Dio è una forza vitale che nel termine scientifico chiamasi ‘energia’ o ‘soffio vitale’ e nelle religioni di ogni tempo e luogo , ‘Spirito’ o Dio, cioè , l’essenza stessa dell’uomo.
Ma gli uomini non l’hanno sempre compreso e si servono del divino per soggiogare i popoli e guidarli secondo costumi e leggi che con Dio hanno poco a che fare.
LET’ S DEFEND SECULARITY ! AGAINST ALL RELIGIOUS FUNDAMENTALISMS A SINGLE DISCIPLINE FOR ALL SCHOOLS IN EUROPE: “COMPARATIVE HISTORY AND PHILOSOPHY OF RELIGIONS “
No Country can ever be called democratic, civilized and evolved if people of different cultures and religions living within its borders, will not be properly educated in accordance with global teaching methodologies; those which spring from and are strengthened through intercultural strategies, that is, through the reciprocal knowledge of their real identities and diversities.
Economy, the driving force of each country and therefore also of an evolved future federal state , cannot always be considered the only source of strength upon which the survival of people depends. Like economy, a major role for a peaceful and harmonious coexistence between states of the European Union not yet united by a single government policy, should be the achievement of intercultural and ’inter-religious’ education. Items which are normally outside of the interests of the European Union, and therefore out of the vocabulary of politicians and MEPs. Agenda.
Since immigration in Europe has already reached high numbers by introducing in its social fabric different cultures and religious doctrines: Hinduism, Buddhism, Confucianism, Taoism, Sikhism, Islam, the latter prevailing with respect to the above, vital would be the replacement of the current school subject, ’Religion”, namely :Christianreligion, with another school discipline which includes all the above mentioned religions, namely: “COMPARATIVE HISTORY AND PHILOSOPHY OF RELIGIONS IN THE WORLD” for all European schools with textbooks gradually more complex according to: Elementary, Middle, High school. In this way, all students, whatever religion they belong to, would study and work together without any exemption from this or that religion as it is still happens in Italy and elsewhere in Europe.
In order to defend secularity and religious freedom for all, Europe, which is rooted in Christianity, through Parliament and Commission has the duty to promote interreligious dialogue starting with the school as a Common European House of all children and students of different ethnicities and cultures, rejecting the ’one-way’ religious approach which does not take into account the natural integration that occurs in the psychological sphere of each student when he joins his classmates also during religions’ lessons. At the same time the study of the Koran already entered legally in public schools of some European countries, Spain, Belgium, Germany …, should be removed because this favoritism does not help all the other religions of peace in Europe which are unfairly excluded from public schools.. It is up to Europe therefore to legislate on religious education with a unified school planning approved and adopted by Ministers of the Union countries.
We should not confuse freedom of religion and therefore the freedom to profess this or that religion with the right of every young person to learn about the many stories that gave rise to the various religious institutions in the world, each with its own particular philosophy. This cannot be a task regarding only churches or mosques … but it is mainly upto school as a secular institution in a secular Europe. All this without being subject to the approval of any religious authority, because a secular European Union has the right and the duty to provide for an integral spiritual education to its students.
Spiritual! A term for many out of time. A term erroneously associated with religious bigotry, feelings of piety and charitable actions ; actually spirituality is an evolution of consciousness that drives every human being to perfect its materiality to the upper levels where the spirit indeed, an integral part of materiality itself, rises to acquire the awareness of being an essential part of creation, part of this humanity that live, suffer, rejoice and die, recognizing itself both in its inner and outer manifestations.
Therefore, to understand the truth of the Spirit that underlies all religions, today more than ever, priority among other disciplines, should be the preparation of an open and innovative textbook where the history of men and religions may be rewritten through a philosophical common, journey highlighting the cultural dichotomies influenced by environmental, socio-cultural and historic conditions of peoples. In other words, a school text where the basic philosophies that characterized the spiritual messages of each master in the past are exposed objectively with respect and freedom for all students of different religions to whom, without ever entering into doctrinal aspects, ( the latter are up to parishes, synagogues , mosques etc.), should be granted freedom to research, criticize, discuss in order to intensify the dialogue and increase the sense of brotherhood and peace one another. A logo bearing the symbols of the most followed religions in the world in front of the text would be the passport to unity, which some religious leaders call for planning interfaith summit worldwide.
From the newsletter of the Italian ‘ Institute for International Affairs’ (October 2014) we learn in fact, that between the Vatican and Iranian representatives of Islam there is a strong will to dialogue on important issues such as combating radicalism, ’social injustice and poverty. The same President Hassan Rouhani wrote on his Twitter account that: “Islam and Christianity need to dialogue more than ever today, as the basis of conflict between religions is especially due to ignorance and lack of mutual understanding.”
’Holy words’ that should deserve praise if it were not that in Iran the pastor Saeed Abedini, an American of Iranian origin who converted to Christianity is still locked up (from 2012) in the terrible Rajai Shahr prison (where daily tortures and executions are daily performed) with the accuse of spreading Christian gospel. Recently, three other respectable Christians leaders were sentenced to death . The Pastor Christian Saeed is even running the risk of being killed by the hands of the jihadists of Isis kept in the same prison.
If these horrors still dominate the world, Europe has the duty to unify the teaching of religions regulating it as “ Education in Human Values”. In fact, Truth, Justice, Peace, Love, Non-violence, universal values of all religions, sages and spiritual masters of mankind: Krishna, Buddha, Jesus. Lao Tzu, Confucius, etc… properly inserted in the educational programming of all schools in Europe following the principles of global education: physical, intellectual, spiritual, together with the thought of theologians and philosophers of our time: Raimond Panikkar, Hans Kung, Eleinjimittam, Aurobindo, krishnamurti …. would be a life breath of an unimaginable social, educational, spiritual value. This approach, the same for all, comprehensive and impartial (to be also exported all over the world ) is the only true integration that can not only avoid military conflicts, urban violence and massacres, but it also responds to the principle of reciprocity.
Unfortunately, some religions have marked the life of people so often in bloody ways. Stories of men almost never separated from the stories of wars, martyrdom, persecutions, the same that still occupy the front pages of newspapers and television screens in the world. There is no denying fact that some aspects of the monotheistic religions on this planet are still subjugated by a cultural inertia that blocks any critical and comparative dialogue. It is true that in Islamic countries, religions other than their own, do not enjoy complete freedom without mentioning the ’absurd blasphemy law still in force in Pakistan, Iran, Saudi Arabia … according to which thousands of Christians and other minorities are condemned to death.
And what about the African monster Boko Haram who is killing hundreds of Christians in the name of Allah? On the 16th of October 2014, another shocking news ! In Pakistan the High Court of Lahore has finally sentenced to death the Christian’ blasphemous’ Asia Bibi. An execrable crime in the name of a religion that can only be described as dictatorial, governed by executioners who do not defend any God but follow the barbaric instincts of revenge and hatred towards those who proudly proclaim themselves followers of a Master other than Muhammad.
Let Europe then take the courage to intervene adequately to direct the spiritual formation of students to the noblest of philosophical concepts, “Respect for Life”.
This simple and basic ’formula’ that Albert Schweitzer had developed in his leper colony at Lambarenè, showing the sacredness of all living beings on our planet, would eliminate any other rule imposed by monotheistic religions . These in fact, have forced generations of centuries to strict disciplines in contrast with that full freedom of which every human being feels the inner urge. If Europe is not able to raise its voice, the same will run the risk of being, pretty soon, in the same conditions of Pakistan, Sudan, Nigeria, Mali …. A fearful risk for the people of this third millennium who are expecting the end of religious imperialisms and the emergence of a more rational vision of the divine presence in the world; that presence that every human being carries within himself since its birth and speaks directly through consciousness.
Important and revolutionary would be the promotion of a Parliament of Religions, parallel to the European one or even the UN ‘s one, where it is possible to discuss, compare and understand the divinity and its manifestations on the planet, with the participation of enlightened theologians, humanists, philosophers and scientists. This, in order that , in the light of rational and innovative scientific discoveries, the truth emerges about the Christic manifestations, in different times and places with no distinction between true and false, between unique and non-unique because the seed of discord in the world lies in that anachronistic declaration of ’uniqueness’ that every religion attaches to itself, thus declaring ’holy war’ to his brothers.
The comprehension of the scientific truth about the one only “God” who has simply taken different names depending on the times and places where, with different languages and cultures he manifested himself to the consciousness of men or of special spiritual masters, can unite people in harmony and peace. So, Interreligious culture is the key word to a deeper understanding of other peoples religions to be carried out in public and private schools in Europe because in its profound significance this goal means: education, integration, spiritual formation, civilization, freedom, brotherhood and peace.
In a globalized world there is no room for teachings that still cloud the reason imprisoning it in a dogmatic cage unacceptable for our current millennium. Therefore, it is not blasphemous proposing to revisit, comment, criticize and reinterpret, whenever the reason deems it necessary, the ancient ’sacred’ texts in the light of new science and admit that perhaps not all is infallible and that also religions undergo the natural transformation and unpredictability of times. Useful would be the cancellation of all the lines speaking of violence and punishment from the Qur’an and Bible as well. It is not unlikely that all those verses that invite devotees to destroy the infidel (Qur’an) or to take revenge upon enemies (bible) especially when studied by heart since childhood, are responsible of triggering religious violence still in our days . A true master who has attained union with the ’Father’ in Heaven would never have spoken of crucifixions, beheadings or , even worse, of amputations of parts of the body, the latter, considered the “Temple of God by the peaceful Hindu masters ‘. “No religion is superior to the others,” Pope John XXIII would say from the top of his pontificate. In fact, if it is true that the basic concepts of all religions contain the so called ‘ perennial truths’, it is also true that the endless stories of inspired men derive their knowledge from that omniscience which is waiting to be pulled out in order to continue the divine story of Creation.
Omniscience, and omnipresence are in fact extensions of powers or faculties of man that he acquires when he reaches the perfection of his own Spirit becoming himself divine and therefore able to move mountains as Master Jesus taught. The truth is gained by travelling into the depths of our inner self , for God to scientists is nothing but the infinitesimal smart particle ( Higgs particle) that pervades the whole universe and therefore lives also in the consciousness of man. God is a vital force which, in the scientific term is called ’energy’ or ’breath of life’, while in religions of all times and places, is called ’Spirit’ or God, namely, the very essence of man. But people have not always understood it and use divinity to rule and subjugate peoples guiding them according to customs and laws that have little to do with God