Trump replica a Twitter: “Interferenza su elezioni”
Twitter, la piattaforma social preferita da Donald Trump, applica il ’cartellino giallo’ del fact checking allo stesso presidente degli Stati Uniti, suscitandone l’immediata reazione. Ad essere bollati come non veritieri, con conseguente avvertimento ai lettori di “verificare i fatti” sono stati due tweet nei quali il presidente Usa sostiene che il voto per posta, che alcuni Stati vogliono utilizzare nelle presidenziali di novembre per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, è soggetto a brogli.
Nello smentire Trump, Twitter ha reindirizzato gli utenti verso una serie di articoli e fonti che confutano le sue affermazioni. Non era mai accaduto prima e Nick Pacillo, portavoce di Twitter, non ha voluto commentare sul fatto che il nuovo strumento di fact checking recentemente introdotto per contrastare la diffusione di fake news possa essere nuovamente applicato al presidente Usa.
Trump, che ha un seguito di 80 milioni di follower, con un tweet ha accusato il social media di “interferire nelle elezioni presidenziali 2020” e ha a sua volta bollato come diffusori di fake news la Cnn e il Washington Post. Si tratta di due dei suoi bersagli preferiti e anche dei media verso i quali gli utenti venivano reindirizzati per verificare le sue affermazioni sul voto per posta.
La Cina mostra i muscoli, Xi: “Intensificare preparazione a combattimento”
Xi Jinping ha sollecitato un’accelerazione nella preparazione al combattimento armato, invitando l’Esercito popolare di liberazione a esplorare nuove modalità di addestramento nel mezzo della pandemia di coronavirus. La Cctv, la tv di Stato cinese, ha dato notizia delle indicazioni arrivate dal presidente cinese, che è anche capo della Commissione militare centrale.
Il presidente ha partecipato a una riunione plenaria con delegazioni dell’Esercito popolare di liberazione e della Polizia armata del popolo mentre a Pechino proseguono i lavori dell’Assemblea nazionale del popolo. Xi, ha riportato l’agenzia Xinhua, ha insistito sugli obiettivi e sui compiti di “rafforzamento della difesa nazionale e delle forze armate” nel 2020, mantenendo un “controllo efficace” dopo l’epidemia di coronavirus.
Recovery Plan, Michel: “Attendiamo proposta precisa e con cifre”
“E’ molto importante che la Commissione Europea, conformemente al mandato datole dal Consiglio Europeo, possa formulare una proposta precisa e con cifre” sul Recovery Plan. “Mi aspetto che domani sia messa sul tavolo una proposta dettagliata, precisa e con cifre”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in videoconferenza stampa al termine dell’incontro in remoto con il premier giapponese Shinzo Abe. “Una volta che sarà resa pubblica – continua Michel – mi sembra importante che gli Stati membri possano avere accesso a tutte le informazioni e che si possa dunque dare l’occasione agli Stati membri di avere un dialogo con la Commissione per comprendere bene, nei dettagli, tutte le implicazioni che sono legate alla proposta che sarà elaborata. Sulla base di questo, toccherà a me fare le consultazioni politiche che potranno essere fatte sulla base della proposta della Commissione”.
“E alla fine di queste consultazioni dovrò valutare, in accordo con gli Stati membri, quali saranno le tappe politiche seguenti. Spero che potremo lavorare in maniera rapida, perché credo che sarebbe utile per l’Ue potersi accordare su una strategia comune di rilancio, tanto nel quadro dell’Mff e che nel quadro del Recovery Fund, e mantenere un dialogo costante con il Parlamento Europeo”, conclude Michel.
“Non respiro”: polizia lo blocca, afroamericano muore
L’Fbi sta indagando sulla morte di un afroamericano rimasto soffocato mentre un agente lo teneva fermo a terra durante l’arresto. Anche questa volta a far scoppiare l’ennesimo caso di violenza della polizia contro gli afroamericani è un video che mostra l’agente del dipartimento di Minneapolis che tiene un ginocchio sul collo dell’uomo. “Non riesco a respirare! Non riesco a respirare! Non uccidermi”, ha gridato l’uomo mentre molti passanti si sono fermati per riprendere la scena con i telefonini.
La polizia locale ha confermato che l’uomo, di cui non è stata data l’identità, di circa 40 anni è morto a seguito di quello che viene definito “un incidente medico” dopo che la polizia ieri è intervenuta per una denuncia di truffa. Ora le autorità del Minnesota e quelle federali hanno annunciato di aver avviato un’inchiesta di fronte alle proteste che arrivano dalla comunità afroamericana. “La nostra comunità continua ad essere traumatizzata, una volta di più, esigiamo risposta”, ha detto la consigliera comunale Andrea Jenkins.
Secondo un portavoce della polizia, gli agenti intervenuti ieri sera hanno fermato l’uomo, apparentemente sotto l’influenza della droga, ha “opposto resistenza all’arresto”. E che “quando gli agenti sono riusciti a mettergli le manette si sono accorti che stava avendo un problema medico”, chiamando l’aumbulanza.
Alla scena però hanno assistito diversi testimoni, tra i quali Darnella Frazier che ha poi pubblicato sulla sua pagina Facebook: “quando sono passata di lì, era già a terra, i poliziotti lo tenevano a terra dal collo e lui urlava, ma loro non lo ascoltavano”, ha scritto aggiungendo che la testa dell’uomo era così schiacciata per terra che gli usciva sangue dal naso.
Alcuni testimoni sono anche intervenuti chiedendo all’agente bianco di togliere il ginocchio dal collo dell’uomo: “vuoi rimanere lì seduto con il ginocchio sul collo?”, si sente dire da qualcuno nel video. E poi, quando l’uomo appare ormai immobile per terra, un altro chiede: “l’avete ucciso?”. “La polizia l’ha ucciso fratelli, lì di fronte a tutti – conclude Frazier – e lui gridava e gli diceva ’non posso respirare’. L’hanno ucciso”.
Riaperta la Basilica della Natività a Betlemme
Riaperta a fedeli e turisti la Basilica della Natività a Betlemme, patrimonio dell’Unesco dal 2012 e tra i simboli più noti della cristianità. L’accesso alla Basilica e stato ovviamente regolato per evitare assembramenti e possibili contagi. Potranno entrarvi al massimo 50 persone alla volta e tutte dovranno indossare la mascherina protettiva e non avere febbre.
“E’ stata una grande festa per Betlemme e i suoi credenti”, ha commentato il patriarca greco-ortodosso di Betlemme Teofilo III. La Basilica della Natività era stata chiusa lo scorso 5 marzo dopo l’entrata in vigore del lockdown in Cisgiordania, dove dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono registrati ufficialmente 423 casi di coronavirus e due decessi legati alla pandemia.
Lunedì il primo ministro dell’Anp, Mohammad Shtayyeh, ha annunciato la riapertura di moschee, chiese e attività commerciali alla luce del sensibile miglioramento della situazione e in concomitanza con l’ultimo giorno delle vacanze per l’Eid al-Fitr.