Roma si prepara ad accogliere capi di Stato, di governo e vertici europei in occasione delle cerimonie celebrative del 60esimo Anniversario della firma dei Trattati di Roma che si terranno il prossimo 25 marzo. Gli accordi, firmati nel 1957 in Campidoglio, sancirono l’inizio della grande avventura europea. Una storia scandita da una serie di tappe importanti che ne hanno segnato l’allargamento, ma anche da una rottura come la Brexit:
– 25 marzo 1957: i Trattati di Roma istituiscono la Comunità Economica Europea. I sei paesi fondatori – Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Germania ovest – sono gli stessi che dal 1951 erano già riuniti nella Comunità europea del carbone e dell’acciaio. La seconda guerra mondiale è finita da appena 12 anni, ma l’Europa è già divisa dalla cortina di ferro della guerra fredda. L’ideale europeo si ispira al manifesto di Ventotene, scritto nel 1944 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ed è stato portato avanti da statisti come Alcide De Gasperi, Robert Schumann, Jean Monnet, Konrad Adenauer e Paul Henry Spaak.
– 1 gennaio 1973 : primo allargamento di quella che si chiama ancora la Cee. Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito, il numero degli Stati membri sale a nove.
–7-10 giugno 1979: per la prima volta i cittadini europei possono eleggere direttamente i deputati del Parlamento europeo.
– 1 gennaio 1981: La Grecia aderisce alla Cee. I paesi membri sono ormai dieci.
– 1 gennaio 1986. Portogallo e Spagna aderiscono alla Cee. I paesi membri diventano 12.
– 1987: nasce il progetto Erasmus. Il programma di mobilità studentesca fra le università europee diventerà uno dei simboli più popolari dell’Europa unita.
– 3 ottobre 1990: dopo il crollo del muro di Berlino il 9 novembre 1990, la Germania torna ad essere unita e l’ex Ddr entra quindi nella Cee. E’ l’inizio di una nuova fase storica che porterà all’estensione dell’Unione in quasi tutto il continente.
– 7 febbraio 1993: viene firmato il trattato di Maastricht nell’omonima città olandese, che sancisce la nascita dell’Unione Europea. Si passa dall’unione economica a quella politica, ponendo le basi per il nuovo assetto istituzionale comunitario che conosciamo oggi e che verrà ulteriormente definito nei trattati di Amsterdam (1997), Nizza (2000) e Lisbona (2007). Vengono definite le tappe e i parametri dell’Unione monetaria.
– 1 gennaio 1995: Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all’Unione europea. I paesi membri diventano 15.
– 26 marzo 1995: in Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Germania, Spagna e Portogallo entrano in vigore gli accordi di Schengen per la libera circolazione dei cittadini. In Italia entrano in vigore il 6 ottobre 1997. Oggi lo spazio Schengen comprende 26 stati (22 stati membri dell’Ue oltre a Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein).
– 1 gennaio 2002: L’euro diventa la valuta corrente di dodici paesi dell’Unione, oltre che di San Marino, Vaticano, Monaco e Andorra. Dal primo giugno 1998 è in attività la Banca centrale europea (BCE). Oggi i paesi della zona euro sono 19.
–1 gennaio 2003: L’Unione Europea succede all’ONU, in Bosnia ed Erzegovina, alla guida del contingente di pacificazione della regione.
– 1 maggio 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria aderiscono all’UE. I paesi membri diventano 25.
– 1 gennaio 2007: Bulgaria e Romania aderiscono all’UE. I paesi membri diventano 27.
– 12 ottobre 2012: L’Ue riceve il Nobel per la pace.
– 1 luglio 2013: La Croazia entra nell’Unione europea. I paesi membri arrivano a 28.
– 23 giugno 2016: i cittadini della Gran Bretagna approvano in un referendum l’uscita dall’Unione Europea. La richiesta di avvio dei negoziati per la Brexit, in base all’articolo 50 del trattato di Lisbona, sarà presentata il 29 marzo.
No fly zone e stazioni metro chiuse, sabato Roma ’blindata’
Strade chiuse al traffico veicolare e pedonale, limitazioni al servizio di trasporto pubblico, con alcune stazioni delle metro chiuse, divieto di sorvolo e musei e aree archeologiche chiuse. Sono solo alcune delle misure predisposte dalla Prefettura per garantire la sicurezza nella Capitale in occasione della cerimonia celebrativa del 60°anniversario della firma dei Trattati di Roma, in programma sabato in Campidoglio.
“Sabato 25 marzo si svolgerà in Campidoglio la cerimonia celebrativa del 60°anniversario della firma dei Trattati di Roma, punto di avvio del processo di integrazione europeo – si legge in una nota della Prefettura di Roma – Nel corso della giornata, inoltre, si svolgeranno nella Capitale alcune manifestazioni la cui concomitanza con l’evento in argomento rendono necessaria l’adozione di specifiche misure per assicurare l’ordinato svolgimento degli eventi”.
“Sabato 25 marzo 2017, dalle ore 00.30 sino a cessate esigenze, sarà interdetto il transito veicolare nell’area Campidoglio (’Blue zone’) – spiega la Prefettura – Fino alle ore 08.00 sarà consentito, esclusivamente per gli operatori della stampa, l’accesso dal varco n. 1, sito in via Luigi Petroselli altezza via di Ponte Rotto. Nella medesima giornata, dalle ore 07.30 e sino a cessate esigenze, il transito veicolare sarà interdetto anche nell’area Quirinale (’Green zone’). Fino alle ore 11.00 sarà consentito, esclusivamente per gli operatori della stampa, l’accesso dai varchi n. 32 (via della Consulta altezza via del Quirinale) e n. 36 (salita di Montecavallo altezza Piazza del Quirinale)”.
“Sabato 25 marzo 2017, dalle ore 00.30 sino a cessate esigenze, le fermate e i capilinea dei mezzi di trasporto pubblico presenti nelle due aree (’Blue zone’ e ’Green zone’) saranno sospese – prosegue la Prefettura – Inoltre, la fermata ’Colosseo’ della metro ’B’ e le fermate ’Spagna’ e ’Barberini’ della metro ’A’ saranno chiuse a partire dall’ultima corsa della serata del 24 marzo e per tutta la giornata del 25 marzo. Il capolinea della linea tramviaria ’8’ sarà spostato alla fermata sita in via Arenula/Cairoli”.
Quanto al transito pedonale, “sabato 25 marzo 2017, dalle ore 00.30 sino a cessate esigenze il transito pedonale nell’area Campidoglio (’Blue zone’) sarà consentito solo agli aventi titolo previa verifica dei presupposti ed effettuazione di controlli di sicurezza – prosegue la Prefettura – Nella medesima giornata, dalle ore 07.30 e sino a cessate esigenze, il transito pedonale nell’area Quirinale (’Green zone’) sarà consentito solo agli aventi titolo previa verifica dei presupposti ed effettuazione di controlli di sicurezza. I residenti e gli ospiti alloggiati in strutture site all’interno delle due zone potranno comunque uscire dalle aree suddette e farvi rientro. Entro le ore 19.00 di venerdì 24 marzo 2017 tutti i veicoli in sosta (inclusi motoveicoli e ciclomotori) lungo alcune vie dovranno essere rimossi”.
Dalle ore 19.00 di venerdì 24 marzo 2017 e per tutta la giornata del 25 marzo saranno chiusi i seguenti musei ed aree archeologiche: Foro romano; foro Palatino; Fori Imperiali; Foro Traiano; Mercati di Traiano; Teatro Marcello (limitatamente all’accesso di via del Teatro di Marcello); Anfiteatro Flavio (Colosseo); Domus Aurea; Domus Romane; Musei Capitolini; Complesso del Vittoriano; Scuderie del Quirinale.
“Dalle ore 06.00 del 24 marzo 2017 e fino alle ore 24.00 del 25 marzo sarà vietato il trasporto di merci pericolose (armi, esplosivi, combustibili), in tutta la zona delimitata dalla Ztl denominata “anello ferroviario” – prosegue la Prefettura – Dalle ore 00.00 sino alle ore 24.00 del 25 marzo 2017 sarà vietato l’accesso di qualunque veicolo adibito al trasporto di merci (compresi quelli di massa inferiore alle 3,5 tonnellate) in tutte le Z.T.L. del ’centro storico’”.
“Dalle ore 08.00 del 24 marzo sino a cessate esigenze il sorvolo sulle aree interessate dagli eventi sarà interdetto al traffico non commerciale – conclude la Prefettura – Si rende noto, infine, che non sono stati assunti provvedimenti di chiusura degli istituti scolastici e degli esercizi commerciali che insistono nelle due aree di sicurezza”.