Si chiama Ryan Wesley Routh, vive alle Hawaii e ha 58 anni l’uomo fermato per il tentato omicidio di Donald Trump. L’identità dell’uomo, bloccato in Florida sulla statale I-95, è stata anticipata dal New York Post e da Fox News. Routh si era appostato nei pressi di una recinzione di Golf Club di West Palm Beach dove, tra gli spari a poca distanza da Trump, è stato affrontato dagli uomini del Secret Service. L’ex presidente degli Stati Uniti è stato portato al sicuro dagli agenti.
Routh, secondo le ricostruzioni e in base alle informazioni diffuse dalle forze dell’ordine, era in possesso di un fucile AK-47 e di un mirino che gli avrebbero consentito di puntare a Trump, impegnato in una partita di golf e lontano tra 300 e 500 metri rispetto al punto dellla recinzione dove sono stati trovati 2 zaini appartenenti al sospettato.
Routh, secondo il New York Post, risulta particolarmente attivo sui social con un sostegno evidente a “cause di sinistra”, come scrive il quotidiano. Dal profilo LinkedIn, si deduce che il 58enne abbia frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si sia trasferito alle Hawaii a partire più o meno dal 2018.
Sul profilo X associato al nome Ryan Routh compaiono post contro Trump e contro Vladimir Putin, con messaggi rivolti a Biden e a figure dello spettacolo e della politica invitate ad attivarsi per la causa ucraina. Nei messaggi, l’autore si dice disposto ad arruolarsi in Ucraina per combattere. In una serie di post che appaiono poco lineare, Routh si presenta come reclutatore per l’Ucraina e, parallelamente, afferma di poter portare soldati afghani a Haiti.
La deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene sul proprio profilo X diffonde le foto di un uomo ritratto a Kiev e insinua il dubbio che il sospettato sia coinvolto in operazioni di reclutamento di mercenari per la guerra che l’Ucraina sta conducendo contro la Russia. “Se è lui – scrive la deputata – è ossessionato dalla guerra in Ucraina, finanziata dagli Stati Uniti. Per chi lavora?”.