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VERSO LA TERAPIA PERSONALIZZATA

L’agenzia francese per la sicurezza dei prodotti medici (ANSM) ha richiesto per precauzione il ritiro dal mercato di alcuni modelli (sei su tredici tipi) di impianto di protesi mammarie macro testurizzate, forse connesse al rischio di insorgenza del linfoma anaplastico. L’Agenzia lo ha reso noto sul proprio sito in questi giorni. Anche l’Italia si è mossa mediante la voce del Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha richiesto il parere al Consiglio Superiore di Sanità, laddove dovrebbe essere prevista un’azione volta ad evitare l’immissione di queste protesi sul mercato, nonché il loro utilizzo ed il ritiro delle forniture già presenti.

Secondo l’ANSM, dal 2011 oltre 500 mila donne in Francia risulterebbero essere portatrici di questo impianto. 59 sono i casi associati a questa rara forma di tumore, il Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule,riscontrato in donne con protesi a guscio testurizzato.

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Secondo i dati ottenuti grazie alle ricerche realizzate dal GIM (Gruppo italiano mammella), nel 2018 In Italia quasi nove donne su dieci sono state colpite da tumore della mammella (l’87%), con una percentuale superiore a quella della media europea (82%); sebbene con un dato positivo: negli ultimi 15 anni le percentuali di guarigioni sono cresciute del 6%. Questi risultati eccezionali sono sicuramente riconducibili alle campagne di prevenzione e all’utilizzo di terapie innovative sempre più efficaci. Oggi abbiamo molte armi a disposizione, che vanno dalla chemioterapia all’ormonoterapia, alle terapie target fino all’immunoterapia a cui potremmo aggiungere altro ancora, grazie all’azione continuativa della ricerca.

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Una buona notizia ci arriva dall’ Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) pubblicata alcuni giorni fa su EBiomedicine del Gruppo Lancet e curata dall’equipe dell’Istituto di Oncologia di Milano. Questa ricerca identifica un insieme di geni utili a predire il rischio individuale di metastasi nel tumore al seno, portando sulla strada della terapia personalizzata, che adegua le terapie mediche in base al rischio della paziente. Tale conquista rappresenta uno step importante e indispensabile, introducendo la metodica nella pratica clinica dell’imminente futuro.

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Data:

8 Aprile 2019