Nasce alla Casa Bianca l’Ufficio della Fede. La scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva dichiarato la sua intenzione di rimettere la religione al centro del Paese. Oggi, con la firma di un ordine esecutivo, ha istituito un ufficio apposito affidandolo alla telepredicatrice Paula White, sua consigliera spirituale di lunga data.
Un Simbolico Momento di Dedizione
Per suggellare questo momento significativo, Trump ha inscenato una sorta di ultima cena nello Studio Ovale, immortalata in una foto postata su X. Nell’immagine, Trump è al centro, con una Bibbia da un lato e Paula White dall’altro, circondato da pastori di varie congregazioni, il cantante Kid Rock, il marito della telepredicatrice Jonathan Cain e alcuni collaboratori. L’immagine, che evoca un forte simbolismo religioso, è accompagnata dalle parole del presidente: “Come dice la Bibbia: ‘Beato chi porta la pace’. Alla fine, spero che la mia più grande eredità, quando tutto sarà finito, sarà essere conosciuto come un pacificatore e un unificatore”.
Paula White: Una Figura Controversa
Paula White è una figura controversa nel panorama religioso americano. Nata nel 1966 a Tupelo, Mississippi, è diventata una predicatrice di successo dopo una difficile infanzia e la conversione al cristianesimo a 18 anni. La sua dottrina, nota come “teologia della prosperità”, afferma che Dio premia con ricchezza e salute chi ha una fede forte. Questa impostazione è stata criticata da molti cristiani conservatori, che la considerano eretica perché addossa ai poveri la colpa della loro condizione.
White è stata anche al centro di polemiche per aver richiesto donazioni alla sua chiesa con la “minaccia” che, a chi non dona, Dio impedirà la realizzazione di ogni desiderio. La sua Without Walls International Church è diventata un impero, e White continua a influenzare milioni di americani attraverso il suo show televisivo.
Obiettivi dell’Ufficio della Fede
Al momento, non è stato specificato cosa farà nel concreto l’Ufficio della Fede. Tuttavia, la sua istituzione trova le sue radici nella convinzione di Trump che i democratici siano “contro la religione e contro Dio”. Questa convinzione è stata ribadita giovedì scorso durante l’annuale evento religioso National Prayer Breakfast, al quale partecipano gruppi religiosi e leader governativi.
Trump ha definito il suo predecessore Joe Biden, peraltro cattolico, un “persecutore dei credenti” e ha dichiarato di voler firmare un ordine esecutivo per istituire una nuova task force con il compito di combattere tutte le forme di anti-cristianità, nominando capo dell’iniziativa la procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi.
“La missione di questa task force sarà quella di fermare immediatamente tutte le forme di discriminazione e di attacco anticristiano all’interno del governo federale, incluso il Dipartimento di Giustizia, l’Internal Revenue Service, l’FBI e altre agenzie”, ha spiegato Trump.
Implicazioni Costituzionali
Come per altre sue iniziative, anche questa potrebbe portare a problemi costituzionali, in relazione al Primo Emendamento, che stabilisce che il governo non può imporre una religione né interferire con la libertà religiosa. In sostanza, deve esserci separazione tra Stato e Chiesa. Inoltre, l’Establishment Clause vieta al governo di istituire una religione ufficiale o favorirne una rispetto a un’altra.
Trump come un Messia
Le iniziative di Trump si inseriscono in un contesto di lungo termine in cui il miliardario si dipinge come un messia, un salvatore, sfruttando anche l’immagine della crocifissione. A tal proposito ha contribuito il fallito attentato della scorsa estate a Butler, in Pennsylvania, quando Trump ha schivato la morte per un soffio, evento narrato da lui e non solo come un quasi martirio. “È stata la volontà di Dio a salvarmi: un’esperienza che mi ha cambiato”, ha ribadito giovedì scorso al National Prayer Breakfast.
Politica, Religione e Populismo
L’intersezione tra politica, religione e populismo non è nuova per l’America, ma Trump sta sfruttando a piene mani questa dinamica per aumentare la polarizzazione della società americana e presentarla come una lotta tra bene e male. Non è passato troppo tempo dall’esplosione delle teorie cospirative di QAnon, secondo cui il mondo è dominato da un gruppo segreto di pedofili che solo Trump può sconfiggere. È probabile che queste teorie possano tornare a galla, alimentate dalle recenti iniziative del presidente.