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TUTTO È INTERCONNESSO

La materia è composta da miliardi di cellule che interagiscono in una perfetta sinergia: così come il nostro corpo, ogni essere vivente ed elemento presente sulla Terra (e non) sono costituiti da una struttura cellulare interconnessa. Il filo conduttore che connette una cellula all’altra è l’energia, di cui la materia stessa è composta. L’energia vitale che circola in ognuno di noi è la stessa energia che compone l’intero universo. La separazione è un’illusione della materia e dell’ego.

Kazuo Ohno diceva: “Tutte le esperienze e le memorie delle generazioni passate sono collezionate e conservate in noi. Avere un corpo vuol dire le stessa cosa di possedere l’Universo. Ma mi domando dove risiedono queste esperienze universali in noi, io credo siano nel cuore. L’anima contiene l’universo”. Con questa affermazione Kazuo conferma il concetto di interconnessione del tutto. Le nostre cellule contengono la memoria di tutta l’evoluzione. Siamo stati minerali, vegetali, animali prima di essere umani.

Consapevoli di questa interconnessione cellulare, quando danziamo lasciamo che il nostro movimento si estenda oltre i limiti del corpo e la nostra energia si espanda nello spazio fino alle stelle. Noi danziamo l’universo nelle nostre cellule e l’universo danza in noi. Danzando attiviamo la memoria cellulare legata alla nostra genealogia e alle molteplici incarnazioni che sono in noi.

Diveniamo gli interlocutori tra il cielo e la terra, il macrocosmo e il microcosmo, il passato e il presente.

Essendo tutto interconnesso, anche la nostra coscienza, il nostro pensiero è facilmente influenzabile dalle informazioni e da tutto ciò che percepisce nella sua realtà. Ugualmente forte è anche l’influenza che il nostro pensiero, il nostro intento e azione possono avere nel mondo esterno. Quanto più siamo coscienti di questa unione cellulare ed energetica, tanto più impariamo a comunicare e ad interagire con maggior rispetto e amore con tutto ciò che ci circonda, perché riconoscendo noi stessi nel Tutto.

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La danza, libera da ogni schema mentale, si lascia guidare da questo filo conduttore energetico ascoltando le sottili vibrazioni che arrivano dall’esterno e si uniscono a quelle provenienti dall’interno del nostro corpo. Di qui comincia la magia; danzando in sintonia con la natura, essa risponde al nostro richiamo con un soffio di vento, con il canto degli uccelli o con un raggio di sole che spunta all’improvviso tra le nuvole. Anche rimanendo in uno stato meditativo e di ascolto, spesso distesi su un prato, abbracciati ad un albero o ad una roccia, possiamo arrivare a percepire l’energia che anima le cellule di ogni elemento, e pian piano il nostro corpo fisico di dissolve fino a diventare tutt’uno con esso. In quel momento proviamo un’emozione immensa che avvolge il cuore, e sentiamo di Essere il prato, l’albero, la roccia, l’aria e così via.

La stessa cosa avviene quando un gruppo di persone interagiscono confidando sulla loro connessione vibrazionale. Nella danza dell’essere spesso ogni pratica di danza si conclude in una danza collettiva coreografata dall’intuito e dall’anima del gruppo, dove i corpi di ognuno si intersecano, si uniscono e interagiscono armoniosamente guidati dalla spontaneità e dall’amore che li lega l’un l’altro. Non c’è più separazione tra l’interno e l’esterno del corpo, ogni gesto ed ogni movimento partecipa all’armonia del Tutto.

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Fabienne Courmont, nel suo libro la Danse de l ‘Être, racconta della sua esperienza personale con sua madre a lei lontana, quando era molto ammalata e in punto di morte. Danzare era l’unica cosa che le rimaneva da fare per accompagnarla nel suo passaggio tra la vita e la morte e alleviare la sua sofferenza. Ogni giorno dedicava una parte del suo tempo danzando con amore per la sua cara mamma, che dall’altra parte riusciva a percepire tale sentimento sentendosi alleviata da ogni pena. Tale connessione persiste tutt’ora ogni qualvolta dedica la sua danza alla sua mamma, seppur non più in vita. Oltre la danza, ognuno di noi può scegliere il suo mezzo di comunicazione più efficace per trasmettere il proprio intento e amore a qualcuno o qualcosa al di là di ogni limite spazio-temporale.

La consapevolezza interiore di questa coscienza globale e sistematica è legata alla parte destra del nostro cervello e alla parte femminile del nostro Essere. Affinché l’umanità possa vivere in equilibrio e in armonia sulla Terra, è necessario che queste due parti si risveglino e vengano benevolmente attivate tanto negli uomini quanto nelle donne. Possiamo annullare la separazione che ci allontana da qualsiasi cosa grazie al potere della nostra coscienza.

(Photo credit: Theo Lian)

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Data:

26 Maggio 2021