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Trump Macron:”Libia interferenze straniere” (Altre News)

Libia, Trump e Macron “preoccupati per interferenze straniere”

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio telefonico, nel corso del quale hanno discusso anche di Libia, esprimendo “preoccupazione per il peggioramento delle interferenze straniere e concordando sull’urgente necessità di una de-escalation”. Lo ha riferito in una nota una portavoce della Casa Bianca, Judd Deere.

Durante il colloquio, Trump e Macron hanno quindi discusso “dei progressi sulle riaperture negli Stati Uniti e in Francia” dopo la fase più acuta dell’emergenza coronavirus, “così come delle economie globali”. Il presidente, ha riferito la Casa Bianca, ha fatto sapere che “gli Stati Uniti attendono con ansia di convocare presto il G7”, che Trump vorrebbe si tenesse con la presenza fisica di tutti i leader a Camp David il mese prossimo, come anticipato in un tweet. I due leader “hanno anche discusso di importanti questioni regionali e bilaterali”.

Il presidente francese Emmanuel Macron, ha fatto sapere in serata dall’Eliseo, “è disposto ad andare a Camp David a giugno per il G7 se le condizioni sanitarie lo permetteranno”.

“Giustizia e Pa più efficienti”, le raccomandazioni Ue a Italia

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La scarsa efficienza del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione resta un punto debole che il nostro Paese deve affrontare. Una delle principali raccomandazioni della Commissione europea all’Italia, contenuta nel documento che verrà inviato al Consiglio per l’approvazione, è di “migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’efficacia della pubblica amministrazione”.

La raccomandazione non è nuova, ma ricorre da anni nei documenti della Commissione: ora però diventa ancora più rilevante, perché le raccomandazioni specifiche per Paese avranno un forte legame con i fondi che verranno erogati dal Recovery Fund, come ha sottolineato il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis.

Tra l’altro, ricorda la Commissione, una pubblica amministrazione efficiente “è cruciale per assicurare che le misure adottate per affrontare l’emergenza e sostenere la ripresa economica non vengano rallentate nella loro attuazione”. L’esborso di “aiuti sociali, le misure di liquidità e l’anticipo degli investimenti eccetera potrebbero non essere efficaci, se vengono ostacolati da colli di bottiglia nel settore pubblico”.

Quindi nel 2020 e nel 2021 l’Italia, “in linea con la clausola generale di salvaguardia”, dovrebbe “dispiegare tutte le misure necessarie ad affrontare in modo efficace la pandemia di Covid-19, sostenere l’economia e la susseguente ripresa. Quando le condizioni economiche lo permetteranno”, il nostro Paese dovrebbe “perseguire politiche mirate a raggiungere posizioni di bilancio prudenti nel medio termine e ad assicurare la sostenibilità del debito, sostenendo nel contempo gli investimenti”, raccomanda ancora la Commissione europea.

L’Italia dovrebbe evitare “ritardi nell’erogazione dei pagamenti approvati” nell’ambito degli schemi di sostegno alle imprese nel contesto della crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, perché, sia che si tratti trasferimenti dalla pubblica amministrazione alle imprese sia di trasferimenti “business to business”, cioè tra banche e imprese, “costituiscono un intralcio alla liquidità di tutte le imprese, in particolare di quelle più piccole”. Lo sottolinea la Commissione europea, nelle Raccomandazioni all’Italia diffuse oggi. Un’attuazione “efficace” degli schemi approvati per far fronte alla crisi, scrive ancora la Commissione, “anche mediante le garanzie canalizzate utilizzando il sistema bancario, è fondamentale per assicurare che tutte le imprese, in particolare le pmi e quelle che operano nei settori e nelle aree geografiche più colpite, come pure le imprese più innovative, ne beneficino”.

In Italia, inoltre, “il nuovo schema di reddito minimo”, il cosiddetto reddito di cittadinanza, che ha fornito “benefici l’anno scorso ad oltre un milione di famiglie (per 513 euro, in media), potrebbe mitigare gli effetti della crisi. Tuttavia, la sua capacità di raggiungere fasce vulnerabili” della società “potrebbe essere migliorata”, scrive la Commissione Europea.

Kurz: “Aprire frontiere con Italia? Irresponsabile”

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Aprire il confine sul Brennero alla luce del tasso ancora alto di infezioni in Italia sarebbe “irresponsabile”. Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha risposto a chi gli chiedeva dei movimenti da e verso il nostro paese e dell’allentamento delle restrizioni in un’intervista alla ’Tiroler Tasgeszeitung’. Ad una domanda sulla possibilità di riaprire entro l’estate e su una data indicativa per definire il momento in cui questo potrebbe avvenire, Kurz ha rimandato all’andamento della pandemia. L’Austria riaprirà il 15 giugno alla Germania, così come alla Svizzera.

Iraq, arrestato Qardash l’erede di al Baghdadi

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I servizi di sicurezza iracheni hanno annunciato l’arresto di Abd Nasser Qardash, indicato come il successore di Abu Bakr al Baghdadi alla guida dell’Is, dopo la sua morte a seguito di un blitz americano in Siria nell’ottobre scorso. Lo riferiscono i media locali.

Johnson & Johnson, stop a vendita talco per bimbi negli Usa

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Johnson & Johnson interrompe la vendita del suo talco per bambini in Nord America. Un prodotto per il quale il colosso Usa ha dovuto affrontare migliaia di azioni legali intentate da pazienti che affermano come l’utilizzo del talco abbia causato loro un cancro (soprattutto alle ovaie), in quanto contaminato con amianto.

La decisione di dire addio alle vendite del prodotto, a causa del crollo della domanda, è un importante passo per Johnson & Johnson, che da oltre un secolo promuove la polvere come pura e delicata per i bambini, ricorda il ’New York Times’.

La società ha dichiarato che le confezioni sul mercato potranno essere acquistate fino a esaurimento scorte. La polvere per bambini prodotta con amido di mais rimarrà disponibile e l’azienda continuerà a venderla in altre parti del mondo. Nell’annunciare il ritiro del prodotto dal mercato nordamericano, la società ha comunque assicurato che “continuerà a difendere vigorosamente il prodotto” in tribunale.

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21 Maggio 2020