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TORINO JAZZ FESTIVAL 2025 – “Libera la Musica”

Il Torino Jazz Festival 2025 celebra il 25 aprile, nell’anno in cui si festeggiano gli 80 anni dalla Liberazione, con alcuni appuntamenti da non perdere, a partire da “Il ballo della Liberazione” proprio il 25 aprile. Il festival, giunto quest’anno alla sua XIII edizione, è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura TorinoMain Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Torino e della Fondazione CRT, la sponsorizzazione di RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e il contributo Confartigianato Imprese Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e GTT – Gruppo Torinese Trasporti. Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.        

JAZZ DELLA LIBERAZIONE Quando le truppe americane e i partigiani italiani liberarono l’Italia, il paese fu attraversato da un’ondata di musica da ballo d’oltreoceano portata dai soldati attraverso dischi, orchestre, radio. Lo swing statunitense, gioioso, festoso e liberatorio, si diffuse come la colonna sonora di un paese che si risvegliava in macerie, ma al ritmo di una musica che invitava a un futuro migliore. Il jazz divenne la musica della liberazione, e il ballo del lindy hop l’espressione fisica di quella gioia. Oggi, ottant’anni dopo, celebriamo la Liberazione con due delle migliori big band torinesi — la Gianpaolo Petrini Big Band e la JcT Big Band di Valerio Signetto — che si alternano e sfidano come nella Harlem anni Trenta. Guida la serata Mirko Volonnino.    

Venerdì 25 aprile, in occasione del Jazz della Liberazione, alle ore 11, un’altra produzione originale del festival al Teatro Vittoria, con la musicista sarda Zoe Pia al timone di un collettivo di giovani percussionisti provenienti dal mondo della classica: Eic Eden inverted Collective di Zoe Pia “Atlantidei”. Tra i vincitori del bando SIAE “Per chi crea 2024” nella sezione “Nuove opere” per il settore Musica, il progetto sarà presentato in anteprima al Torino Jazz Festival 2025.

Le celebrazioni dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione proseguono al MAUTO, alle ore 18 e alle 21, con l’attesa produzione originale TJF,in collaborazione con Balla Torino Social DanceDue orchestre in pista per una sfida tra big band come nella Harlem degli anni ‘30Gianpaolo Petrini Big Band vs JcT Big Band di Valerio Signetto, guida la serata Mirko Volonnino. Quando le truppe americane e i partigiani italiani liberarono l’Italia, il paese fu attraversato da un’ondata di musica da ballo d’oltreoceano portata dai soldati attraverso dischi, orchestre, radio. Lo swing statunitense, gioioso, festoso e liberatorio, si diffuse come la colonna sonora di un paese che si risvegliava in macerie, ma al ritmo di una musica che invitava a un futuro migliore. Il jazz divenne la musica della liberazione, e il ballo del lindy hop l’espressione fisica di quella gioia. Ottant’anni dopo celebriamo la Liberazione con due delle miglioribig band torinesi.
In esclusiva per TJF, sempre il 25 aprile, alle ore 17,00 al Conservatorio Giuseppe VerdiVijay Iyer con“Piano Solo”. Il compositore e pianista newyorkese è una delle maggiori novità artistiche prodotte dal jazz degli anni 2000. Dopo premi e onorificenze, si sta imponendo in tutto il mondo per la sua forza innovativa.
Mentre alle 22,00, all’Hiroshima Mon AmourJan Bang con una produzione originale TJF guidata da uno dei producer e creatore di suoni più amati nel mondo dell’elettronica: Jang Bang Sextet “Alighting”. Jan Bang, uno dei producer più amati al mondo e un fantastico creatore di suoni, spiega l’origine di questo concerto: «Quando il direttore artistico del festival Stefano Zenni mi ha offerto l’opportunità di comporre la musica per questo progetto speciale, il mio primo pensiero è stato quello di assemblare dei musicisti che potessero non solo interpretare il materiale dato, ma espanderlo per creare nuove opportunità». Da questo presupposto deriva la variegata composizione del gruppo: da Amsterdam proviene la cantante e violoncellista di origine turca Sanem Kalfa, dalla Catalogna il chitarrista Santi Careta, mentre sono norvegesi Mats Eilertsen e una vecchia conoscenza del TJF, Eivind Aarset; completa il gruppo il percussionista di origini torinesi Michele Rabbia. Le liriche di “Alighting” sono state scritte da Tim Elsenburg (del gruppo britannico Sweet Billy Pilgrim), su una suggestione iniziale, quella dell’arrivare in un luogo, del “posarsi”, in maniera non dissimile da come farebbe un uccello che vola sui rami di un vecchio albero.

L’evento, in collaborazione con Jazz is Dead! è inserito nelle azioni del percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033

PROGRAMMA VENERDì 25 APRILE JAZZ DELLA LIBERAZIONE     MAIN, H 11 – TEATRO VITTORIA (PRODUZIONE ORIGINALE TJF)
EIC EDEN INVERTED COLLECTIVE DI ZOE PIA   Zoe Pia, clarinetto, launeddas, live electronics
Mattia Pia, Nicola Ciccarelli, Paolo Nocentini,
Carlo Alberto Chittolina, percussioni

La musicista sarda Zoe Pia si presenta al timone di un collettivo di giovani percussionisti (tutti under 35) provenienti dal mondo della classica. Il gruppo nasce dall’esigenza di indagare il rapporto tra uomo e natura immaginando un prossimo futuro con nuovi mondi; di far dialogare impulsi antichi e tendenze d’avanguardia, di ricercare un equilibrio inatteso in grado di stimolare l’immaginazione. Il progetto Atlantidei ha origine durante un viaggio ai confini della Sardegna e dalla circumnavigazione dei faraglioni nella zona sud-occidentale dell’isola. Diversi studiosi oggi ritengono che la Sardegna — fra le terre emerse più antiche d’Europa — sia la mitica Atlantide: ulteriore ispirazione per proporre paesaggi sonori immaginifici.       

SPECIAL, H 12 – MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO  SWING DELLA LIBERAZIONE
In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e Museo Nazionale del Risorgimento Italiano  

CFM Singing Student – Allieve dei corsi di Canto Jazz di  Eleonora D’Ettole, Silvia Pellegrino e Sonia Schiavone Silvia Cucchi, Guido Canavese, pianoforte 

CFM Ellington Band – Allievi di tutte le età presentano il percorso base di un’orchestra jazz, guidati dal loro maestro Claudio Chiara direzione e alto sax   

Un doppio tributo in jazz agli 80 anni della Liberazione.  In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e Museo Nazionale del Risorgimento Italiano     

TALKS, H 15 – GALLERIE D’ITALIA – TORINO
LA FAVOLOSA STORIA DI PANNONICA LA MECENATE DEL JAZZ

In collaborazione con EXPOSED Torino Foto Festival e con Salone OFF – Salone Internazionale del libro Torino   La storia di un amore, quello della baronessa Pannonica de Koenigswarter (nata Rothschild) per il jazz. Lei fu agente, musa, amante. Più di 300 musicisti frequentarono la sua casa. Il jazz le dedicò ispiratissime pagine, lei centinaia di selvagge polaroid. Una passione documentata dal libro I musicisti di jazz e i loro tre desideri (EDT 2024) che raccontiamo con musiche, immagini e parole. Luca Bragalini, musicologo, è docente di Storia del jazz al Conservatorio Verdi di Milano. Da alcuni anni si occupa del rapporto tra musica e fotografia. È un apprezzato divulgatore musicale.       

MAIN, H 17 – CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI (ESCLUSIVA TJF – GRANDI PIANISTI) VIJAY IYER  “PIANO SOLO”  

Vijay Iyer, pianoforte   

Il compositore e pianista newyorkese rappresenta una delle maggiori novità artistiche prodotte dal jazz degli anni Duemila. Dopo aver raccolto premi e onorificenze negli Stati Uniti (quattro volte artista dell’anno per la rivista Down Beat), si sta imponendo in tutto il mondo per la sua forza innovativa e per la carica emotiva dei suoi lavori. Avendo iniziato a incidere alla metà degli anni Novanta, vanta oltre 25 album all’attivo, con formazioni diverse che rispecchiano il suo talento multiforme. Il suo linguaggio ha solide radici nelle tradizioni ritmiche dell’Asia Meridionale e dell’Africa Occidentale, come nella musica creativa americana degli anni Sessanta, nella tradizione di pianisti-compositori come Duke Ellington, Thelonious Monk, Alice Coltrane e Geri Allen nonché del pop contemporaneo (Michael Jackson). Come compositore passa dalle commissioni per ensemble di musica classica come il Brentano Quartet a quelle per big band (Arturo O’Farrill, su tutti) fino alla musica scritta per le varie formazioni che dirige, segnatamente il trio. Il concerto per piano in solitudine ci permette di ascoltare le creazioni di Iyer nella loro dimensione più intima.

POSTO UNICO NUMERATO € 12 | PASS GRANDI PIANISTI     MAIN, H 18 e H 21 – MAUTO (PRODUZIONE ORIGINALE TJF)
GP BIG BAND VS. JCT BIG BAND


“IL BALLO DELLA LIBERAZIONE”  

In collaborazione con Balla Torino  

GP BIG BAND:  Stefano Cocon, Valter Valerio, Dario Avagnina, Pietro Giunta, trombe;  Luca Begonia, Mauro Brignolo, Gianfranco Marchesi, tromboni;  Claudio Bonadè, Marco Tardito, Gianluigi Corvaglia, Luca Biggio, Alessandro Data, sassofoni;  Palmino Pia, pianoforte;  Paul Zogno, contrabbasso;  Gianpaolo Petrini, batteria, direzione  

JCT BIG BAND:  Sergio Bongiovanni, Cesare Mecca, Danilo Perrero, Gianfranco Debernardi, trombe; Mauro Parodi, Stefano Calcagno, Enrico Delaurenti, Marco Tempesta, tromboni;  Leonardo Ippolito, Mattia Basilico, Tancredi Sferrazza, Gabriele Peradotto, sassofoni;  Alessio Pagliero, pianoforte; Lucio Simoni, chitarra; Enrico Ciampini, contrabbasso;  Stefano Tomasin, batteria;  Emanuela Florio, voce; Valerio Signetto, sassofono, direzione      INGRESSO GRATUITO con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti da martedì 22 aprile h. 10:30 fino a giovedì 24 aprile h. 12:00 su www.torinojazzfestival.it    

CINEMA, H 20:30 – CINEMA MASSIMO  ENRICO RAVA. NOTE NECESSARIE In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Monica Affatato (Italia 2016, 97’, col.)    Un viaggio nella carriera del grande trombettista italiano e una fuga vertiginosa nella storia del jazz: dai grandi che hanno segnato la sua musica, come Miles Davis, Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, alla sperimentazione degli anni Sessanta e Settanta di cui Rava è stato protagonista indiscusso. Il film armonizza in un racconto sincopato e corale testimonianze di musicisti e amici che hanno conosciuto Rava negli anni, affiancandolo in mille progetti in giro per il mondo. Il film è introdotto da Monica Affatato.    In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema     

CL(H)UB, H 21 – EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA
ANOKHI + FEAT. FRANCESCO BIGONI “INVERSI”   Giorgio Pacorig, pianoforte  Francesco Bigoni, sax tenore, clarinetto  Gabriele Evangelista, contrabbasso  Cristiano Calcagnile, batteria, composizioni    La musica di ANOKHI attinge dal jazz, dall’improvvisazione radicale, dalla musica colta occidentale e da una ricerca intrinseca nel tratto calligrafico. L’elasticità nella gestione delle parti garantisce un ampio margine all’improvvisazione, conferendo al gruppo una peculiare dinamicità espressiva.   

MAIN, H 22 – HIROSHIMA MON AMOUR (PRODUZIONE ORIGINALE TJF)
JAN BANG SEXTET “ALIGHTING” In collaborazione con Jazz is Dead!   Jan Bang, voce, live sampling
Eivind Aarset, chitarra, elettronica
Mats Eilertsen, contrabbasso
Santi Careta, chitarra elettrica e acustica
Sanem Kalfa, voce, violoncello
Michele Rabbia, batteria

Jan Bang, uno dei producer più amati al mondo e un fantastico creatore di suoni, spiega l’origine di questo concerto: «Quando il direttore artistico del festival Stefano Zenni mi ha offerto l’opportunità di comporre la musica per questo progetto speciale, il mio primo pensiero è stato quello di assemblare dei musicisti che potessero non solo interpretare il materiale dato, ma espanderlo per creare nuove opportunità». Da questo presupposto deriva la variegata composizione del gruppo: da Amsterdam proviene la cantante e violoncellista di origine turca Sanem Kalfa, dalla Catalogna il chitarrista Santi Careta, mentre sono norvegesi Mats Eilertsen e una vecchia conoscenza del TJF, Eivind Aarset; completa il gruppo il percussionista di origini torinesi Michele Rabbia.  Le liriche di “Alighting” sono state scritte da Tim Elsenburg (del gruppo britannico Sweet Billy Pilgrim), su una suggestione iniziale, quella dell’arrivare in un luogo, del “posarsi”, in maniera non dissimile da come farebbe un uccello che vola sui rami di un vecchio albero.    In collaborazione con Jazz is Dead!  Concerto inserito nell’ambito delle azioni del percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. #versoTorino2033 

Tutte le info al link: https://www.torinojazzfestival.it/ Antonella Giordano

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Data:

25 Aprile 2025

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