Di recente è stata presentata a Roma, nel contesto della sontuosa Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, tra una via lattea di stellette, la Prima copia della Pubblicazione del 2014 è stata applaudita dal Comandante Generale dell’Arma Gen. C.A. Leonardo Gallitelli e dal pubblico della grandi occasioni. Conclamato presentatore al pubblico, il giornalista della Rai-TV Massimo Giletti il quale, per meglio commentare le varie Tavole del Calendario, ha chiamato sul palco, gli stessi “protagonisti” degli eventi raffigurati nelle pagine interne dell’opera.
Certamente un’ Opera ! Piuttosto che di un Calendario si tratta, infatti, di un “Pantheon” di nomi e di Eroi e di vicende vissute, minime od eclatanti che han fatto la stessa storia dell’Arma e dell’Italia. Venti pagine di straordinaria intensità da gustare per la cura che le illustra, per le vicende struggenti e vive che ricordano e per i molteplici sacrifici sostenuti dai “nostri” Carabinieri. Uomini…Vir, che hanno “PROFUMATO” di legalità e … per intima convinzione, questi anni più recenti… assai difficili. Altrettanto opportuna e significativa, la tavola: “Una lucerna anche per le donne”, appunto, dedicata alle “carabinierine” in generale ed al Carabiniere Angela Sansonna Murante, raffigurata nell’atto del suo Giuramento in alta uniforme e con la classica Lucerna in testa. Bene. Tante le tavole che, quasi fotogrammi di un film già visto, si susseguono e, completando il ciclo degli ultimi tre calendari, ripercorrono i momenti più significativi per l’Istituzione nel suo “quarto Cinquantennio di Storia” 1814 – 2014. Un remake condensato degli ultimi 200 anni di vita dell’Arma che saranno celebrati nell’entrante 2014 quello, cioè, che per l’ appunto segnerà il “Bicentenario della Fondazione”. Due secoli che han fatto dell’Arma la Benemerita d’Italia. Autore della fortunata pubblicazione, è il Maestro: Art Director, Paolo Di Paolo, coadiuvato da Massimo Maracci che, nel contesto, ha realizzato il paginone centrale… tutto da incorniciare. Nata nel 1928, poi stoppata a causa dell’interruzione post-bellica (1945 – 1949), la pubblicazione del Calendario che, come detto, è oramai giunta alla sua 81^ edizione ha ripreso il proprio standard nel 1950. E da allora è stata una escalation di plauso, consenso e successi. Le figure, i dipinti e le sue rubriche, hanno puntualmente interpretato anno dopo anno le vicende dell’Arma e della stessa Storia Patria. A sigillo della qualità dell’opera e del notevole interesse che il Calendario Storico dell’Arma, suscita nell’immaginario collettivo e tra i collezionisti, basta considerare che, quest’anno, la tiratura ha toccato la cifra record di 1.300.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco).
Straordinario. Un dato esemplare che la dice lunga sia sul gradimento riscontrato dallo specifico oggetto dell’interesse, sia sull’affetto e sulla vicinanza che ciascun cittadino nutre per la Benemerita. Il più plastico rinnovamento di quel ponte ideale che fa da tramite e da collegamento tra il cittadino comune e il Carabiniere. Entità pulsanti e vive legate da quello speciale vincolo di rispetto, amicizia e coesione che scaturisce e sgorga dall’ intramontabile richiamo ai valori primari: consuetudinari in ogni Carabiniere e, perché no ?, usuali come, talvolta, possono esserlo i semplici gesti e i piccoli eroismi quotidiani che, comunque, connotano il tratto del militare. Un baluardo per le persone sensibili, una spina nel fianco per chi non lo è ! La presentazione è stata preceduta dalla proiezione congiunta al commento di Gianni Bisiach il quale, nell’ispirarsi ai contenuti dell’opera, ha illustrato e definito l’Arma dei giorni nostri…”un’Istituzione moderna e aderente alle mutate esigenze operative ma al tempo stesso forte dei valori e delle tradizioni che l’hanno sempre contraddistinta.” Una delle tante ragione per cui, entrando negli uffici pubblici e privati, in tantissimi esercizi pubblici o negozi e nella stragrande maggioranza delle case degli italiani, spicca e fa bella mostra di se il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri. Bravi !