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TAIWAN MAI COSI’ ACCERCHIATA – Una tensione senza precedenti

Decine di unità navali cinesi stanno accerchiando Taiwan, una flotta di una portata che non si vedeva da anni. Le autorità dell’isola, che è di fatto indipendente ma considerata da Pechino come una “provincia ribelle” da “riunificare”, hanno denunciato questa presenza massiccia. “Circa 90” unità della Marina e della Guardia Costiera cinesi restano nelle acque della cosiddetta prima catena di isole, ha riferito un ufficiale di Taiwan all’agenzia AFP. Questa situazione di allerta è vista come una risposta ai recenti movimenti diplomatici del presidente di Taiwan, William Lai (Lai Ching-te), che ha fatto tappe alle Hawaii e a Guam, suscitando le ire di Pechino.

Crescita della Minaccia Aerea
Il ministero della Difesa di Taipei ha anche rilevato, nelle ultime 24 ore, la presenza di 47 velivoli militari cinesi nei pressi dell’isola. Questo numero è il più alto mai registrato dal 15 ottobre, quando ne erano stati segnalati 153, come risposta della Cina a un discorso di Lai, considerato dalla Repubblica Popolare un “pericoloso separatista”.

Reazione della Cina
Contestualmente all’avvio di manovre da parte di Taiwan, il ministero degli Esteri di Pechino ha ribadito che la Cina “difenderà con fermezza” la sua sovranità. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che, secondo il ministero della Difesa di Taiwan, il numero di unità navali cinesi nelle acque intorno all’isola è superiore a quello della ‘rappresaglia’ di Pechino per la visita a Taipei, nel 2022, di Nancy Pelosi, allora speaker della Camera Usa.

Una Crescente Escalation
Per Sun Li-fang, portavoce del ministero della Difesa di Taiwan, “si può affermare che l’entità di queste forze marittime è tale da superare le quattro esercitazioni fatte dal 2022”. Le denunce di Taipei indicano che questa volta “sono incluse” non solo le forze del “Comando del Teatro orientale, ma anche dei Comandi dei Teatri settentrionale e meridionale”.

Silenzio Ufficiale dalla Cina
Per ora non ci sono stati annunci ufficiali da parte dell’Esercito popolare di liberazione o dei media ufficiali cinesi riguardo a un ulteriore aumento dell’attività militare nel Mar cinese orientale, nello Stretto di Taiwan o nel Mar cinese meridionale.

Contesto Geopolitico
La situazione è aggravata dal contesto geopolitico della regione. Taiwan, una democrazia vibrante con una economia dinamica, è vista come una spina nel fianco per Pechino, che considera l’isola parte del suo territorio nazionale. Le tensioni sono aumentate negli ultimi anni, con Pechino che intensifica la pressione militare e diplomatica su Taipei, cercando di isolare l’isola sulla scena internazionale.

Reazioni Internazionali
Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno ripetutamente espresso sostegno a Taiwan, con Washington che ha promesso di aiutare l’isola a difendersi in caso di attacco. Tuttavia, la situazione rimane precaria, con il rischio di uno scontro militare che potrebbe avere ripercussioni globali. Le recenti visite diplomatiche di William Lai e le successive risposte cinesi hanno evidenziato la fragile situazione e l’importanza di trovare una soluzione diplomatica per evitare un conflitto.

Conclusioni
La presenza massiccia di navi militari cinesi intorno a Taiwan rappresenta un grave aumento della tensione nella regione. Mentre le autorità taiwanesi denunciano questa situazione senza precedenti, il mondo guarda con preoccupazione alle possibili conseguenze di una escalation militare. Il dialogo e la diplomazia rimangono cruciali per prevenire un conflitto che potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per la regione, ma per l’intera comunità internazionale.

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Data:

11 Dicembre 2024