Traduci

TRUMP E PUTIN – La Fiducia Vacilla e la Pace si Allontana

La fiducia di Donald Trump in Vladimir Putin sembra essere giunta a un punto di rottura. Dopo settimane di ottimismo e dichiarazioni concilianti, il presidente degli Stati Uniti ha cambiato decisamente rotta, accusando il leader russo di non voler realmente porre fine alla guerra in Ucraina. “Putin non vuole la fine della guerra, mi prende in giro,” ha dichiarato Trump al termine della sua trasferta lampo a Roma per i funerali di Papa Francesco , durante i quali ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky .

Questo incontro, utile per riportare il sereno dopo il burrascoso faccia a faccia di febbraio alla Casa Bianca, ha offerto a Trump l’occasione di riflettere sul quadro attuale: la pace rimane lontana e Mosca non sembra favorire il dialogo.

L’Affondo di Trump contro Putin

Durante il volo di ritorno verso gli Stati Uniti, Trump ha pubblicato un duro messaggio contro Putin, criticando i recenti bombardamenti russi su aree civili in Ucraina. “Non c’era un motivo per cui Putin dovesse lanciare missili contro città e villaggi negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro,” ha scritto, aggiungendo che potrebbe essere necessario trattare la Russia diversamente, con nuove sanzioni bancarie o secondarie .

Questo è il primo vero affondo di Trump nei confronti di Putin, dopo settimane di tentativi di dialogo e appelli per un’intesa. La missione dell’inviato speciale della Casa Bianca per la Russia, Steve Witkoff , sembrava aver aperto nuovi canali di comunicazione tra Mosca e Washington, ma la realtà quotidiana non è in linea con i proclami.

Il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov , ha ribadito la disponibilità a negoziare “senza precondizioni” , ma questo segnale non sembra convincere né Trump né Zelensky. Prima di partire per Roma, Trump aveva fissato una scadenza : una settimana per valutare nuove sanzioni contro la Russia. Con la deadline che si avvicina, la prospettiva di misure punitive contro Mosca diventa sempre più concreta.

Il Piano degli Stati Uniti e la Proposta di Kiev

Gli Stati Uniti continuano a sostenere che l’Ucraina, per fermare la guerra, debba accettare sacrifici territoriali . Trump, in particolare, esclude qualsiasi possibilità di recupero della Crimea , annessa da Putin nel 2014. “La Crimea ormai è russa,” ha dichiarato, attribuendo la responsabilità dell’annessione all’amministrazione Obama.

Zelensky, dal canto suo, insiste sull’importanza di preservare l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma sembra mostrare una certa elasticità nel dialogo con Trump. Secondo il New York Times , Kiev avrebbe proposto agli Stati Uniti un piano che include:

  • La presenza di un contingente di sicurezza europeo , sostenuto dagli USA, da dispiegare in territorio ucraino.
  • L’utilizzo degli asset congelati russi come riparazioni di guerra.
  • Nessuna restrizione alle dimensioni delle Forze armate ucraine.

Non si fa cenno al pieno recupero di tutti i territori conquistati dalla Russia né all’insistenza sull’adesione dell’Ucraina alla NATO, segnali che potrebbero favorire un dialogo più produttivo con Trump.

La Tela Europea di Zelensky

Dopo il colloquio di 15 minuti con Trump in Vaticano, Zelensky ha concluso la giornata con una serie di incontri diplomatici. Ha parlato con il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer , prima di recarsi a Palazzo Chigi per un colloquio con la premier italiana Giorgia Meloni .

L’obiettivo di Zelensky rimane un cessate il fuoco integrale in tempi brevi, e i colloqui con i leader europei servono a individuare il percorso più rapido e produttivo per raggiungere questo traguardo. “È stato un buon incontro. Speriamo in risultati concreti su tutto ciò che abbiamo trattato,” ha dichiarato Zelensky dopo il faccia a faccia con Trump, definendolo un momento che potrebbe diventare storico.

La Guerra Continua: Le Dichiarazioni di Putin e la Risposta di Kiev

Mentre la diplomazia cerca di costruire ponti, la guerra in Ucraina non si ferma. Il Cremlino ha annunciato con enfasi la completa liberazione della regione russa del Kursk , invasa dalle forze ucraine ad agosto dello scorso anno. Putin ha ringraziato ufficialmente la Corea del Nord per il sostegno e ha comunicato la riconquista degli ultimi centri abitati.

“I soldati ucraini sono stati eliminati o ricacciati oltre il confine,” ha dichiarato Putin, mentre il ministro della Difesa russo ha parlato di 76.500 militari ucraini caduti nella regione .

L’Ucraina, però, ha smentito queste affermazioni, definendole “manovre di propaganda.” Lo stato maggiore ucraino ha ribadito che non c’è alcuna minaccia di accerchiamento delle unità ucraine, pur ammettendo che la situazione rimane difficile .

Un Dialogo in Bilico

La fiducia di Trump in Putin vacilla, e la prospettiva di una pace duratura sembra allontanarsi. Mentre gli Stati Uniti valutano nuove sanzioni contro la Russia, Zelensky continua a tessere la sua tela diplomatica, cercando di ottenere il sostegno europeo per un cessate il fuoco integrale.

La guerra in Ucraina rimane una sfida complessa, in cui la diplomazia e la realtà sul campo si intrecciano in modo imprevedibile. Il colloquio tra Trump e Zelensky, sebbene breve, potrebbe rappresentare un primo passo verso un dialogo più concreto, ma il cammino verso la pace è ancora lungo e incerto.
La storia di questa guerra, come quella di ogni conflitto, si scrive giorno dopo giorno, tra speranze e difficoltà.

Pubblicità

Autore:

Data:

27 Aprile 2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *