Donald Trump parte all’attacco. Nei suoi primi comizi dopo l’incriminazione della giustizia federale per aver conservato documenti top secret, l’ex presidente americano si scaglia contro il dipartimento di Giustizia, l’Fbi e l’amministrazione Biden. “Non sarò mai arrestato. Non smetterò mai di combattere per voi”, ha affermato prendendo la parola alle convention repubblicane in Georgia e Carolina del Nord.
“La sinistra marxista usa ancora lo stesso corrotto dipartimento di Giustizia, la stessa corrotta Fbi…. barano, sono corrotti. Questi criminali non devono essere premiati. Devono essere sconfitti. Li dovete sconfiggere. Perché non attaccano me ma attaccano voi e io cerco di frappormi”, ha dichiarato. Nell’aereo che lo portava dalla Georgia alla Carolina del Nord, Trump ha poi detto al sito Politico che non intende abbandonare la corsa alle presidenziali, nemmeno se verrà condannato.
L’ex presidente dovrà comparire martedì davanti a una corte federale. Ad agosto scorso la perquisizione nella residenza di Mar-a-Lago dove erano stati ritrovati più di 100 documenti top secret. Sette i capi d’accusa
Donald Trump è stato incriminato in relazione ai documenti classificati che ha portato via dalla Casa Bianca al termine del suo mandato come Presidente, ha annunciato lui stesso sui social ieri sera. “La corrotta Amministrazione Biden ha informato il mio legale che sono stato incriminato, a quanto pare sulla ’bufala degli scatoloni’. Non avrei mai ritenuto possibile che una cosa così potesse accadere a un ex Presidente degli Stati Uniti…sono un uomo innocente”, ha scritto su Truth. “Questo è davvero un giorno buio per gli Stati Uniti d’America. Siamo un Paese in grave e rapido declino, ma insieme torneremo a fare l’America Grande”, ha aggiunto.Trump dovrà comparire di fronte a una corte federale a Miami martedì pomeriggio
Sono sette i capi di accusa formalizzati contro l’ex presidente, anticipano i media americani. Fra questi vi è quello della conservazione non autorizzata di documenti classificati (previsto dall’Espionage Act), cospirazione, dichiarazioni false, ostruzione alla giustizia, come ha riferito il suo legale, Jim Trusty. Il Secret Service incontrerà lo staff di Trump per definire le modalità del suo arrivo al tribunale di Miami.
L’INDAGINE, LA PERQUISIZIONE DI MAR-A-LAGO, I DOCUMENTI TOP SECRET
L’indagine aperta più di un anno fa su Trump non riguarda solo i documenti rimasti in mano sua, a sua conoscenza, ma anche il suo aver ignorato le richieste formali a restituire tutto il materiale classificato ancora in suo possesso e la possibile ostruzione degli sforzi dell’Fbi per fare in modo che i documenti fossero restituiti alla National Archives and Records Administration.
In un primo momento, nel gennaio dello scorso anno, Trump ha restituito 15 scatoloni con oltre 200 documenti classificati. Sollecitati a farlo, lo staff di Trump ha in seguito restituito un’altra trentina di documenti e una lettera in cui si garantiva che dopo una ricerca accurata questo era tutto quello che era saltato fuori.
Ma l’Fbi era in possesso di informazioni secondo cui c’erano altri documenti riservati in possesso di Trump e ha quindi ottenuto un mandato per la perquisizione della residenza di Mar-a-Lago, avvenuta all’inizio dello scorso agosto. In quella occasione, erano stati ritrovati più di cento altri documenti classificati e top secret.
A novembre era stato nominato lo Special Counsel Jack Smith per supervisionare l’inchiesta sui documenti e quella sulle azioni di Trump dopo la sconfitta alle elezioni del 2020 per rimanere in carica.