Si chiama Birdwatch la nuova “arma” di difesa contro le fake news e la disinformazione progettata dal famoso social Twitter. Il progetto, il cui nome si rifà al logo di Twitter e al famoso passatempo ornitologico, servirebbe per “osservare”, indentificare e contenere tutti quei messaggi che potrebbero essere ritenuti come falsi o fuorvianti avvalendosi dell’aiuto degli utenti. La piattaforma sembrerebbe essere nata in seguito alle numerose critiche e proteste di censura da parte degli utenti a seguito del perma-ban del presidente emerito degli Usa Donald Trump dal social. Twitter fa sapere che il motivo del ban sarebbe perché l’utente ha violato i termini e le condizioni di servizio del social, sottoscritte al momento dell’iscrizione, divulgando fake news e incitando ripetutamente alla violenza soprattutto durante l’assalto a Capitol Hill.
In una nota ufficiale, il fondatore Jack Dorsey spiega citando gli ultimi tweet di Trump che “I gestori di Twitter hanno voluto ricordare che ‘le persone in posizioni di potere non possono considerarsi al di sopra delle regole’ e non possono usare il social per incitare alla violenza.” e poi prosegue “Dover vietare un account ha implicazioni reali e significative. Anche se ci sono eccezioni chiare ed evidenti, ritengo che un divieto sia un nostro fallimento nel non riuscire a promuovere una sana conversazione”. Il vicepresidente di Twitter Keith Coleman ha inoltre spiegato meglio come funzionerà Birdwatch: oltre a segnalare i contenuti, gli utenti potranno contestualizzare e argomentare con informazioni extra che rendano affidabile il loro giudizio. La piattaforma non esclude che più avanti le segnalazioni associate ai contenuti possano essere rese visibili pubblicamente.
I “Birdwatchers” inoltre saranno in grado di attribuire un rating agli interventi degli altri, così da dar vita a un meccanismo capace di soffocare sul nascere qualsiasi forma di abuso. Il principio di funzionamento non è poi così diverso rispetto a quello che da tempo adotta Wikipedia al fine di garantire la correttezza di quanto riportato nelle voci dell’enciclopedia. Così facendo si presenterebbe però un grande interrogativo sia dal punto di vista tecnico che morale: in quanto si incontrerebbero numerose difficoltà nella costruzione di un sistema così vasto, che andrebbero dalla creazione e affidabilità dell’algoritmo all’evitare falle di sistema o resistere a tentativi di manipolazione delle notizie da parte di utenti faziosi. Coleman però, almeno ad alcuni di questi quesiti, ha risposto dicendo che tutti i dati legali delle segnalazioni saranno liberamente scaricabili, così come l’algoritmo che lo farà girare. Birdwatch infine, al momento è attiva solo negli Stati Uniti e disponibile soltanto ad un ristretto gruppo di persone selezionate tra tutti i candidati proposti.