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TANGO ARGENTINO A WEMBLEY

A Wembley il Tottenham suona i corni da caccia, ma sono le fisarmoniche argentine a intonare una melodia che risuonerà a lungo nelle orecchie dei tifosi inglesi. Il match, lo sapevamo, si annunciava difficile, ma un pizzico di fortuna e qualche giocata da campione hanno fermato gli Spurs tra le mura amiche di Londra. Per la Juventus c’è un clamoroso rigore non concesso dal polacco Marciniak a cui fa seguito il gol di un indemoniato Son, forse il migliore in campo. Il possesso di palla è per i padroni di casa e anche i tiri in porta sono a favore degli “Speroni”; ma dopo dieci minuti del secondo tempo sono gli uomini di Allegri a controllare il gioco, a difendersi in maniera ordinata e a spingere, grazie anche all’inserimento di Asamoah e Lichsteiner, verso la porta avversaria, trovando i due tiri in porta (N.d.R. E sono anche gli unici di tutta la partita), prima con Higuayn (64’) e poi con Dybala (67’), che hanno permesso di superare il turno.

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Primo Tempo – Squadre in campo con lo stesso modulo d gioco. Trascorrono pochi minuti e Son per il Tottenham va vicino al gol dopo aver bruciato la difesa di Barzagli; il suo tiro finisce di poco alla sinistra di Buffon. La Juve riparte cercando di controllare il gioco a centrocampo, ma Higuain e Dybala faticano a trovare spazi per inserirsi in area avversaria. Dall’altra parte la coppia Kane e Son continuano a far rizzare i capelli a Barzagli e Buffon. Nella fase di non possesso la Juve si difende con molta difficoltà. Al 17’ sono i bianconeri ad avere l’occasione di portarsi in vantaggio: Vertonghen in tackle manda giù in area Douglas Costa, dopo avergli toccato con la coscia il piede di appoggio, ma per l’arbitro non è calcio di rigore. Ancora Son al 20’ di testa, ma Buffon respinge con i pugni. Gli uomini di Allegri si stanno facendo schiacciare nella propria metà campo; Dybala vaga in cerca di palloni. Al 38’ ci riprova il Coreano tirando di poco fuori, a cui fa seguire, dopo circa un minuto, un improbabile tiro, scaturito da un passaggio di Trippier in area juventina, che finisce in rete. Si va negli spogliatoi con gli Spurs in vantaggio. Dell’undici torinese si salvano solo Costa e Chiellini.

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Secondo Tempo – La seconda frazione di gara inizia con la forte pressione inglese con la Juve che e reagisce con Douglas Costa dopo sei minuti. Al 52 Chiellini entra duro su Alli, lanciato verso la porta, per lui un giusto cartellino giallo. Al 57’ Son in area fa partire un tiro a giro, alto sulla traversa. Al 60’ Asamoah entra per un evanescente Matuidi e Lichsteiner per Barzagli. Azione pericolosa per i bianconeri al 62’, un errore di Sanchez manda al tiro Dybala che calcia troppo forte con l’esterno del piede sinistro. Il Tottenham ha ridotto il ritmo e ne approfitta la Juventus: al 64’ il Pepita va in rete dopo una bella azione di Lichsteiner. Passano pochi minuti e Higuayn si ripete, ma questa volta mandando in gol, con una splendida giocata, Dybala. Adesso sono gli Spurs a rincorrere i portatori di palla juventini. Al 77’ Son torna a far correre qualche brivido: Chiellini sul cross del coreano rischia l’autogol. Di uovo pericolo per Buffon, Eriksson gira un tiro ravvicinato che finisce di poco alla sinistra del portiere bianconero. Le Zebre si sono fermate di nuovo. È un assalto del Tottenham, Son tira da ogni angolo del campo e sfiora continuamente i pali del portiere italiano. Al 88’ Sturaro preleva un Higuayn stremato e non ancora al meglio. Allegri urla ai suoi di non farsi schiacciare, ma è molto difficile con i padroni di casa in svantaggio e a un passo dall’eliminazione. Salvatagio di Chiellini, con Buffon battuto, a un minuto dai novanta regolamentari; ma c’era Kane in fuorigioco non fischiato da Marciniak. Dopo tre minuti di recupero, l’arbitro polacco manda tutti sotto la doccia.

(Foto dal sito WEB della UEFA Champions League: si ringrazia)

Data:

7 Marzo 2018