“La palla è nel campo della Cina.” Con queste parole, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scelto una strategia di attesa nella complessa partita dei dazi con Pechino. Dopo un’escalation di tensioni commerciali, Trump ha deciso di attendere le mosse della controparte cinese, come evidenziato dalla dichiarazione della portavoce Karoline Leavitt .
Una Strategia di Pressione
“La Cina ha bisogno di fare un accordo con noi. Noi non abbiamo bisogno di fare accordi con loro,” ha dichiarato Trump, sottolineando la posizione di forza degli Stati Uniti. Il presidente ha imposto tariffe complessive del 145% nei confronti del gigante asiatico, una mossa che ha generato reazioni contrastanti a livello globale. Secondo Trump, Pechino “vuole quello che abbiamo e che tutti i Paesi vogliono: i nostri consumatori. Hanno bisogno dei nostri soldi.”
Mentre per la Cina le tariffe rimangono in vigore, Trump ha congelato i dazi per tre mesi nei confronti di altri Paesi, aprendo la strada a negoziati bilaterali. Questa decisione riflette una strategia mirata a isolare la Cina e a rafforzare le relazioni commerciali con partner strategici.
Primi Accordi in Vista: L’Arrivo di Giorgia Meloni
La portavoce Leavitt ha confermato che più di 75 Paesi hanno contattato Washington con proposte di accordi commerciali. “Abbiamo avuto più di 15 accordi, pezzi di carta, messi sul tavolo. Sono proposte che vengono valutate,” ha dichiarato, anticipando che intese significative potrebbero essere annunciate a breve.
Tra i protagonisti di questa fase di negoziati c’è anche l’ Unione Europea , considerata da Trump come un blocco unico nelle trattative. Il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic si è recato a Washington per incontrare il segretario al Commercio Howard Lutnick e l’ambasciatore Jamieson Greer , rappresentante per il Commercio. Sefcovic ha ribadito la disponibilità dell’UE a un accordo equo, che includa la reciprocità attraverso la proposta di tariffe “zero per zero” sui beni industriali e il lavoro sulle barriere non tariffarie.
In questo contesto, l’arrivo della presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni alla Casa Bianca il prossimo 17 aprile rappresenta un momento cruciale. Meloni, che ha già dimostrato la sua capacità di dialogare con Trump, potrebbe contribuire a rafforzare le relazioni transatlantiche e a favorire un’intesa tra Stati Uniti e Unione Europea.
Affari con la Russia: Un Nuovo Capitolo
Tra gli interlocutori degli Stati Uniti figura anche la Russia di Vladimir Putin . Secondo Leavitt, il viaggio dell’inviato speciale Steve Witkoff a Mosca ha prodotto “contatti produttivi,” suggerendo che i colloqui sulla guerra in Ucraina includano anche un confronto sui rapporti commerciali tra Washington e Mosca.
Trump ritiene che la Russia abbia un incentivo a porre fine alla guerra, poiché la conclusione del conflitto potrebbe aprire la strada a una partnership economica. Tuttavia, il presidente ha chiarito che il cessate il fuoco è una condizione imprescindibile per qualsiasi accordo.
Una Partita Aperta
La strategia di Trump nella guerra dei dazi riflette una visione ambiziosa e complessa, che mira a consolidare la posizione degli Stati Uniti come leader globale nel commercio. Mentre la Cina rimane al centro delle tensioni, gli Stati Uniti continuano a lavorare su più fronti, cercando di costruire alleanze e di negoziare accordi bilaterali.
Con l’arrivo di Giorgia Meloni e il coinvolgimento di attori chiave come l’Unione Europea e la Russia, il panorama commerciale globale potrebbe subire cambiamenti significativi nelle prossime settimane. Tuttavia, la strada verso una soluzione definitiva rimane incerta, con la Cina che rappresenta una sfida complessa e imprevedibile.