L’Inps ha reso noto che è la provincia di Napoli a detenere il primato nazionale per le richieste accolte al Reddito di Cittadinanza, consistenti in 52.717 domande a fronte di poco meno di settantamila richieste inoltrate. A seguire ci sono Roma, Palermo e le città di Lombardia, Piemonte, Puglia e Calabria.
In questi giorni sono state rilasciate dagli uffici postali le prime RDC card.
Le attese hanno deluso le aspettative di molti, che si sono visti attribuire cifre inaspettate (40 euro per il 7% delle domande elaborate sinora). Le lamentele ovviamente sono state corali. La causa di questo disappunto è chiara se consideriamo che la cifra viene calcolata come integrazione del reddito familiare (a meno che il reddito sia zero); nella card, al valore base si aggiunge un sostegno per pagare le spese di affitto o il mutuo e le maggiorazioni in base al numero dei componenti familiari, così sino a raggiunge la cifra di 780 euro. Inoltre, se si è percettori della Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego), la cifra non viene cancellata bensì sottratta all’ammontare del RDC card. In buona sostanza, il Reddito di cittadinanza si adegua alla situazione economica reale di ogni nucleo singolo o familiare che ne abbia fatto richiesta.
Nella fascia tra i 300 e i 750 euro si trovano i beneficiari per un buon 50% delle richieste pervenute sulla piattaforma telematica dell’Inps, mentre il 21% percepisce sulla card ben oltre 750 euro.
Intanto è online da qualche giorno l’avviso per la selezione dei navigator (tremila posti disponibili), che avranno il compito di aiutare i percettori della card a trovare un impiego. L’avviso è stato pubblicato sul sito Anpal con le istruzioni per l’accesso; il termine per la presentazione della candidatura scade l’8 maggio e a giugno sono previste le assunzioni di questi tutor, previa selezione e concorso. Occorre la laurea magistrale (e similari) e il voto conseguito farà la differenza. Il navigator avrà il compito di seguire ed assistere il disoccupato, per formarlo e reinserirlo nel mondo del lavoro. Quest’ultimo, infatti, coordina e gestisce la domanda e l’offerta collaborando con i centri per l’impiego, consultando il database per accelerare il reinserimento del disoccupato, orientandolo. Le persone da seguire in questo percorso saranno circa 6 milioni.
Questo è il secondo step del percorso RDC. Il passo successivo, una volta saliti tutti sull’Arca di Noè, è prevedibile; pur confidando nella fiducia del nostro divenire, siamo pienamente consapevoli di essere ben lontani dall’approdare nell’isola che non c’è.