Ho bisogno di una boccata d’aria, apro la finestra e mi affaccio. Mi perdo subito nel dondolio delle foglie sulla cima degli alberi. Il verde con le sue mille sfumature mi entra dentro per darmi quella pace che, come sempre, mi prende fino all’angolo più recondito della mia mente
Respiro a pieni polmoni al cospetto di tanta meraviglia e, con il pensiero vado proprio sulla cima per fare quell’altalena immaginaria che accarezzo con il cuore. Verdi sono le colline della mia infanzia, compatti gli ulivi che stanno fermi come in un quadro e ricompattano la mia unità: Emozioni, ricordi, gioia di esserci, sempre e comunque.
Spazia il mio sguardo e si posa su una panchina tutta sola -ci somigliamo- penso. La guardo a lungo, così calma e accogliente e immagino le mille persone che potrebbero approfittare di una sosta verde. Intanto le pratoline fanno bella mostra di sé, come un bel tappeto bianco che invita alla leggerezza.
Respiro colori, odori, la mia anima prende una pausa e… la vita continua.
Ti accarezzo dolcemente
Con mani antiche.
Sdraiata come te
Su una nuvola
Attendo la mia alba
La indovino
Mentre si schiude leggera.
Si apre il cielo
A nuova vita
Aspetto che il primo raggio
Di sole
Mi meravigli ancora.
Azzurre sono le praterie
Dell’infinito:
Lì mi prenderai per mano
Per scoprire ancora
I sentieri dell’amore