Ennesima tragedia avvenuta a Torino sabato sera dopo le 19. Un uomo ha sparato e ucciso la moglie, il figlio disabile e una coppia di anziani coniugi proprietari della loro abitazione. All’arrivo dei carabinieri si è sparato, ferendosi in modo grave.
La tragedia si è consumata in un appartamento di Rivarolo Canavese.Sono stati i carabinieri a scoprire i cadaveri nella notte. Non è possibile stabilire se Renzo Tarabella, di 83 anni, avesse premeditato la strage. Dai primi accertamenti sembra che l’uomo avesse riunito in casa i proprietari del suo appartamento, sua moglie Rosaria e il figlio disabile, Wilson, facendo poi fuoco su tutti, uccidendoli uno a uno. Quando i carabinieri hanno suonato al citofono, ha rivolto la pistola – regolarmente detenuta – contro se stesso e si è sparato.
L’83enne è ricoverato nell’ospedale di Torino; le sue condizioni sono gravissime. Emerge oggi lo stupore di chi, conoscendo la famiglia, “non avrebbe mai immaginato una tragedia simile”. Tuttavia, i servizi sociali che seguivano il figlio della coppia avevano avanzato dei sospetti circa la pericolosità dell’uomo. Casi come questo ci confermano, purtroppo, che deve accadere sempre una tragedia perché qualcuno si muova. Dopo.
E non chiamatela follia. Perché non lo è.