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TENSIONI E DIPLOMAZIA – Verso un Accordo sulla Guerra in Ucraina?

L’ombra della guerra in Ucraina continua a dominare le relazioni internazionali, mentre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump , insiste sulla possibilità di un accordo imminente . Tra dichiarazioni controverse, incontri diplomatici e nuove proposte di pace, il futuro del conflitto sembra in bilico tra negoziati e nuove tensioni sul campo.

Trump: “Ci stiamo avvicinando a un accordo”

Intervistato da Time in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca , Trump ha ribadito la sua visione sulla situazione in Ucraina. La posizione del presidente americano è chiara: la Crimea rimarrà alla Russia , e Volodymyr Zelensky dovrà accettare questo compromesso. “La Crimea è andata ai russi. È stata consegnata loro da Barack Obama, non da me. Se io fossi stato presidente, non sarebbe mai stata presa,” ha dichiarato, attribuendo la responsabilità dell’annessione al suo predecessore.

Trump ha poi aggiunto che la guerra in Ucraina non sarebbe mai dovuta accadere , definendola “la guerra di Obama” . Secondo il presidente USA, l’unico leader in grado di negoziare una pace con la Russia è lui stesso: “Abbiamo avuto ottimi colloqui e ci stiamo avvicinando a un accordo. Non credo che nessun altro avrebbe potuto fare questo accordo.” Trump ha anche sottolineato la necessità di dialogare direttamente con Zelensky per trovare una soluzione definitiva al conflitto.

Zelensky: “Crimea appartiene all’Ucraina”

Nonostante l’ottimismo di Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la sua posizione in modo fermo. “La Crimea appartiene all’Ucraina e la nostra posizione non cambia. Solo il popolo ucraino ha il diritto di decidere quali territori siano ucraini,” ha dichiarato durante un incontro con i giornalisti a Kiev.

Zelensky ha sottolineato che la Costituzione dell’Ucraina riconosce la Crimea e i territori occupati come parte integrante del Paese, respingendo l’ipotesi di una cessione di territori per favorire un accordo di pace. Questa posizione crea un nuovo ostacolo ai negoziati, ponendo un freno alle ambizioni diplomatiche di Trump.

L’Incontro tra Putin e Witkoff: Negoziati in Movimento

Mentre gli Stati Uniti e l’Ucraina discutono sul futuro del conflitto, Mosca continua a giocare la sua partita diplomatica. Il consigliere del presidente russo, Yuri Ushakov , ha rivelato che l’incontro tra Vladimir Putin e Steve Witkoff , inviato speciale di Trump, è stato “costruttivo e molto utile” .

Il colloquio, durato tre ore , ha toccato vari temi, tra cui la possibilità di una ripresa dei negoziati diretti tra Russia e Ucraina . Secondo Ushakov, i contatti tra Mosca e Washington stanno procedendo nella “direzione giusta” , con segnali di un possibile progresso verso la fine del conflitto.

Witkoff, che ha già incontrato esponenti del Cremlino in diverse occasioni, è a Mosca per la sua quarta missione diplomatica dall’inizio dell’anno. Il suo ruolo si è rafforzato nelle ultime settimane, contribuendo a definire una strategia di dialogo tra le parti coinvolte nella guerra.

Lavrov: “Mosca pronta a chiudere un accordo”

A confermare la volontà russa di raggiungere un compromesso è stato il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov , che ha dichiarato che il Cremlino è “pronto a chiudere un accordo con gli Stati Uniti sull’Ucraina” . Tuttavia, ha precisato che alcuni elementi devono ancora essere definiti , lasciando intendere che i negoziati sono ancora in una fase di sviluppo.

Lavrov ha anche espresso apprezzamento per l’approccio di Trump, affermando che il presidente americano è “probabilmente l’unico leader mondiale in grado di affrontare le cause alla base della crisi ucraina” . Secondo il ministro russo, il problema principale è stata la spinta dell’amministrazione Biden per avvicinare l’Ucraina alla NATO , una mossa che Mosca ha sempre considerato una minaccia diretta alla sua sicurezza.

Klitschko: “Potremmo essere costretti a cedere territori per la pace”

In Ucraina, la possibilità di una cessione territoriale sta iniziando a emergere come uno scenario realistico, seppur controverso. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko , ha dichiarato in un’intervista alla BBC che l’Ucraina potrebbe essere costretta a “soluzioni dolorose” per assicurarsi la pace con la Russia.

“Uno degli scenari è quello di cedere territorio. Non è corretto. Ma per la pace, per una pace provvisoria, forse può essere una soluzione,” ha affermato Klitschko, suggerendo che Zelensky potrebbe dover accettare compromessi difficili per garantire la fine della guerra.

Questa posizione, tuttavia, è stata subito contestata da Serhiy Leshchenko , consigliere di Zelensky, che ha definito l’apertura del sindaco di Kiev “controproducente” . Secondo Leshchenko, il primo passo verso la pace deve essere una tregua ampia , seguita da negoziati più approfonditi.

Pace o Nuove Tensioni?

Mentre i negoziati avanzano, il futuro del conflitto in Ucraina rimane incerto. Trump continua a spingere per un accordo, sostenendo che sia vicino, ma le resistenze di Zelensky e le richieste di Mosca lasciano spazio a molte variabili.

La possibilità di una cessione territoriale come soluzione di pace divide l’opinione pubblica e la classe dirigente ucraina, mentre Putin sembra disposto a trattare, seppur con condizioni precise.

La guerra in Ucraina è giunta a un punto di svolta: il dialogo diplomatico sarà sufficiente per raggiungere la pace o nuove tensioni porteranno a una fase ancora più critica? I prossimi sviluppi saranno decisivi per capire il destino della regione e le sorti dei negoziati internazionali.

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Data:

26 Aprile 2025

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