Mentre Trump, sull’onda del recente conflitto tra Russia e Ucraina, gongola che “nessuno” con lui “la Russia non ha invaso nessuno”, pare che la Commissione d’inchiesta della Camera americana abbia acquisito prove circa la colpevolezza del tycoon in merito ai presunti reati commessi nel corso delle ultime elezioni presidenziali (vinte poi da Joe Biden, come tutti sappiamo). Questo è quanto emerso da un documento presentato a un tribunale della California, che ha condotto una causa civile legata all’indagine. I possibili crimini contestati sono ostruzione di una pratica ufficiale congressuale, ossia la conta dei voti elettorali, e cospirazione per frodare gli Stati Uniti. Affinché possa essere avviato un procedimento penale, la Commissione dovrà trasferire le prove acquisite al dipartimento di Giustizia.
“I fatti che abbiamo raccolto suggeriscono fortemente che le email del dottor Eastman potrebbero dimostrare che aveva aiutato Donald Trump a promuovere uno schema di corruzione per ostruire la conta dei voti del collegio elettorale, e una cospirazione per impedire il passaggio del potere” ha comunicato la Commissione al tribunale. Cosa significa? John Eastman, avvocato californiano, avrebbe persuaso Trump del fatto che il suo vice Mike Pence potesse rifiutarsi di ufficializzare la vittoria di Biden alla riunione congiunta delle Camere. Convocato dagli investigatori, Eastman si è avvalso della facoltà di non rispondere, appellandosi al diritto di un legale di mantenere il segreto sulle comunicazioni con il proprio cliente.
Le prove raccolte dagli inquirenti raccolgono anche alcune mail scambiate con il legale di Pence, in cui Eastman faceva esplicita richiesta di violare le regole al momento della conta dei voti per poi rimproverarlo una volta ufficializzata la sconfitta di Donald Trump.
Tocca adesso al Dipartimento di Giustizia procedere con ulteriori indagini ed eventualmente con l’incriminazione dell’ex presidente. Intanto, Trump commenta così la notizia: “È una caccia alle streghe per impedirmi di ricandidarmi, se deciderò di farlo”.
