Torino in piazza contro l’antisemitismo
Affollato presidio davanti alla chiesa della Gran Madre a Torino, promosso dall’Anpi in solidarietà di Maria Bigliani, di origine ebraica, figlia di una staffetta partigiana che ieri mattina, Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah, uscendo di casa ha scoperto sul pianerottolo la scritta ‘Crepa sporca ebrea’.
All’iniziativa hanno partecipato, a fianco di tanta gente comune, i vertici dell’Anpi provinciale, Maria Grazia Sestero, della Comunità ebraica, Dario Disegni, rappresentanti sindacali ed esponenti di partito. Sulla cancellata della chiesa appesi due striscioni con le scritte ‘Il fascismo è un crimine. Torino è antifascista’ e ‘Mai più fascismi Torino’.
“Si tratta di episodi isolati ma gravissimi, le scritte comparse a Mondovì la scorsa settimana e ieri a Torino sono inquietanti perché sono un po’ i figli di un clima d’odio e di intolleranza che nell’ultimo periodo si è verificato nel Paese – dice il presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni – I politici devono sicuramente abbassare i toni, la politica e le istituzioni devono dare in primis l’esempio di un impegno forte contro ogni forma di odio e intolleranza e la società civile, insieme con le istituzioni, deve intensificare un’azione educativa e culturale soprattutto verso le giovani generazioni”.
Proseguono intanto da parte della Digos di Torino le indagini per risalire al responsabile della scritta ingiuriosa. La squadra indagini tecnologiche della Digos ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle vie limitrofe. Al momento non si esclude alcuna ipotesi investigativa dal momento che non risultano diverbi condominiali o precedenti minacce a carico della vittima.
Vicenza, minacce e svastiche nella bacheca della sede Pd
Un cartello con gravi minacce nei confronti di ebrei, rom, sinti, gay, persone di colore e comunisti con la svastica e la firma ‘Ss Vi’ è apparso sulla bacheca della sede del Pd di Torrebelvicino (Vi). Sulla vicenda i consiglieri regionali Ruzzante, Guarda e Bertelle esprimono “solidarietà e vicinanza ad Anpi, Arci e Partito democratico di Torrebelvicino, sulla cui bacheca è stato affisso un cartello contenente gravissime minacce nei confronti di ebrei, rom, sinti, gay, persone di colore e comunisti. Il tutto espresso con un linguaggio che si richiama esplicitamente al nazismo, con tanto di svastica disegnata e “SS VI” come firma. Confidiamo che possano essere individuati i responsabili di questo attacco squallido e vigliacco alle sedi di Anpi, Arci e Partito Democratico che, ne siamo certi, non si faranno certo intimidire e terranno vivo il proprio impegno civile, sociale e politico”.
“Il fatto – aggiungono – assume una particolare gravità considerata la coincidenza con la data del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Proprio oggi che in consiglio regionale del Veneto è stata approvata all’unanimità una legge per la Memoria della Shoah e una risoluzione a sostegno della senatrice Segre, questa notizia ci fa ben comprendere come sia necessario un maggiore impegno da parte di tutte le forze democratiche per la difesa del nostro Paese dall’insorgenza di tutti i neo-fascismi”.
Muore di malaria al ritorno da Nigeria, aperta inchiesta
Va in vacanza in Nigeria e quando torna scopre di avere la malaria. Dopo giorni di febbre alta è morta la notte scorsa nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Agrigento la giornalista Loredana Guida di 44 anni. I parenti hanno annunciato che presenteranno una denuncia mentre la Procura, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, per ora contro ignoti. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia sulla donna.
“Ho disposto l’acquisizione delle cartelle della paziente deceduta ad Agrigento” ha detto all’Adnkronos l’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza. “Dai primi approfondimenti, dei quali verrà resa informativa all’Autorità Giudiziaria, emergono con chiarezza le procedure seguite. Non voglio aggiungere altro, in attesa della trasmissione della relazione richiesta all’Asp, ma inviterei tutti ad attendere l’esito dell’attività istruttoria, prima di dare sfogo alla propria ansia di visibilità attraverso polemiche che, tra l’altro, sono irrispettose del dolore dei familiari, al cui cordoglio mi unisco’’.
La donna, che era anche insegnante, era tornata da Lagos lo scorso 9 gennaio. Dopo poco tempo la febbre e il vomito. Secondo i parenti, tra cui un fratello carabiniere, i sanitari non avrebbero riconosciuto immediatamente la malattia. Loredana Guida si era recata al Pronto soccorso ma era stata dimessa in codice verde, nonostante, come raccontano i parenti, avesse detto di essere tornata da poco dalla Nigeria.
Sarebbe stata la stessa giornalista a firmare le sue dimissioni. Ma dopo pochi giorni la sua condizione di salute si è aggravata così è tornata in ospedale priva di coscienza. La notte scorsa è sopraggiunta la sua morte. Sembra che prima di andare in Nigeria si sia sottoposta alla profilassi antimalarica.
Auto travolge pedone a Roma, morto un 64enne
Un uomo di 64 anni, italiano, è morto investito da un’auto in viale Palmiro Togliatti, all’altezza del Mattatoio. E’ successo alle 3,20. Sul posto gli agenti del gruppo Tuscolano della Polizia Locale impegnati a ricostruire la dinamica dell’incidente. Il 49enne alla guida della Renault Scenic, anche lui italiano, è stato portato al policlinico Tor Vergata per gli accertamenti di rito.