L’attacco è “fallito” ed è stato “sventato grazie al sistema di difesa aerea israeliana, che è il più avanzato nel mondo”, ha rivendicato Netanyahu, che ha esortato “le forze del bene nel mondo” a unirsi contro Teheran. “Devono stare al fianco di Israele, la scelta non è mai stata così chiara tra la tirannia e la libertà, tra benedizione a maledizione”. Israele è in movimento e l’asse del male è in ritirata – ha concluso – Faremo tutto il necessario per continuare questa tendenza, per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, anzitutto il ritorno dei nostri ostaggi e assicurare la nostra esistenza ed il nostro futuro”. Tuttavia l’Iran fa afferma che quella contro Israele è stata “un’azione di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite”, attraverso la quale sono stati presi di mira “esclusivamente i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e Libano”, scrive su X il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, ricordando come sia stato fatto “dopo aver esercitato un’estrema moderazione per quasi due mesi, per dare spazio a un cessate il fuoco a Gaza”. Ora, ha assicurato, “la nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida ulteriori ritorsioni. In quello scenario, la nostra risposta sarà più forte e più potente”, avverte. “I sostenitori di Israele hanno ora la responsabilità accresciuta di tenere a freno i guerrafondai di Tel Aviv invece di lasciarsi coinvolgere nella loro follia”, ha concluso il ministro. Ma dagli Usa il sostegno a una ormai certa reazione di Israele viene confermata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Ne stiamo discutendo proprio ora, siamo in costante contatto con il governo israeliano”, ha affermato l’inquilino della Casa Bianca affermando di “non aver parlato” con Netanyahu. “Abbiamo parlato con tutti i suoi collaboratori e gli parlerò”, ha affermato il presidente americano. Che poi, alla domanda su quali potrebbero essere le conseguenze per l’Iran, ha tagliato corto: “Questo resta da vedere”. Biden ha quindi ribadito che “l’attacco iraniano sembra essere stato respinto ed è stato inefficace. Non ci sono dubbi: gli Stati Uniti sostengono pienamente, pienamente Israele”, ha scandito. L’Iran “è una forza destabilizzante e pericolosa” in Medio Oriente, l’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele “è risoluto”, ha fatto eco la vice presidente e candidata alla Casa Bianca Kamala Harris che ha seguito l’attacco iraniano a Israele dalla Situation Room insieme a Biden. “Il mio impegno per la sicurezza di Israele è incrollabile”, ha affermato Harris, precisando che gli Stati Uniti “non esiteranno mai a intraprendere qualsiasi azione sia necessaria per difendere le forze e gli interessi statunitensi contro l’Iran e i terroristi sostenuti dall’Iran”. E’ stata convocata per domani mattina ora americana una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell’attacco iraniano a Israele. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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