Donald Trump, nel suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti, ha espresso la volontà di cercare il dialogo in politica estera, in particolare con la Cina e la Corea del Nord. In un’intervista rilasciata a Fox News, Trump ha spiegato che preferirebbe non imporre dazi a Pechino e ha aperto alla possibilità di trovare un accordo con il leader cinese Xi Jinping. Sul fronte nordcoreano, Trump ha parlato di Kim Jong-un, definendolo una “persona intelligente”. Questo articolo esplora le dichiarazioni di Trump e le reazioni di Pechino e Pyongyang.
Cina e i Dazi: La Linea di Trump e la Replica di Pechino
Durante l’intervista, Trump ha ammesso che “preferirebbe non” imporre dazi alla Cina, nonostante in campagna elettorale avesse più volte sollevato il tema dello squilibrio commerciale con il rivale asiatico, minacciando prelievi alle importazioni. Ha aperto alla possibilità di trovare un accordo con Xi Jinping su Taiwan e sul commercio, affermando: “Posso farlo perché abbiamo qualcosa che loro vogliono, abbiamo una pentola d’oro”.
Trump ha sottolineato il potere dei dazi come leva negoziale, dichiarando: “Abbiamo un potere molto grande sulla Cina, che è quello dei dazi, e loro non li vogliono, e preferirei non doverlo usare. Ma è un potere enorme sulla Cina”. Poco dopo l’insediamento, Trump ha dichiarato che il 1° febbraio potrebbero scattare dazi del 10% su tutte le importazioni cinesi, mentre in campagna elettorale aveva detto di potersi spingere fino al 60%.
La Cina, da parte sua, ha avvertito che non ci sarebbero “vincitori” in una guerra commerciale e ha giurato di difendere i propri interessi economici. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha sostenuto che Stati Uniti e Cina potrebbero risolvere le loro divergenze attraverso il “dialogo”. Ha negato che Pechino abbia mai perseguito deliberatamente un surplus commerciale con gli Stati Uniti, dichiarando: “La cooperazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti è reciprocamente vantaggiosa e win-win”.
Kim Jong-un: “Persona Intelligente, Lo Sentirò”
Trump ha toccato anche il tema della Corea del Nord, con un focus particolare sul leader supremo Kim Jong-un. “Mi sono trovato bene con lui. Non è un fanatico religioso. Si dà il caso che sia una persona intelligente”, ha detto Trump. Il presidente americano ha incontrato Kim tre volte durante il suo primo mandato, di cui l’ultima nel 2019 presso la Zona demilitarizzata al confine con la Corea del Sud. “Lo sentirò”, ha detto Trump, aprendo la porta a nuovi sviluppi sul fronte coreano.
Trump è stato il primo presidente americano a mettere piede in Corea del Nord, e ha cercato di stabilire un dialogo con Kim per affrontare le tensioni nucleari nella penisola coreana. Durante l’intervista, Trump ha ribadito la sua volontà di continuare il dialogo con Kim, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione pacifica alle tensioni.
Conclusioni
Donald Trump ha espresso la volontà di cercare il dialogo con la Cina e la Corea del Nord, aprendo alla possibilità di trovare accordi con Xi Jinping e Kim Jong-un. Mentre Trump preferirebbe non imporre dazi alla Cina e cerca di risolvere le divergenze attraverso il dialogo, Pechino ha risposto positivamente, sottolineando la cooperazione economica e commerciale reciprocamente vantaggiosa. Sul fronte nordcoreano, Trump ha elogiato Kim Jong-un come una “persona intelligente” e ha aperto la porta a nuovi sviluppi nel dialogo tra Stati Uniti e Corea del Nord. Resta da vedere come si evolveranno queste relazioni e se il dialogo porterà a soluzioni concrete e durature.