Domenica scorsa il candidato presidenziale francese di estrema destra Eric Zemmour ha paventato una “riconquista” contro decenni di declino mentre ai margini del suo comizio scoppiavano tafferugli tra i manifestanti antirazzisti e i suoi sostenitori. Si trattava della prima manifestazione pubblica della sua campagna per le presidenziali.
Richiamando slogan e affermazioni della prima campagna di Donald Trump alla presidenza USA, Zemmour ha promesso di porre un importante freno all’immigrazione e una serie di manovre per l’alleggerimento fiscale tra gli applausi dei sostenitori, che secondo gli organizzatori della convention erano circa 15.000 persone.
I supporters di Zemmour hanno scagliato pugni e sedie contro diversi manifestanti che indossavano magliette antirazziste.
Mentre il candidato si muoveva tra la folla per raggiungere il palco da cui ha tenuto il suo discorso, un uomo si è lanciato su di lui e lo ha afferrato per il collo prima di essere fermato dalla sicurezza e successivamente messo in custodia dalla polizia. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, Zemmour avrebbe portato avanti la sua orazione nonostante fosse rimasto contuso nell’incidente con una prognosi di nove giorni.
Prima dell’inizio della manifestazione, la polizia ha, inoltre, arrestato diverse decine di manifestanti anti-Zemmour e ne ha allontanati altri vicino alla gigantesca sala convegni a nord di Parigi in cui si è tenuto l’evento. Anche centinaia di manifestanti hanno sfilato per le vie di Parigi.
Zemmour, che è stato già condannato in passato per incitamento all’odio razziale, è il principale sfidante della candidata di estrema destra Marine Le Pen per un posto nel secondo turno di ballottaggio delle elezioni del prossimo aprile, molto probabilmente contro il presidente in carica Emmanuel Macron.
Conosciuto per le dichiarazioni provocatorie contro l’Islam e contro l’immigrazione, ha ottenuto il sostegno sia della base elettorale della Le Pen, sia quello della destra di tradizione conservatrice. Per farlo ha affermato che, se eletto, alcune delle sue priorità consisterebbero nell’azzerare l’immigrazione e tagliare le tasse per la classe operaia e le aziende, oltre che nell’abolire l’imposta di successione anche per le imprese familiari. Ha aggiunto, inoltre, che avrebbe ritirato la Francia dal comando militare integrato della NATO.
Zemmour sta corteggiato i sostenitori disillusi dei partiti conservatori tradizionali, cercando di accogliere tra le sue fila anche i sostenitori di Eric Ciotti che negli scorsi giorni è stato sconfitto dalla leader più moderata della grande regione parigina, Valerie Pecresse.