Una strategia a lungo termine per colpire la Russia. L’Ucraina, nella guerra che si avvia a entrare nella terza estate, sta agendo secondo un copione che lascia intuire un piano ‘in prospettiva’, secondo quanto evidenzia l’Institute for the study of war (Isw), il think tank americano che monitora il conflitto sin dall’inizio e delinea gli scenari sul campo. Nelle ultime settimane, in particolare da quando hanno iniziato ad arrivare nuove armi fornite dagli Usa, Kiev sta conducendo azioni ripetute per colpire i sistemi di difesa aerea della Russia. In particolare, sottolinea l’Isw, nelle ultime ore le forze armate ucraine hanno colpito un sistema S-300 e due sistemi S-400 nelle aree di Belbek e Sebastopoli, in Crimea. Per le azioni contro la penisola occupata, Kiev può utilizzare anche i missili Atacms, le armi a lungo raggio fornite da Washington: gli Atacms, che hanno una gittata di 300 km, non vengono usate per centrare obiettivi militari in territorio russo. Possono, però, essere lanciati verso le basi di Mosca in Crimea. I sistemi di difesa aerea russi, sulla base di informazioni confermate da immagini geolocalizzate, sarebbero stati presi di mira nelle zone di Yevpatoria e Dzhankoy. L’intelligence ucraina ha confermato che sono stati usati Himars per distruggere 4 sistemi S-300 nella regione di Belgorod: non è chiaro, però, quando siano stati compiuti questi attacchi. E’ noto, invece, che un attacco con droni ha colpito la base di Akhtubinsk, nell’Astrakhan: nel mirino, in questo caso, un caccia Su-57, pedina fondamentale nel sistema aereo russo.
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