Il XVII Festival della Letteratura Mediterranea, presentato lo scorso martedì al Cineporto di Foggia, si aprirà a Lucera il prossimo 20 settembre, con attività che si protrarranno sino a domenica 22. La nuova edizione sarà dedicata al tema definito “Stato Privato di Agitazione”, ideato sulla base di una profonda lettura di autori del passato quali Rocco Scotellaro, Beppe Fenoglio, Tommaso Fiore, Antonio Gramsci e Alessandro Leogrande
«La difficoltà estrema di lavorare a un festival di contenuti oggi, in questo luogo, ci ha spinto spesso a rivolgerci a voci del passato. Sentiamo che c’è un problema nel nostro Paese, ci sono pochi intellettuali cui fare riferimento. Quando viviamo momenti di smarrimento privati ci rivolgiamo a questi scrittori del passato, che appartengono prevalentemente al Sud Italia», ha affermato Maria Del Vecchio, presidentessa dell’Associazione Mediterraneo è Cultura e organizzatrice artistica del Festival insieme ad Annarita Favilla.
«In questo momento è necessario difendere gli spazi di riflessione comune e aprirli a un pubblico più vasto. Le parole sono fatte per prendere corpo e camminare, dai libri verso le persone, anche verso quelle che hanno meno possibilità di coglierle. Il nostro programma riflette un tipo di “agitazione” positiva, che mira a costruire e tessere relazioni», hanno spiegato gli organizzatori.
Ospiti del Festival saranno cinque “buoni maestri” che ben possono essere definiti dell’etichetta di “agitatori culturali”, come ha chiarito Annarita Favilla, vicepresidente dell’associazione organizzatrice Mediterraneo è Cultura: «anche loro, come noi, concepiscono la cultura come agitazione privata. Sono poeti, scrittori, attori che lavorano sulle parole e sulla lingua (o lingue) che parlano, che agiscono nei luoghi in cui vivono; non sono soltanto autori ma persone che fanno la letteratura. Ecco, anche noi concepiamo il Festival come uno spazio dove si agisce, dove qualcosa accade».
Tra gli eventi più attesi della programmazione, lo spettacolo teatrale di chiusura di e con l’attore-poeta-drammaturgo Mimmo Borrelli (insignito del Premio Ubu), intitolato “Napucalisse”, la sessione di Slam Poetry (in cui il pubblico giudicherà le performance degli artisti) ed il dialogo sul tema Poesia & Conflitto, condotto da Cristina Carlà (interprete, scrittrice e appassionata di teatro) e Julian Zhara (poeta, performer e organizzatore di eventi culturali, uno tra tutti il festival di poesia orale e musica digitale “Andata e Ritorno”).
Anche quest’anno il Festival si avvale di una “direzione artistica diffusa”. Gli organizzatori infatti hanno scelto di affidare alcuni incontri a Valerio Millefoglie, scrittore e giornalista culturale, ma anche performer e musicista, firma d’interessantissimi reportage narrativi sul Venerdì della Repubblica e altre testate. Valerio curerà la realizzazione di un audiodocumentario con le voci di migranti e abitanti del territorio e l’incontro “Scrittura & Lotta” in cui dialogherà con Cecilia Dalla Negra, giornalista indipendente che da anni si occupa di movimenti femminili e giovanili in Medio Oriente, in particolare in terra di Palestina, sulla cui storia ha pubblicato un reportage narrativo che sta avendo numerosi riconoscimenti, e Yvan Sagnet, tra i fondatori dell’associazione internazionale anti-caporalato NO-CAP. Nel 2011 Sagnet è stato il portavoce durante lo sciopero dei braccianti contro i caporali e gli imprenditori agricoli alla masseria Boncuri di Nardò; lo scioperò durò un mese e la sua lotta portò all’introduzione in Italia del reato di caporalato e al primo processo in Europa sulla riduzione in schiavitù (concluso con la condanna a undici anni di reclusione (ciascuno) di dodici imprenditori e caporali).
(Foto tratte dal Festival della Letteratura Mediterranea: si ringrazia)