Trump al telefono con Putin: “No a corsa armi a tre”
Il presidente americano Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. “Donald Trump – ha reso noto un portavoce della Casa Bianca – ha ribadito il suo auspicio di evitare una corsa alle armi a tre tra Cina, Russia e Stati Uniti ed ha espresso la speranza di progressi nei prossimi negoziati sul controllo delle armi a Vienna”.
Il presidente americano e quello russo hanno quindi discusso di lotta al Coronavirus e di riapertura delle economie globali. La Casa Bianca precisa che “i due leader hanno anche discusso di questioni bilaterali e globali”.
Brexit, Londra: “Continuiamo a negoziare per accordo stile Canada”
Nonostante le “considerevoli distanze” tra Londra e Bruxelles, è ancora possibile raggiungere un accordo commerciale post Brexit a settembre. A gettare acqua sul fuoco del negoziato, dopo le parole di Michel Barnier, è il capo negoziatore britannico, David Frost, che tuttavia ammette che “sfortunatamente è chiaro” che le due parti non riusciranno a raggiungere un compromesso questo mese, come auspicato, poiché i colloqui di questa settimana si sono risolti in un nulla di fatto.
Le “considerevoli distanze” che rimangono nelle “aree più difficili” del negoziato, ha spiegato Frost in una nota, riguardano il cosiddetto “level playing field”, vale a dire la parità di condizioni, e “la pesca”. In una dichiarazione rilasciata al termine dei colloqui, il capo negoziatore della Ue Barnier aveva detto di ritenere ormai “improbabile” il raggiungimento di un accordo.
Ma il Regno Unito, sostiene Frost, auspica ancora un “accordo di libero scambio simile a quello che la Ue già ha col Canada”. Per questo, prosegue, per Londra “rimane poco chiaro il perché questo sia così difficile per la Ue, ma continueremo a negoziare con questo obiettivo in mente”.
Israele, approvata legge contro “terapia di conversione” per gay
La Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato una legge che vieta la cosidetta ’’terapia di conversione’’ per gli omosessuali da parte degli psicologici. Si tratta del primo Paese in Medioriente ad approvare un simile disegno di legge dopo che due partiti della coalizione di governo si sono uniti all’opposizione per sostenere il testo. Con il termine “terapia di conversione” si indica qualsiasi forma di trattamento o di psicoterapia che mira a cambiare l’orientamento sessuale di una persona o a sopprimerne l’identità di genere.
Nitzan Horowitz, leader del partito di Meretz che si oppone al progetto di legge, ha affermato che il suo passaggio preliminare in Parlamento ha segnato un “cambiamento storico” in Israele. Il ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, ha accolto con favore il risultato. “La terapia di conversione è nata nel peccato e il suo posto è al di fuori della legge e della norma pubblica”, ha twittato. “Faremo in modo che tutti, di ogni estrazione e orientamento sessuale in Israele, abbiano libera scelta e sicurezza sulla propria identità”, ha aggiunto.
Santa Sofia, mosaici coperti e 3 imam per la preghiera
Vengono coperti con tappeti turchesi i mosaici di epoca bizantina che si trovano sui pavimenti di Santa Sofia, dove domani si terrà la prima preghiera islamica dalla sua conversione in moschea. Un migliaio le persone attese, mentre i tecnici stanno monitorando i sistemi audio per verificare che i versetti del Corano recitati dall’imam possano raggiungere tutti i fedeli che saranno presenti dentro e fuori l’edificio. Coperto anche il mosaico della Vergine Maria con il Bambino tra le braccia, mentre da quanto emerge da alcune immagini diffuse sui social pare che sia stato abbandonato il progetto iniziale di coprire con tende tutti i mosaici presenti. L’accesso alla moschea sarà consentito a partire dalle 10, ma la preghiera è prevista per le 13 ora locale.
Le autorità turche hanno intanto nominato tre imam per Santa Sofia, compreso un professore di studi religiosi. Lo ha annunciato il responsabile della Diyanet, la direzione per gli Affari religiosi della Turchia, Ali Erbas, spiegando che saranno tre gli imam che guideranno la preghiera. Si tratta di Mehmet Boynukalin, professore di diritto islamico all’Università di Marmara a Istanbul, e di Ferruh Mustuer e Bunjamin Topcuoglu, due imam provenienti da altrettante moschee della città sul Bosforo. Erbas ha anche nominato cinque muezzin, ovvero le persone incaricate alla chiamata alla preghiera per Santa Sofia, compresi due provenienti dalla famosa Moschea blu di Istanbul. Sono invece 17mila gli uomini schierati per garantire la sicurezza durante la preghiera inaugurale.
Paura a Basilea, aereo atterra in fiamme ed esce di pista
Incidente questo pomeriggio all’aeroporto Basilea-Mulhouse: un piccolo aereo privato di tipo PIPER PA-28 è atterrato in fiamme ed è uscito di pista. I pompieri, immediatamente intervenuti, hanno spento le fiamme, riporta l’EuroAirport in un comunicato. Le due piste sono state chiuse poco prima delle 16. La pista secondaria è stata riaperta poco dopo le 17.30, precisa la nota.
I tre passeggeri dell’aereo da turismo – è stato reso noto successivamente – sono rimasti feriti, due di loro in modo grave.