Dalla Cina giungono accuse di bullismo nei confronti degli Stati Uniti circa la questione delle limitazioni imposte a partire da oggi, ai download delle app cinesi TikTok e WeChat, molto popolari negli Stati Uniti. “La Cina esorta gli Stati Uniti ad abbandonare il bullismo e a cessare le sue azioni illecite. Se gli Stati Uniti insisteranno su questa strada, la Cina adotterà le misure necessarie a salvaguardare risolutamente i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi“, è così che risponde il Ministero del Commercio Cinese alle strategie scorrette e manipolatorie adottate dall’amministrazione Trump, che sin dalla sua instaurazione ha reso i rapporti commerciali con il colosso cinese, estremamente complicati. Secondo l’app TikTok infatti, Trump avrebbe prevaricato la sua autorità per motivi meramente propagandistici, specialmente in tempi di elezioni.
Ed è questo che avrebbe spinto la società a citare in tribunale l’amministrazione statunitense, la quale avrebbe ignorato le prove di cui la società si era apprestata a fare evidenza dinnanzi al giudice, dell’impegno di TikTok per la privacy e la sicurezza dei propri utenti. Dal canto suo, il segretario al commercio americano, Wilbur Ross, ha affermato: “Su indicazione del presidente, abbiamo deciso per un’azione significativa per combattere la maligna raccolta di dati personali degli americani da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia. Il Partito Comunista Cinese ha dimostrato di usare queste app per minacciare la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia americana“. Intanto dal fronte cinese fanno sapere che si è intenzionati ad adottare non meglio specificate contromisure per far fronte a quella che viene esplicitamente definita come scorrettezza commerciale.