Complice il “bonus mobilità”, erogato dal Governo sino al prossimo 4 novembre, gli italiani hanno riscoperto in questo anno “anomalo” il piacere della bicicletta, che sia per una passeggiata in compagnia o per raggiungere il posto di lavoro. Fattore, questo, che è destinato a rivoluzionare il nostro stile di vita come sostenuto da Idealo, portale internazionale che si occupa di indagini di mercato e comparazione dei prezzi: l’interesse verso le due ruote è aumentato, stando alle statistiche, del 912,9%, mentre quello verso i monopattini elettrici è cresciuto del 457,2%.
Ad enunciare i benefici di questi nuovi sistemi di mobilità è il Dottore in Chiropratica Wayne Steiner, Vice Presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) e Presidente Comitato di Etica: «La bicicletta non fa bene alla colonna vertebrale, ma è un toccasana per il sistema cardio-vascolare, gli arti inferiori, compresa la muscolatura, le anche e le ginocchia. Per chi ha bisogno di fare attività aerobica è necessario che non sovraccarichi la colonna vertebrale e le articolazioni che possono creare l’insorgenza di processi degenerativi artrosici o crondoplastici (cartilagine) alle vertebre, la pedalata rappresenta una valida alternativa. In condizione di sovrappeso, la bicicletta permette di bruciare calorie senza stressare le articolazioni come farebbe la corsa, esponendole a traumi dovuti proprio al peso in eccesso. Sul piano psicofisico, la bicicletta rappresenta un modo piacevole di fare attività fisica in un ambiente salubre.
«Per non arrecare danni durante la pedalata, la postura gioca un ruolo fondamentale. Troppo carico in avanti sul manubrio può provocare danni alla schiena, collo, e spalle. – conclude lo specialista – La posizione delle bici da corsa fa bene solo se corri. L’aerodinamicità richiede certe compromesse non compatibili con la colonna vertebrale: ipolordosi lombare e iperlordosi cervicale. Entrambe deleterie a lungo andare».